Possono essere affidati al suolo durante la fase di quiescenza invernale, sfruttando formulazioni a base organica, oppure inorganica a lento rilascio dei nutrienti. Oppure ancora si possono aspergere sulle chiome durante le differenti fasi colturali, ricordandosi di bilanciare macro, oligo e microelementi. Non mancano nemmeno le soluzioni a duplice valenza, nutrizionale e biostimolante, derivanti da particolari prodotti generalmente di estrazione naturale. Vegetale, per lo più. Infine, per chi ovviamente ne sia dotato, possono essere sfruttati impianti di fertirrigazione, in modo da erogare i nutrienti proprio in corrispondenza delle radici.

Tra le soluzioni per le applicazioni fogliari dominano i prodotti a base di aminoacidi, o comunque di derivati organici, veicolanti o meno alcuni microelementi, spesso chelati, come per esempio il rame, un elemento comunque indispensabile all'espletamento delle più importanti attività metaboliche della coltura. Non da meno i preparati appositamente concepiti per bilanciare lo sviluppo vegetativo garantito dai macro elementi, azoto, fosforo e potassio, grazie ai benefici derivanti da altri elementi, come calcio, zolfo, ferro, magnesio, manganese, boro e zinco. Più una miriade di altri prodotti che apportano elementi forse meno noti, ma non per questo non importanti, come per esempio il molibdeno.

Chi coltiva meli, per esempio, ben conosce gli effetti positivi del calcio sulle caratteristiche dei frutti, salvati da tale elemento da fisiopatie come per esempio la butteratura amara.

In parziale sovrapposizione a tali formulati, a seconda del mix proposto dalle varie aziende, si presentano altri prodotti per aspersione fogliare, derivanti da matrici organiche, animali o vegetali, come per esempio gli estratti algali, che mostrano possedere anche azione biostimolante oltre che nutrizionale. La scelta sfiora l'infinito, trovandosi sul mercato una ricca pletora di prodotti contenenti differenti elementi e con differenti rapporti fra loro. Per ogni fase colturale si possono quindi scegliere i migliori ausili nutrizionali per la coltura del melo, assicurando i corretti apporti non solo per massimizzare le produzioni, bensì anche per migliorarne la qualità, la serbevolezza e l'aspetto, in special modo la colorazione. Inoltre, la nutrizione del melo richiede visione di lungo periodo. La concimazione autunnale post-raccolta, per esempio, può esser vista come un buon auspicio per la stagione successiva.

Infine la fertirrigazione, ricca di proposte a base di prodotti chelati, come quelli a base di ferro, oppure di tiosolfato di potassio o d'ammonio, solo per citarne alcuni fra i molti possibili.
 
Le cure del meleto, peraltro, iniziano già all'impianto, grazie ad alcuni ammendanti organici naturali, a base di Leonardite ad elevato contenuto di acidi umici e fulvici. Essi Consentono un miglioramento delle caratteristiche fisico chimiche del terreno, svolgendo anche una funzione di rifornimento di elementi nutritivi e migliorando le caratteristiche di scambio cationico del suolo.

Dal 24 al 26 di novembre, in occasione di Interpoma, a Bolzano, si potranno incontrare numerosi fornitori di prodotti nutrizionali. Fra questi, i melicoltori professionali e hobbisti potranno trovare certamente le soluzioni più idonee alle esigenze dei propri frutteti.

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