Partito dalla Sicilia lo scorso 14 febbraio, il truck dell'Innovation Tour ha concluso il suo giro dell'Italia a Vinitaly 2022, evento simbolo che raccoglie a Verona le più importanti aziende vitivinicole del Paese. I tecnici di Syngenta Italia hanno incontrato gli operatori del settore per illustrare l'ampio portafoglio di soluzioni per la difesa del vigneto. Ma non solo. Vinitaly è stata anche l'occasione per spiegare quali sono le potenzialità degli strumenti digitali sviluppati da Syngenta e raccolti sotto il brand Cropwise.

 

"L'Innovation Tour è stato un viaggio esaltante perché abbiamo incontrato più di 1.800 fra tecnici, agricoltori e partner commerciali e abbiamo avuto oltre 25mila contatti sui nostri social. A tutte queste persone abbiamo parlato dell'innovazione di prodotto, di protocolli integrati con i biostimolanti, di piattaforme digitali e di pratiche e strumenti per un'agricoltura intensiva e sostenibile", racconta Francesco Scrano, Crop Protection Marketing head di Syngenta Italia.

 

 

Innovare per una viticoltura di successo

Le sfide che oggi i viticoltori hanno davanti sono molte. Da un lato una regolamentazione europea stringente e standard sfidanti imposti dalla grande distribuzione. Dall'altro la richiesta da parte dei consumatori di sempre maggiore sostenibilità, tendenza che si ritrova anche nella Strategia From Farm to Fork.

 

A complicare il quadro ci sono i cambiamenti climatici, che rendono la difesa sempre più imprevedibile, e l'arrivo di specie aliene, che complicano la gestione del vigneto. In questo contesto sfidante la strada obbligata per avere successo è innovare, sia utilizzando nuovi formulati fungicidi, sia adottando quegli strumenti digitali che rendono la difesa efficace e al contempo sostenibile.

 

La difesa del vigneto è sempre più digitale

All'interno della piattaforma digitale Cropwise sono presenti due applicativi dedicati alla viticoltura: eMat e TrapView. Il primo è uno strumento che permette al viticoltore di conoscere in anticipo quale sarà il profilo residuale delle uve che porterà in cantina a seconda della strategia di difesa che andrà ad impostare. Questo è estremamente utile per capire fin da inizio stagione quali saranno i Paesi o le insegne della grande distribuzione a cui sarà possibile vendere il vino.

 

"Abbiamo usato con soddisfazione eMat per assistere i nostri soci", racconta Paolo Granchi, responsabile agronomico di Terre dell'Etruria, Cooperativa che opera in Toscana su più colture e che raccoglie circa sessanta viticoltori, per una superficie vitata di circa 100 ettari. "eMat è utile non solo per produrre un vino con un profilo residuale favorevole, ma anche per assistere i nostri soci e illustrargli quali sono le strategie di difesa migliori per ottenere uve sane e di qualità".

 

 

L'altra innovazione digitale è TrapView. Si tratta di una trappola digitale per il monitoraggio della tignola che permette di controllare i voli di questo insetto chiave per la viticoltura, senza andare fisicamente in campo. La trappola, infatti, presenta un attrattivo a feromone che attira gli adulti della specie e sulla parte superiore della struttura sono presenti due fotocamere che scattano delle foto alla pellicola adesiva dove rimangono intrappolati gli insetti.

 

La trappola smart TrapView

La trappola smart TrapView

(Fonte foto: AgroNotizie)


Il sistema, attraverso l'intelligenza artificiale, individua gli esemplari e, dopo una validazione effettuata da tecnici specializzati, invia i dati in un cloud; attraverso un modello previsionale, l'agricoltore ha così le informazioni che gli consentiranno di prendere la migliore decisione su quando e come intervenire. Inoltre la trappola ha un sistema di scorrimento della pellicola che permette di rinnovare la superficie adesiva senza necessità di intervento umano. Le immagini scattate e tutti i dati sono salvati in cloud per cinque anni ed è quindi possibile consultare lo storico dei voli.


"Il messaggio fondamentale che vogliamo lanciare con l'Innovation Tour è che bisogna accelerare l'introduzione dell'innovazione in agricoltura, perché soltanto in questo modo sarà possibile rispondere con successo alle sfide che ci attendono alla fine del decennio, come il Green Deal e il Farm to Fork", conclude Scrano.

 

Alla tappa di Vinitaly dell'Innovation Tour ha preso parte anche Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera

Alla tappa di Vinitaly dell'Innovation Tour ha preso parte anche Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

La difesa dalla peronospora è più semplice con Orondis®

Sul fronte della difesa fungicida grande attenzione è stata riservata ad Orondis®, l'innovativo antiperonosporico di casa Syngenta a base di oxathiapiprolin, una sostanza attiva già presente sul mercato ma che Syngenta ha arricchito grazie al proprio portafoglio prodotti. Nascono così Orondis® Forte e Orondis® Ultra F. Il primo è un pack contenente Orondis®, a base di oxathiapiprolin, e Shinkon® (amisulbrom), mentre il secondo è un pack che vede l'impiego di Orondis® insieme a Pergado® F (mandipropamide e folpet).

 

Oxathiapiprolin è una sostanza attiva con un differente meccanismo d'azione che blocca la crescita di Plasmopara viticola in tutti i suoi stadi più importanti di sviluppo. L'abbinamento con altre sostanze attive completa le già ottime performance di difesa del prodotto e permette di scongiurare l'insorgenza di ceppi resistenti.

 

"Si tratta di formulazioni molto efficaci, resistenti al dilavamento e di lunga durata. Ottime anche per la gestione delle resistenze in campo e ideali per completare le strategie di difesa del vigneto", sottolinea Paolo Borsa, technical crop manager Specialties Crops di Syngenta. "Orondis® Forte e Orondis® Ultra F possono essere utilizzati in due applicazioni l'anno con un intervallo di circa dieci giorni e hanno un tempo di carenza di 28 giorni".

 

Per esprimere al massimo la propria efficacia i prodotti devono essere utilizzati in maniera preventiva, in modo da bloccare il fungo prima che possa insediarsi sulla vegetazione. Questo permette anche di evitare l'insorgenza di resistenze. Si consiglia di impiegare Orondis® Ultra F dalla fase di grappoli separati a quella di fioritura, mentre Orondis® Forte può essere impiegato da bottoni fiorali separati ad acino di pepe.