Nel nostro ultimo aggiornamento sul glifosate avevamo segnalato che all’erbicida più famoso del mondo mancava un ultimo esame prima che si potesse finalmente ultimare la procedura di rinnovo della sua approvazione europea: l’Efsa si doveva pronunciare sulle sue proprietà di perturbatore endocrino (approfondimenti sull’argomento qui).

Il report è stato preparato nei tempi previsti e pubblicato sul sito dell’Agenzia lo scorso 7 settembre. L’esame approfondito della documentazione disponibile non ha evidenziato effetti riconducibili ad attività di perturbatore endocrino, anche se alcune evidenze riscontrate in uno studio presentato all’atto del rinnovo della sostanza avevano insospettito l’Efsa in modo tale da segnalare una “data gap” (carenza di dati), da colmare non appena si fossero resi disponibili i criteri per l’identificazione dei perturbatori endocrini. Ora che i criteri ci sono, anche se la procedura di approvazione non si è ancora conclusa, il peso dell’evidenza ha consentito di “riempire il data gap” e togliere questa ennesima spada di Damocle dalla testa del glifosate.
 

Cosa succede adesso?

Ora la Commissione Ue dovrà prendere atto anche di questa opinione che, assieme al parere ufficiale dell’Echa sulla non cancerogenicità della sostanza, elimina gli ultimi dubbi sull’opportunità di rinnovare l’approvazione europea del glifosate. Il rinnovo dell’approvazione Ue del glifosate si deciderà nelle prossime riunioni del Paff (Standing Committee on Plants, Animals, Food, and Feed), previste per il 5-6 ottobre e 12-13 dicembre.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • European Food Safety Authority (Efsa). “Peer Review of the Pesticide Risk Assessment of the Potential Endocrine Disrupting Properties of Glyphosate.” Efsa Journal 15, no. 9.
  • Sito dell’Echa riportante il dettaglio della valutazione sulla classificazione del glifosate.