La bassa produttività a causa del limitato apporto di nutrienti minerali è comune nelle varie condizioni ambientali. I disturbi da carenza di macro, meso e micronutrienti sono squilibri nutrizionali comuni nelle piante e influenzano notevolmente le loro performances e la loro risposta all’ambiente circostante.

Molto spesso si trascura l’apporto di meso e microelementi dimenticando che la mancanza anche di un solo degli elementi nutritivi produce una serie di sintomi di carenze che, se prolungati nel tempo, possono portare all’arresto della crescita ed infine alla morte della pianta stessa.

Generalmente, l’applicazione di questi elementi chimici della fertilità viene effettuata erroneamente solo quando ormai si manifesta il sintomo tipico della carenza. Al contrario, ai fini produttivi, la somministrazione anche di piccole dosi di meso e microelementi nella fase che precede la manifestazione dei sintomi, determina un aumento considerevole dei livelli produttivi.
 
Il calcio è assorbito dalle radici e trasportato alle foglie e ai frutticini in via di sviluppo attraverso il flusso di traspirazione, tramite lo xilema. In questa fase, l’assorbimento è abbastanza rapido e gli apporti dal suolo sono importanti. Quindi i frutti raggiungono lo stadio di frutticini, oltre il 50 % della quantità finale di calcio  deve essere già nel frutto.

Pertanto è fondamentale che il calcio nel suolo sia distribuito prima di questa fase. Nelle fasi successive solo gli interventi fogliari sono in grado di integrare i giusti livelli di calcio. Nelle colture il calcio è immobile nel floema e non può essere trasportato nei tessuti più vecchi a quelli più giovani, per questo sono le foglie più giovani a mostrare per prime i sintomi di carenza, diventando clorotiche. La crescita diventa stentata e i frutti possono essere di qualità inferiore. Si deteriora la consistenza dei frutti e si può avere una maggiore incidenza di disturbi fisiologici.
 
Considerando che tutti gli elementi nutritivi vengono assorbiti dalle piante sotto forma di ioni e che solo una piccolissima parte, lo 0,2%, degli ioni utili alle piante (immediatamente disponibili per l’assorbimento radicale) si trova in soluzione nell’acqua del terreno, la via più idonea per la somministrazione risulta essere quella per via fogliare.

In questo caso, l’obiettivo principale è quello di garantire un rapido e sicuro assorbimento di meso e microelementi attraverso la superficie fogliare, promuovendone la traslocazione a livello cellulare e massimizzando l’efficienza della nutrizione.

 
Il Lsa (Lignin Sulfonato di Ammonio) è un agente complessante derivato dalla lignina presente in natura in diverse tipologie, in funzione della specie da cui è estratto. La lignina si forma dalla polimerizzazione di tre alcool idrossicinnamilici, detti anche monolignoli. Si tratta degli alcoli p-cumarilico, coniferilico e sinapilico. Il rapporto dei tre monolignoli nella molecola della lignina è importante nell’influenzare la capacità di complessazione e di rilascio dei microelementi all’interno dei tessuti.

La tecnologia GeaPower di Valagro consente di scegliere le specie vegetali più appropriate e di utilizzare i più innovativi metodi di estrazione al fine di ottenere una lignina con un ottimizzato rapporto dei tre monolignoli. Ciò si traduce nella elevata capacità di complessare meso e microelementi e nella naturale selettività e facilità di penetrazione all’interno dei tessuti vegetali che caratterizzano i prodotti appartenenti alla linea Brexil.
 
La soluzione Brexil viene rapidamente assorbita attraverso la cuticola della foglia e non lascia residui sulla superficie. L’azione complessante di Lsa non solo favorisce la penetrazione del metallo, ma anche, una volta che il metallo è entrato nel tessuto vegetale, un’azione protettiva che ne favorisce la sua biodisponibilità. La pianta riconosce Lsa come fonte di energia e nutrimento; così i meso e microelementi che si legano al Lsa vengono rilasciati all’interno dei vegetali, andando a prevenirne e curarne le carenze.

 
I principali vantaggi che l’agricoltore può trarre dall’applicazione dei prodotti della linea Brexil si possono così sintetizzare:
 
  • I granuli idrosolubili hanno un’alta disperdibilità che garantisce soluzioni stabili ed omogenee;
  • È sufficiente una piccola quantità per ettaro a confronto dei prodotti liquidi;
  • La soluzione granulare è sicura per l’operatore in quanto non presenta polveri;
  • Maggiore azione e di lunga durata;
  • Rapido assorbimento senza lasciare residui pericolosi (fitotossicità) sulle superfici fogliari;
  • Il prodotto è concentrato e il formato solido riduce i costi di stoccaggio.
 
 

 
La linea Brexil è una gamma completa di meso e microelementi complessati con Lsa capace di aumentare la resa e la qualità della produzione. Grazie all’utilizzo dell’agente complessante naturale, Lsa, i prodotti della linea Brexil sono i nutrienti fogliari più sicuri (non sono fitotossici né lasciano residui insolubili sulle foglie) e garantiscono un rapido assorbimento persistente nel tempo.