Il mercato delle sementi conciate è in crescita a livello globale e Corteva AgriScience sta facendo importanti investimenti per sviluppare prodotti all'altezza delle aspettative degli agricoltori. Il 12 aprile scorso il Gruppo statunitense ha inaugurato un nuovo Impianto di Ricerca (Center for Seed Applied Technologies) ad Aussonne, nei pressi di Tolosa, in Francia, proprio per mettere a punto nuovi concianti per le principali colture industriali, come mais, colza, girasole e soia.

 

"La sfida è quella di mettere gli agricoltori nelle condizioni di produrre di più con meno e la concia delle sementi è uno strumento importante per raggiungere questo obiettivo", ha spiegato Igor Teslenko, presidente di Corteva AgriScience in Europa, che abbiamo incontrato proprio ad Aussonne, il giorno dell'inaugurazione dell'Impianto.

 

Il momento del taglio del nastro

Il momento del taglio del nastro

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Difesa mirata per produzioni di qualità

D'altronde la concia del seme risponde alle esigenze degli agricoltori e dell'Unione Europea. Con la Strategia From Farm to Fork è arrivato da Bruxelles il forte impulso a ridurre l'uso di agrofarmaci in agricoltura e la concia, applicando piccole quantità di prodotto direttamente sul seme, permette di risparmiare fino al 95% di prodotto rispetto ad una applicazione in pieno campo.

 

Ma che cosa può essere inserito nelle "ricette" di concia. Negli Stati Uniti su un singolo seme di mais possono essere presenti anche quaranta prodotti differenti. Insetticidi, nematocidi, fungicidi, ma non solo. Sempre di più le sementi vengono trattate anche con biostimolanti e con biologicals, oltre alle varie componenti che servono a confettare il seme in maniera omogenea e in modo che non si creino polveri.

 

I biostimolanti sono prodotti che aiutano la pianta a superare gli stress abiotici e in particolare sono utili alla plantula a radicare meglio, promuovendo appunto lo sviluppo della rizosfera. Possono servire poi a rafforzare i meccanismi di difesa vegetale nei confronti di situazioni di stress, come la carenza di acqua o le basse temperature.

 

Nel Centro di Aussonne è presente anche un impianto industriale per la concia delle sementi

Nel Centro di Aussonne è presente anche un impianto industriale per la concia delle sementi

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

I biologicals sono invece quei prodotti di origine biologica che rendono la difesa efficace sì, ma anche sostenibile. Possono essere ad esempio sostanze attive di origine naturale (come estratti di piante o alghe) oppure microrganismi benefici che proteggono il seme dagli attacchi di funghi patogeni, insetti o nematodi.

 

"Corteva sta investendo molto sullo sviluppo di soluzioni di origine biologica per permettere all'agricoltura di essere sempre più sostenibile", ha spiegato Prabdeep Bajwa, lead Seed Applied Technology di Corteva AgriScience. Certo, nel medio periodo non potranno rimpiazzare i prodotti di sintesi, più performanti e affidabili, ma sono uno strumento ideale per completare le linee di difesa e contenere l'uso degli agrofarmaci tradizionali, riducendo in questo modo l'impronta ambientale.

 

D'altronde la semente è l'investimento primario per un agricoltore. Nel seme ci sono tutte le premesse per avere un raccolto soddisfacente e per questo l'agricoltore deve fare il massimo per preservarne il potenziale.

 

Il Center for Seed Applied Technologies di Aussonne visto dall'esterno

Il Center for Seed Applied Technologies di Aussonne visto dall'esterno

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

La concia, una tecnologia complessa

Nell'Impianto realizzato ad Aussonne vengono ideate e sperimentate le ricette di concia che rispondano alle esigenze degli agricoltori o di terze parti. "Ci vogliono in media due anni per arrivare ad un prodotto finito", racconta Nilceli Fernandes, responsabile del Centro di Aussonne. "Nei passati due abbiamo testato qui più di seicento differenti prodotti alla ricerca della perfetta combinazione che rispondesse a tutti i requisiti ricercati".

 

Quando una ricetta di concia viene messa a punto e testata viene poi sfruttata da tutti gli impianti del Gruppo sparsi per il Mondo, come quello di Sissa Trecasali (Pr), che abbiamo visitato nel settembre 2019 dopo un importante investimento di ammodernamento. Corteva AgriScience ha poi altri due Centri di ricerca (Center for Seed Applied Technologies) situati in Brasile e negli Stati Uniti.

 

Le sementi conciate sono sottoposte a numerosi test, tra cui quello di germinabilità

Le sementi conciate sono sottoposte a numerosi test, tra cui quello di germinabilità

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

La concia in impianti industriali, rispetto a quella fatta nelle aziende agricole, ha il grande pregio di fornire un prodotto impeccabile, conciato correttamente e con un livello elevato di germinabilità. Inoltre evita il contatto diretto tra agricoltore e agrofarmaco. E anche negli impianti industriali gli operatori non vengono mai in contatto con le sostanze attive utilizzate per la concia, tutelando in questo modo la loro salute.

 

Tra gli innumerevoli test a cui sono sottoposte le nuove sementi conciate ce ne sono anche di specifici sull'impatto sull'ambiente e soprattutto sull'entomofauna utile. In passato le sementi conciate con insetticidi neonicotinoidi sono state nell'occhio del ciclone per il loro possibile impatto negativo sulle popolazioni di api. "Tutti i nostri prodotti sono attentamente valutati internamente e da terze parti e rispondono ai più rigorosi standard di sicurezza. L'Unione Europea ha una normativa molto stringente a cui tutti i prodotti devono sottostare per essere approvati", ha ricordato Igor Teslenko.

 

Quali prodotti per la concia?

Oggi Corteva AgriScience utilizza differenti concianti a livello globale. In Italia sono disponibili Lumivia e Ympact. Il primo è un conciante per il riso, un insetticida a base di rynaxypyr che controlla efficacemente le larve di punteruolo del riso (Lissorhoptrus oryzophilus). L'applicazione in concia del prodotto permette di difendere le radici della pianta fino alla levata, evitando l'applicazione su foglia di insetticidi.

 

Ympact contiene invece un complesso organico minerale di acidi umici e fulvici, coniugati con microelementi ad azione stimolante. Questo permette di migliorare la germinazione e la crescita dei cereali, migliorando la resistenza agli stress e consentendo di avere in generale piante più sane e produttive.

 

A livello globale Corteva AgriScience ha a catalogo anche Lumiposa, un insetticida per la colza, Lumisena, un fungicida per il girasole, Lumiflex, un fungicida per il mais, e Lumidapt, un biostimolante per il mais che lo scorso hanno è stato utilizzato su 10 milioni di ettari.

 

Nell'arco di due anni il Gruppo dovrebbe poi lanciare un nuovo prodotto di origine naturale, un nematocida già oggi utilizzato in Ucraina e che è al vaglio delle autorità europee. Mentre più avanti dovrebbe vedere la luce un repellente per la diabrotica del mais, anche questo di origine completamente naturale e che sarà autorizzato in biologico.

 

"Quello dei biologicals è un mercato nascente estremamente promettente. Come Corteva stiamo investendo molto nella ricerca e sviluppo interna, ma abbiamo anche un forte programma di open innovation attraverso il quale lavoriamo con soggetti terzi per mettere a punto nuovi prodotti", ha sottolineato Prabdeep Bajwa.

 

La concia delle sementi conviene?

La domanda che molti agricoltori si fanno è una: acquistare sementi conciate conviene? Secondo i dati forniti da Assosementi, l'Associazione che raccoglie le principali ditte sementiere italiane, la risposta è sì. Utilizzare sementi conciate permette di avere alti tassi di germinabilità e una protezione più efficiente e sostenibile che consente all'agricoltore di mettere al sicuro il proprio raccolto fin dai primissimi stadi di sviluppo della pianta.

 

Per chi è nel dubbio la strategia migliore è quella di provare nei propri campi differenti soluzioni e testare il reale vantaggio offerto dalle sementi conciate. Comparare diverse soluzioni, su più anni e in diverse condizioni, permette all'agricoltore di avere un quadro chiaro sulla reale efficacia dei prodotti nel proprio contesto. Un approccio ideale per la concia come per ogni altro input agronomico.