È noto che una pianta per vivere necessita di luce, aria, acqua ed elementi nutritivi. Il suolo è il serbatoio primario di macroelementi (azoto, fosforo, potassio), mesoelementi (calcio, zolfo, magnesio) e di microelementi (ferro, zinco, manganese, boro, ecc.). Questi ultimi, anche se sono presenti nella pianta in quantità minima (nell’ordine di mg/kg o parti per milione), risultano essenziali per la crescita vegetale.

Nelle piante coltivate è sempre più frequente la manifestazione di fenomeni di carenze visibili (ad es. ingiallimenti fogliari) o latenti, che si ripercuotono negativamente sullo sviluppo vegeto-produttivo. Tale situazione è spiegabile tramite la “Legge del minimo” o “di Liebig” (1840), secondo la quale il fattore limitante della produzione è sempre l’elemento nutritivo o ambientale presente in minor quantità.

Proprio con l’obiettivo di fornire una soluzione specifica a prevenire le carenze nutrizionali, Ilsa propone Ilsamin Multi, una specialità nutrizionale a base di microelementi complessati da amminoacidi (da Gelamin® - gelatina fluida da idrolisi enzimatica) ottenuti esclusivamente da un processo di idrolisi enzimatica.

Ilsamin Multi è ammesso in biologico. In questo articolo si approfondirà il ruolo dei microelementi presenti in Ilsamin Multi, le loro azioni fisiologiche esercitate nelle piante e i sintomi carenziali.
 


L’importanza dello zinco

Lo zinco entra nella composizione di enzimi responsabili dei processi respiratori e di fotosintesi, oltre che nella sintesi del materiale genetico (RNA). La carenza di zinco è caratterizzata dalla riduzione dell’accrescimento internodale, con il risultato che le piante presentano un tipo di accrescimento a rosetta. Le foglie possono anche essere piccole ed alterate, con margini fogliari di aspetto raggrinzito. 

Questi sintomi possono risultare dalla perdita della capacità di produrre quantità sufficienti di auxine. Le foglie giovani sono le più colpite e si presentano ingiallite e necrotiche. La colorazione delle foglie è chiara ma mai completamente pallida.
 


L’importanza del ferro 

Il ferro è un microelemento indispensabile alla vita delle piante perché entra nella costituzione di vari enzimi e perché regola numerosi processi biochimici come la sintesi della clorofilla, la fotosintesi e la respirazione cellulare. 

Le foglie sono gli organi della pianta che contengono la maggior quantità di ferro. I sintomi della clorosi ferrica si manifestano con ingiallimenti internervali prima delle foglie più giovani poi anche delle sottostanti.


L’importanza del manganese

L’azione del manganese è sostanzialmente di tipo catalitico; infatti entra nella costituzione di elementi che favoriscono la sintesi della clorofilla e lo svolgimento del processo fotosintetico; inoltre esso è un costituente degli amminoacidi. Il manganese è un elemento poco mobile all’interno della pianta.

La sua carenza si manifesta con un ingiallimento internervale sulle foglie giovani, che può estendersi a quelle vecchie. L’ingiallimento si evidenzia con maculature e screziature. Le foglie conservano ancora tessuto verde vicino alla nervatura centrale ed alle nervature periferiche, ma la parte ingiallita si evolve in necrosi.


L’importanza del boro

L’azione del boro nella pianta è principalmente legata allo sviluppo delle cellule meristematiche. Queste cellule indifferenziate presiedono alla formazione dei germogli e delle radici, ma ai fini produttivi favoriscono la formazione del tubo pollinico e della conseguente fecondazione dei frutti. Il boro influenza positivamente la traslocazione degli zuccheri nei frutti e nella pianta.

Le manifestazioni di una carenza di boro si identificano con malformazioni nello sviluppo dell’apparato vegetativo e riproduttivo. Gli internodi dei germogli si presentano accorciati e i tessuti apicali si necrotizzano. La fisiopatia nutrizionale causa una scarsa allegagione, con risvolti negativi sulla produttività della pianta (vedi acinellatura nella vite).

 

L’esperienza su ciliegio (Prunus avium, varietà Ferrovia)

Prove agronomiche eseguite in Italia nel 2018 a Rutigliano (Ba), hanno riconfermato l’efficienza nutrizionale e stimolante di Ilsamin Multi a base di Gelamin® e di IlsaC-On a base di Idrolizzato enzimatico di fabaceae® nel favorire la fioritura e l’allegagione dei frutticini. Durante il ciclo colturale sono stati eseguiti i trattamenti in applicazione fogliare adottando il seguente protocollo:
 

Gli altri trattamenti di concimazione e di difesa fitosanitaria sono stati analoghi per entrambe le tesi, come da prassi aziendale.


Risultati

Dai rilievi visivi e biometrici si deduce che nella tesi trattata con Ilsamin Multi ed IlsaC-On rispetto al testimone sono stati ottenuti risultati eccellenti, nonostante le condizioni ambientali avverse, in particolare:
  • aumento ed uniformità della fioritura nella tesi Ilsa rispetto al testimone (Fig. 1);
  • incremento della percentuale di allegagione nella tesi Ilsa del 109% rispetto al testimone (Fig. 1 e 3);
  • aumento della resa finale nella tesi Ilsa del 42% rispetto al testimone (Fig. 2).

Figura 1: dati biometrici legati alla fioritura ed allegagione di piante di ciliegio in seguito ai trattamenti con Ilsamin Multi ed IlsaC-on in confronto al testimone

Figura 2: rappresentazione grafica dei dati biometrici rilevati nelle tesi messi a confronto

Figura 3: stato vegeto-produttivo delle piante di ciliegio; a destra testimone ed a sinistra tesi Ilsa
               
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