In Pianura Padana gli erbai di loietto sono una coltura foraggera importante che gioca un ruolo chiave nell’economia delle aziende zootecniche da latte insieme al mais da trinciato.

La stagione autunnale finora è stata caratterizzata dalla scarsità di precipitazioni e tutte le graminacee seminate in autunno ne soffrono, ma all’uscita dall’inverno sarà la tecnica di concimazione azotata a fare la differenza.

Infatti, anche se contrariamente ad altre annate i terreni non sono stati dilavati dalle piogge autunnali, l’azoto derivante dalla mineralizzazione della sostanza organica o dalle liquamazioni dell’anno precedente, non è sufficiente a garantire che il loietto sviluppi in tempi brevi una biomassa adeguata: occorre l’applicazione mirata di azoto nelle forme migliori per raggiungere gli obiettivi di produzione e di unità foraggere appetibili.

La stessa situazione va considerata per il triticale, coltura che è stata diffusamente inserita prima del mais sulle superfici dedicate ai biodigestori, per dare continuità all’apporto di biomassa che questi impianti richiedono.

K+S Agricoltura propone un prodotto dalle caratteristiche ideali per l’applicazione su questi erbai: si tratta di Granammon®, solfato ammonico granulare. Grazie alla sua granulometria regolare, è un concime di facile applicazione che ben si adatta a tutti gli spandi-concime e i sistemi colturali.

 

 

 

 

L’azoto di Granammon® (21%) è totalmente in forma ammoniacale. Questo offre un vantaggio importantissimo, in particolare sui terreni fertili, di medio impasto o argillosi e ricchi di sostanza organica: l’azoto sarà a disposizione della coltura in tempi brevi ma è trattenuto in parte dal terreno protetto dalle piogge dilavanti lasciando quindi alla coltura un certo tempo per riprendere la sua attività.

L’altro aspetto caratterizzante è l’elevato contenuto di zolfo (60%) che favorisce lo sviluppo della coltura ma anche la qualità del foraggio.
Allo zolfo e alla nutrizione ammoniacale è legato anche il potere acidificante che riduce le perdite per volatilizzazione di ammoniaca gassosa.
Questo è un vantaggio importante rispetto all’urea tradizionale, ma ve n’è anche un altro, meno noto.
Le reazioni di trasformazione dell’urea richiedono energia, quindi hanno l’effetto di togliere calore ad un terreno già freddo: la coltura ne subisce un doppio stress.

 

 

Con Granammon® si evitano questi inconvenienti e si sfrutta appieno la concimazione azotata. Inoltre, l’acidificazione intorno alla radice permette di mobilizzare tutti gli elementi retrogradati dai pH alcalini, primo fra tutti il fosforo con un effetto ancor più vistoso sullo sviluppo di biomassa verde di qualità.

Con Granammon® è possibile, con grande semplicità, aumentare la produzione di foraggio e massimizzare la resa del triticale per il biodigestore.

 

  

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