Il 29 marzo scorso K+S Nitrogen - società distributrice esclusiva dei concimi speciali a marchio Nitrophoska® ed Entec® - ha svolto una giornata di visite nell’agro di Taurasi, importante area del famoso vino Docg. Il Taurasi proviene dal noto vitigno 'Aglianico' ed è, insieme ai bianchi 'Fiano' e 'Greco di Tufo', il lustro dell’Irpinia nel mondo.

All’incontro hanno partecipato aziende viticole provenienti dalla provincia di Foggia, in particolare dai comuni di San Severo e Torremaggiore, territori storicamente vocati alla coltivazione della vite ad alte rese produttive che consentono di restare sul mercato anche in anni di prezzi bassi delle uve.
La forma di allevamento preferita è il 'tendone' e gli obiettivi di produzione elevati (450 qli/ha di media).
Lo scopo dell’incontro è stato quello di portare le aziende ospiti a conoscenza del fatto che, senza stravolgere le proprie abitudini colturali, con alcuni semplici accorgimenti si possono conciliare produzioni elevate e qualità del prodotto finale.


Su queste premesse tecnico-produttive si è svolta la giornata presso il Castello di Taurasi, all’interno del quale si trova l'enoteca regionale Irpina (prossima enoteca regionale Campana) e il percorso sensoriale del gusto, denominato Tau, unico in Italia (ne esiste uno simile in Francia). Proprio con il Tau è iniziata la visita guidata da Emilio Di Placido, noto produttore e trasformatore della zona oltre che membro Ais - Associazione italiana sommelier.

Luigi Caggiano, esperto viticoltore e trasformatore nonché delegato all’enologia del Comune di Taurasi, ha espresso la propria soddisfazione per la visita dei "fratelli pugliesi” e ha ringraziato K+S Nitrogen, promotrice dell'iniziativa, società della quale viene apprezzata la qualità e l’efficienza dei prodotti, in primis l’Entec® perfect (14-7-17).

Terminata la visita al palazzo, il giro è entrato nel vivo con le visite in campo e le visite a due cantine.
Ad accogliere gli ospiti nelle visite ai vigneti più rappresentativi della zona, c’era il tecnico ed enologo, Giovanni Fabbo, anch'egli produttore, che ha illustrato ai viticoltori presenti le caratteristiche dei terreni del luogo, le lavorazioni praticate, le relative concimazioni e le problematiche fitosanitarie più comuni, riscontrate in zona.
Si è discusso a lungo delle forme di allevamento più comuni sul territorio, tra le quali spiccano il 'Guyot' ed il 'Cordone speronato', consigliate dai rigidi disciplinari di produzione, che impongono produzioni medie di 80 qli/ha.

Particolarmente interessante la visita ai vecchi vigneti, alcuni dei quali centenari, impianti che hanno una forma di allevamento tipica del luogo: la 'Starzeta', che consiste in viti allevate in altezza, importanti perché tutte franco di piede, cioè non innestate su vite americana.
In questo areale, per condizioni pedoclimatiche sfavorevoli al suo sviluppo, la fillossera, fortunatamente, non ha mai attecchito. La 'Starzeta' era quasi scomparsa con l’ introduzione dei moderni portainnesti, ma di recente, questa forma di allevamento è stata riscoperta dai viticoltori. Si è visto infatti, che, con le uve prodotte da queste piante, si ottengono vini con caratteristiche uniche e particolari.
La giornata si è conclusa con la visita alle due cantine nei Comuni di Taurasi e Luogosano. Qui, sempre con il prezioso ausilio dell’enologo Giovanni Fabbo, si sono analizzati tutti i processi di trasformazione ed invecchiamento, che portano un vino 'Aglianico', dopo un minimo di tre anni e dopo rigorosi controlli, a fregiarsi del marchio Taurasi Docg.
 

All’evento organizzato da K+S Nitrogen ha partecipato
un’ampia rappresentanza della viticoltura del foggiano

 

 

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