In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, proclamata dall’Onu per domani, 17 giugno e quest’anno incentrata sul tema "La nostra terra. La nostra casa. Il nostro futuro", Assofertilizzanti–Federchimica ricorda come una fertilizzazione sostenibile consenta non soltanto di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale, ma anche di rispondere ai cambiamenti climatici che stanno portando ad un progressivo aumento dell’aridità e della desertificazione anche nei territori del sud Italia.

In termini operativi gioca un ruolo fondamentale la tecnica di distribuzione dei fertilizzanti, come ad esempio la fertirrigazione, che consente di razionalizzare al meglio l’utilizzo di fertilizzanti e di acqua, andando a fornire in maniera mirata, goccia dopo goccia, tutto ciò che serve a una coltura per nutrirsi e abbeverarsi. In questo modo è possibile aumentare produttività del terreno e qualità del raccolto, riducendo al contempo i costi di gestione e l’impatto ambientale. Le evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni hanno inoltre portato allo sviluppo di sistemi computerizzati che consentono all’impianto di autocalibrarsi, gestendo la nutrizione della coltura in modo frazionato, con precisione ed equilibrio a seconda delle esigenze del momento.

Il progresso tecnologico nel campo della fertilizzazione, tra l’altro, ha contribuito al potenziamento di specifici prodotti che consentono alle piante di meglio tollerare gli effetti dei cambiamenti ambientali, che altrimenti potrebbero danneggiare la coltura fino a provocarne, in casi estremi, la morte. La gestione di tali stress è un aspetto che sta assumendo una grande rilevanza alla luce dell’instabilità climatica attuale, ed è pertanto destinato a condizionare sempre di più le pratiche agricole del domani.

Guardando al futuro, inoltre, le imprese stanno investendo in ricerca e sviluppo per realizzare fertilizzanti in grado di agire simultaneamente su due fronti: il nutrimento della pianta e l’aumento della water retention, ovvero della capacità dei terreni di trattenere l’acqua e pertanto gli elementi nutritivi indispensabili per la crescita della pianta. I fertilizzanti che sapranno aumentare la capacità di ritenzione idrica del terreno, attraverso la creazione di un microclima intorno alle radici delle piante, consentiranno di fatto lo sviluppo dell’agricoltura anche nelle zone più aride.

Infine, per poter rispondere agli stress causati dai cambiamenti climatici, non bisogna trascurare il ruolo della sostanza organica che è fondamentale per il mantenimento della fertilità chimica, biologica e fisica del terreno. Una buona dotazione di sostanza organica nei terreni, infatti, oltre che ad aumentare la disponibilità degli elementi nutritivi, manifesta evidenti vantaggi ambientali, in quanto migliora la ritenzione idrica dei suoli, soprattutto in quelli a rischio di desertificazione.

Assofertilizzanti ricorda che la tutela dell’ambiente è possibile anche grazie alle sinergie sempre più positive tra la mano dell’uomo e l’innovazione scientifica. Riconoscere il ruolo di un’agricoltura innovativa e sostenibile, che permetta di dare valore al territorio e preservare le risorse naturali, è uno degli obiettivi dell’Associazione.