Sono le peronospore il tema principale dei lavori presentati negli atti delle Giornate fitopatologiche 2020 che hanno riguardato le malattie delle colture orticole.

I lavori hanno complessivamente riguardato:
  • valutazione dell'efficacia di diversi formulati commerciali per la difesa dalla peronospora di:
    • pomodoro (Phytophthora infestans): tre lavori, di cui uno ha riguardato anche la patata;
    • melone (Pseudoperonospora cubensis): due lavori;
    • colture della quarta gamma (Bremia spp e Hyaloperonospora parasitica): un lavoro;
  • valutazione dell'efficacia di diversi formulati commerciali per la difesa dall'alternariosi della carota (Alternaria dauci): un lavoro;
  • valutazione di Pythium oligandrum per la difesa dell'apparato radicale di melone e pomodoro.

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Difesa del pomodoro da Phytophthora infestans

Il Distal dell'Università di Bologna ha presentato un lavoro molto complesso e dettagliato in cui si riferisce di otto prove sperimentali condotte in serra nelle quali, attraverso un articolato protocollo sperimentale, è stata valutata l'attività curativa di vari formulati commerciali applicati dopo l'inoculo di Phytophthora infestans su giovani piantine di pomodoro.
I formulati a base di cymoxanil (da solo e in miscela con propamocarb), metalaxyl-m (in miscela con mancozeb o folpet o rame), pyraclostrobin+dimetomorph e oxathiapiprolin sono apparsi quelli più efficaci e gli unici ad impedire il completo avvizzimento delle piante. Un'attività curativa buona, ma complessivamente inferiore, è stata mostrata da benalaxyl e benalaxyl-m, in miscela con mancozeb o rame o folpet. Da segnalare che la miscela estemporanea di pyraclostrobin+dimetomorph, impiegata alle stesse dosi del formulato pronto, è stata significativamente meno performante della stessa miscela pronta disponibile in un unico formulato commerciale in cui sono evidentemente presenti sostanze in grado di migliorare la penetrazione del dimetomorph.
Le attività sperimentali hanno inoltre dimostrato che con l'aumentare della temperatura media diminuisce la capacità curativa delle diverse sostanze. A 18-20°C l'attività curativa con i migliori prodotti curativi è stata significativa fino a 45 ore di distanza tra il momento dell'inoculo e l'applicazione degli interventi, mentre a 20-22°C l'attività massima si è riscontrata fino a 35 ore, per diminuire drasticamente a 38 ore.

Diachem di Albano S. Alessandro (Bg) e il Centro di saggio Sagea di Castagnito d'Alba (Cn) hanno presentato un lavoro in cui è stata valutata l'efficacia nei confronti della peronospora del pomodoro di una nuova formulazione di cyazofamide (Daramun), che dovrebbe migliorare l'adesività sulla vegetazione grazie alla presenza di un coadiuvante organo-siliconico che permette di abbassare la tensione superficiale. Il lavoro riporta i risultati di otto prove sperimentali (due su patata e sei su pomodoro) realizzate tra il 2015 e il 2017 tra l'Abruzzo, la Basilicata e l'Emilia Romagna. In tutte le sperimentazioni il prodotto in prova, impiegato in quattro interventi, ha mostrato ottimi livelli di efficacia nel contenimento della peronospora sia su foglie che su frutti.

Syngenta Italia di Milano, Anadiag Italia di Tortona e i centri di saggio Agri 2000 Net, di Castel Maggiore (Bo), e Terremerse Soc. Coop., di Bagnacavallo (Ra) hanno presentato un lavoro con tre prove sperimentali, condotte nel 2018 e nel 2019, in cui è tata valutata l'efficacia nei confronti della peronospora del pomodoro della nuova sostanza attiva oxathiapiprolin.
In particolare, sono stati saggiati due formulati in cui la nuova s.a. è stata posta in miscela con mandipropamide e con azoxystrobin. Le prove, che sono state realizzate in diversi areali produttivi, Cerignola (Fg), Piacenza e Lagosanto (Fe), hanno dimostrato che le nuove miscele a base di oxathiapiprolin, con mandipropamide e azoxystrobin, hanno fornito ottimi risultati nel contenimento della peronospora anche a fronte di attacchi consistenti sul testimone non trattato.


Difesa del melone da Pseudoperonospora cubensis

Il Distal dell'Università di Bologna ha presentato un lavoro in cui si riferisce di tre prove parcellari nelle quali è stata valutata l'attività di vari formulati commerciali applicati in campo per il controllo di Pseudoperonospora cubensis su melone.
I risultati migliori sono stati conseguiti dalle miscele pronte di fluopicolide+propamocarb e zoxamide+dimetomorph. Una soddisfacente protezione è stata fornita anche da altre miscele estemporanee impiegate nelle prove, come cyazofamide+fosetyl-Al e zoxamide+fosetyl-Al.
Buoni riscontri, anche se non costanti nel triennio di prove, si sono avute da miscele formulate di ametoctradina+dimetomorph e pyraclostrobin+dimetomorph.
Sulla peronospora del melone è stata peraltro confermata la minor efficacia del metalaxyl-M in miscela con il rame. Complessivamente i risultati presentati hanno confermato le esperienze già presentate alle Giornate fitopatologiche in precedenti lavori dallo stesso gruppo di ricerca e da Gengotti, Centro di saggio Astra Innovazione di Faenza (Ra).

Il Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna e Terremerse Soc. Coop., di Bagnacavallo (Ra) hanno presentato un lavoro con due anni di prove (2016 e 2017) in cui sono stati valutati diversi prodotti applicati ad intervalli di 6-8 giorni per il contenimento della peronospora del melone. Con una pressione elevata del patogeno le performance migliori sono state acquisite dalla miscela di dimetomorph+zoxamide, mentre tutti i prodotti, con eccezione dell'olio essenziale di arancio dolce, hanno fornito una buona performance con una bassa intensità di attacco. Dall'analisi dei risultati è inoltre emerso che per il controllo della peronospora delle cucurbitacee è opportuno avvalersi di strategie di difesa impostate su trattamenti preventivi, rispetto alle infezioni, evitando di utilizzare prodotti endoterapici dopo eventi piovosi infettanti.


Difesa delle colture della quarta gamma da Bremia spp e Hyaloperonospora parasitica

Sele Agroresearch di Eboli (Sa) e Gowan Italia di Faenza (Ra) hanno presentato tre prove sperimentali condotte nel 2017 e nel 2019 per valutare l'efficacia di un elicitore (Ibisco) a base di COS (chito-oligosaccaridi) - OGA (oligo-galaturonidi), che attiva le difese naturali delle piante, nei confronti di:
  • peronospora della lattuga (Hyaloperonospora parasitica);
  • peronospora del lattughino verde (Bremia lactucae);
  • peronospora del lattughino rosso (Bremia lactucae).

In tutte le prove, quattro applicazioni con diversi dosaggi di Ibisco sono state poste a confronto con laminarina e con due applicazioni di uno standard chimico di riferimento che è stato la mandipropamide, in due prove, e il fosetyl-Al in un'altra prova. L'Ibisco impiegato quattro volte da solo alla dose più alta (3 L/ha) ha fornito buoni risultati comparabili con il formulato a base di laminarina (quattro applicazioni) e con gli standard chimici (due applicazioni) e con quattro applicazioni di Ibisco (a 2 L/ha) in miscela con un prodotto rameico.


Difesa della carota dall'alternariosi

Terremerse soc. coop. di Bagnacavallo (Ra), il Centro agricoltura e ambiente di Crevalcore (Bo) e il Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna di Bologna hanno presentato un lavoro con tre anni di prove (2016, 2017 e 2018) condotte nel ferrarese in cui sono stati valutati diversi fungicidi per il controllo dell'alternariosi della carota.
Tutti i prodotti di sintesi (boscalid+pyraclostrobin, azoxystrobin+difenoconazolo, pyrimetanil, difenoconazolo e isopyrazam), impiegati ad intervalli di 6-10 giorni, hanno fornito buoni risultati nel controllo dell'alternariosi, mentre risultati non soddisfacenti sono stati conseguiti da olio essenziale di arancio dolce e Bacillus subtilis per i quali occorre probabilmente condurre approfondimenti con un loro posizionamento più vicino agli eventi infettanti.


Difesa dell'apparato radicale di melone e pomodoro con Pythium oligandrum

Gowan Italia di Faenza (Ra), Sata di Quargnento (Al), e Res agraria di Tortoreto Lido (Te) hanno presentato un lavoro in cui hanno presentato cinque prove sperimentali, condotte tra il 2018 e il 2019, per valutare il contenimento di patogeni tellurici su melone e pomodoro coltivati in terreni notoriamente colpiti da queste avversità ("terreni stanchi").
Sono stati posti a confronto quattro interventi in fertirrigazione con diversi dosaggi di un formulato a base di Pythium oligandrum, con una tesi con quattro interventi di Bacillus amyloliquefaciens, uno standard chimico, con tre interventi con tiofanate metile, e un testimone.
In tutte le sperimentazioni sono stati riscontrati risultati positivi di tutte le tesi nel contenimento delle avversità, Pythium spp., in particolare, e Fusarium oxysporum spp. in una prova.
Ancora più significativo è stato il riscontro positivo che è stato rilevato, anche in modo statisticamente significativo, tra tutte le tesi in prova e il testimone, per quel che riguarda lo sviluppo vegetativo delle piante.
Da evidenziare che complessivamente fra le tesi in prova non si sono riscontrate differenze se non in una prova su pomodoro in cui i due prodotti a basso impatto ambientale, con quattro applicazioni, hanno fornito una performance statisticamente superiore al tiofanate metile, con tre applicazioni.

Queste alcune analisi sintetiche e soggettive, per una lettura più completa dei lavori si invita ad acquisire gli atti prendendo contatto direttamente con la segreteria organizzativa delle Giornate Fitopatologiche al seguente indirizzo email: giornatefitopatologiche@unibo.it.
Le Giornate fitopatologiche, a cadenza biennale, rappresentano un momento di confronto e di discussione tra gli esperti della fitoiatria italiana.
L'edizione 2020 ha prodotto oltre 130 lavori raccolti in circa 1200 pagine.

In un'ottica di divulgazione, AgroNotizie ha riassunto i contenuti in un ciclo di articoli dal nome "Difesa e diserbo, lo stato dell'arte" dedicati alla difesa dalle avversità animali, difesa dalle malattie, controllo delle infestanti e mezzi di difesa.