I principali paesi produttori di nocciole nel mondo sono, in ordine d'importanza, la Turchia, l'Italia, la Spagna e gli Stati Uniti (Oregon), ai quali si sono aggiunti, da qualche anno, l'Azerbaijan, la Georgia, il Cile, l'Argentina e il Sud Africa.

In Italia, si coltivano circa 75mila ettari di nocciole essenzialmente nelle regioni Campania, principale produttore con il 40% della produzione nazionale, Lazio (33%), Piemonte (14%), Sicilia (10%) e in altre regioni. La produzione italiana di nocciole in guscio oscilla dalle 100mila alle 120mila tonnellate l'anno.

Il nocciolo presenta una spiccata caratterizzazione territoriale, ripartendosi in pochi paesi e, all'interno di questi, spesso in regioni ad elevata specializzazione colturale. Il motivo di questa concentrazione territoriale è da ricercare essenzialmente nelle esigenze pedo climatiche della pianta e nelle caratteristiche ambientali ad essa favorevoli.

Il nocciolo è una pianta rustica che si adatta bene a quasi tutti i terreni, molte delle pratiche colturali possono essere meccanizzate e l'impiego di manodopera è limitato rispetto ad altre colture, come ad esempio la vite.

Oggi la coltivazione del nocciolo può rappresentare una valida alternativa alle coltivazioni classiche, come quelle cerealicole, frutticole e viticole, e un'alternativa di carattere produttivo, economico, ma anche occupazionale.

Le varietà di nocciolo non sono tante e sono spesso il risultato dell'adattamento e della selezione avvenuta nelle aree di coltivazione tradizionali della coltura.

La pianta del nocciolo ha un caratteristico portamento a cespuglio, con l'apparato radicale molto esteso e con una profondità che varia a seconda delle caratteristiche del terreno. Il nocciolo si può trovare in ambienti territoriali molto diversi tra loro e si adatta alle diverse condizioni pedo climatiche.

Il nocciolo preferisce terreni tendenzialmente sciolti, con pH neutro (da 6,8 a 7,2), ma si adatta anche in terreni acidi e alcalini (fino a pH 8).

Fabbisogni nutrizionali del nocciolo

L'azoto e il potassio sono considerati elementi chiave nella coltivazione del nocciolo. Questa coltura è definita pianta potassofila, essendo il potassio elemento fondamentale sia nella fase giovanile che in quella produttiva.

Oltre all'azoto, fondamentale per la produzione e il rinnovo della chioma, elementi importanti sono calcio, magnesio, boro e manganese.

La concimazione del nocciolo secondo ICL

È possibile così schematizzare il piano di concimazione del nocciolo.

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