L'azoto è l'elemento nutritivo che incide maggiormente sulla produzione del frumento ed è indispensabile per ottenere un elevato livello produttivo, ma anche per garantire un adeguato contenuto proteico che rappresenta il primo indice di qualità delle produzioni, in quanto influenza notevolmente le proprietà tecnologiche delle farine.


La gestione ottimale della fertilizzazione azotata è la chiave per raggiungere elevati risultati produttivi e alti standard qualitativi e rendere la fertilizzazione sostenibile. Infatti, l'azoto costituisce anche un elemento di forte criticità verso l'ambiente, poiché soggetto a potenziali perdite che possono avvenire sia per lisciviazione in falda, andando a riversarsi nei corpi idrici, sia per volatilizzazione verso l'atmosfera. Diversi studi mostrano come, anche nel periodo invernale, le perdite di azoto per volatilizzazione, in particolare se distribuito sotto forma ureica, possono arrivare a superare il 35% della quantità totale distribuita quando si opera su terreno umido e in assenza di precipitazioni nei giorni successivi alla concimazione.


Per impostare al meglio la concimazione azotata nel frumento è indispensabile considerare due principali fattori: il livello produttivo e la varietà che influisce sul tenore proteico e, di conseguenza, sulle effettive richieste di azoto. Da tutte queste informazioni è possibile calcolare il quantitativo medio di azoto asportato e, quindi, le quantità di fertilizzanti necessarie.


La conoscenza degli asporti di azoto è fondamentale per poter soddisfare al meglio i fabbisogni di una coltivazione sostenibile di frumento, evitando da un lato sovradosaggi, che oltre a costituire un costo inutile potrebbero provocare inquinamento ambientale, e dall'altro, apporti insufficienti che causerebbero produzioni ridotte e di scarsa qualità e nel lungo periodo porterebbero a una diminuzione di fertilità del suolo. 

 

Da recenti prove varietali condotte in Italia (tabella 1) è emerso chiaramente che l'asporto unitario di azoto varia non solo in relazione al tipo di frumento (duro, tenero) ma anche all'interno delle categorie merceologiche.

 

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Tabella 1: asportazioni medie rilevate per varie tipologie di frumento nelle prove condotte da Meriggi e Ruggeri, 2015.

(Fonte: Unimer)

 

A tutto questo si aggiungono gli obiettivi del Green Deal Europeo, che indirizza lo sviluppo di sistemi agricoli sostenibili e che, per quanto riguarda i fertilizzanti, punta ad ottenere entro il 2030 una riduzione dell'uso di almeno il 20%. Diventa quindi indispensabile l'utilizzo di fertilizzanti che consentano di far assorbire al frumento la maggior quantità di azoto possibile al fine di ottenere rese elevate utilizzando meno unità fertilizzanti.


I fertilizzanti organo-minerali Unimer, grazie all'elevato contenuto di sostanza organica umificata, che conferisce un'importante protezione alla componente minerale, permettono di limitare notevolmente le perdite e di ridurre la quantità di nutrienti da distribuire rendendo la concimazione azotata più efficiente e maggiormente sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. La cessione graduale e prolungata dei nutrienti garantita dai fertilizzanti Unimer mantiene la coltura in uno stato nutrizionale ottimale durante tutto il ciclo vegetativo, permettendo di limitare il numero di interventi di fertilizzazione.

 

Unimer effettua numerose prove di concimazione in collaborazione con vari centri di saggio con lo scopo di confrontale l'efficienza nutrizionale dei propri fertilizzanti rispetto alle tecniche di concimazione tradizionale.


Le prove condotte su frumento dal Centro di saggio del Cai (Consorzi Agrari d'Italia) nella scorsa annata hanno mostrato una miglior efficienza delle tesi concimate con i fertilizzanti Unimer, caratterizzate da una riduzione della dose di azoto del 30% effettuata in un unico intervento in copertura a fine accestimento con Super Azotek N32 rispetto ai 3 canonici passaggi in accestimento, levata e botticella della concimazione tradizionale con urea e nitrato ammonico. Super Azotek N32 è un concime organo-minerale azotato ad alto titolo che risponde pienamente alle esigenze nutrizionali del grano. Con la combinazione di tre forme di azoto differenti e opportunamente calibrate (organico, ureico inibito con Nbpt e ureico) garantisce l'ottimale nutrizione azotata per tutto il ciclo di crescita della pianta. La matrice organica umificata agisce sulla prolungata disponibilità dell'azoto e contrasta efficacemente le perdite per lisciviazione e volatilizzazione. Super Azotek N32 contiene anche un elevato titolo in zolfo che è indispensabile per la sintesi proteica e agisce in sinergia con l'azoto: una buona disponibilità dell'elemento già da inizio levata consente di incrementare l'assorbimento dell'azoto stesso, con effetti positivi sulla produzione e sul tenore proteico.


Nella Figura 1 si può vedere come nelle tesi concimate con i fertilizzanti Unimer ci sia stato un incremento della produzione di oltre 8 q/ha. La cessione graduale e prolungata dei nutrienti contenuti in Super Azotek N32 ha garantito la massima disponibilità di azoto per la coltura dalla fase di levata fino alla completa maturazione, assicurando un prolungato "stay green" e rallentando i processi di senescenza fogliare, con effetti positivi anche sul contenuto proteico della granella.

 

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Figura 1: resa e tenore proteico confronto tra tesi convenzionale e tesi Unimer (Convenzionale- Presemina: Fosfato biammonico 300 kg/ha, Copertura: Urea 75 kg/ha, Nitrato ammonico 250 kg/ha, Nitrato ammonico 125 kg/ha. Unimer 1 - Presemina: Winner NP (11-25) 300 kg/ha, Super Azotek N32 300 kg/ha Unimer 2 - Presemina: Spiga d'Oro NP (8-18) 300 kg/ha, Super Azotek N32 350 kg/ha)

(Fonte: Unimer)

 

Come si può notare dai dati meteorologici riportati sotto (figura 2) dopo la prima distribuzione di urea e l'unica di Super Azotek N32, avvenuta il 18 febbraio, non si sono verificati eventi pluviometrici rilevanti per oltre 30 giorni. Questo andamento metereologico ha probabilmente influito negativamente sull'efficienza dell'urea determinando elevate perdite di azoto per volatilizzazione, al contrario, la sostanza organica umificata presente in Super Azotek N32 ha, di fatto, protetto l'azoto e lo ha mantenuto disponibile nel terreno per il successivo assorbimento. In qualunque condizione metereologica Super Azotek N32 è l'investimento più sicuro per la concimazione dei cereali.

 

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Figura 2: andamento meteorologico e epoche di concimazione

(Fonte: Unimer)

 

I fertilizzanti Unimer sono formulati in pratici minicubetti spandibili con le più comuni macchine spandiconcime. L'operazione di distribuzione meccanizzata è facilitata anche dal basso e costante grado di umidità dei formulati dovuto al processo di essiccazione e sanificazione in forno industriale, effettuato nel rispetto dei Regolamenti Ce 1069/2009 e 142/2011 e successive modifiche ed integrazioni, che garantisce l'assenza di organismi patogeni per l'uomo e per le piante.

 


Unimer produce un'ampia gamma di fertilizzanti, in grado di soddisfare le esigenze di tutte le colture in tutte le condizioni di coltivazione, di cui è possibile consultare informazioni e caratteristiche sul sito.