L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha recentemente pubblicato sul suo portale un documento riguardante la sicurezza alimentare degli oli minerali paraffinici approvati nella Ue per uso fitosanitario (quelli contrassegnati dai numeri di CAS 8042-47-5, 64742-46-7, 72623-86-0 e 97862-82-3) e di altre 5 sostanze attive (i microrganismi Streptomyces K 61 e Candida oleophila strain O, l’urea, il FEN 560 e il Terpenoid blend QRD 460).

Secondo l’autorità per queste sostanze non è necessario fissare nessun limite massimo di residuo sulle derrate alimentari e potranno continuare a essere elencate nell’allegato IV del regolamento 396/2005, assieme ad altri 102 principi attivi (principalmente microrganismi, feromoni e prodotti naturali) dalle stesse positive caratteristiche.

L’agevolazione riguarda solamente gli oli approvati nella Ue che devono essere di purezza farmaceutica, conformi alle specifiche più aggiornate della farmacopea comunitaria. Per i microrganismi la valutazione condotta dalle autorità ha appurato che non producessero metaboliti secondari rilevanti, potenzialmente pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Anche nel caso delle rimanenti sostanze la valutazione ha confermato l’innocuità per l’uomo e la sostanziale inutilità di limiti massimi di residuo.

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