Una app per comunicare in tempo reale con i suoi associati, ovvero le centinaia di aziende rivenditrici di mezzi tecnici e commercializzanti prodotti per l’agricoltura, che si troveranno così contestualmente aggiornati su ogni novità. È la nuova frontiera di Compag, la Federazione nazionale di categoria che dal 1980 si impegna per risolvere problematiche giurisdizionali, legislative e di gestione territoriale.
 
La app Compag è uno strumento fondamentale e gratuito per interagire con tutta Italia e sviscerare esigenze di ogni genere. Compatibile con Apple e Android, è scaricabile su qualsiasi dispositivo mobile e può essere consultata in ogni momento.
Tra i contenuti, l’area riservata per le segnalazioni dei singoli utenti, gli appuntamenti, i video utili, le comunicazioni riguardanti le nuove normative e lo sviluppo di situazioni di interesse. Attualmente sono consultabili, ad esempio, l’evoluzione della normativa per la definizione delle sostanze "interferenti endocrini", i contributi per la coltivazione del grano duro, l'elenco dei prodotti a base di glifosate revocati e tanto altro ancora.
 
Con la citazione di Francesco BaconeChi non applica nuovi rimedi deve essere pronto a nuovi mali, perché il tempo è il più grande degli innovatori”, in occasione del recente convegno nazionale Compag, il presidente della Federazione Fabio Manara aveva parlato chiaro: “In un’epoca veloce e informatizzata come quella attuale, è impossibile opporsi al cambiamento, pensare di poter navigare con strumenti tradizionali e allo stesso tempo rimanere competitivi e aggiornati” e aveva invitato i presenti a innovarsi e rinnovare per aiutare il comparto agricolo, ognuno con i propri mezzi.
 
E allora diventa fondamentale fare squadra, sapere e dire. Perché le problematiche devono uscire allo scoperto prima di darsi per vinti. Bisogna attivare confronti e promuovere tavoli di consultazione. Come ha detto e fatto Compag, per tutti, associati e non, trovando una soluzione all’assenza del provvedimento per regolamentare l’uso dei prodotti non professionali e soddisfacendo così le esigenze di ben 7 milioni e 200 mila “hobbisti” italiani. O ancora facendo emettere una circolare che ha chiarito la posizione del Pan (Piano d’azione nazionale) riguardo ai contoterzisti. O ancora consolidando i rapporti con altri protagonisti del comparto, come Agrofarma, Assofertilizzanti e Confagricoltura per avere così più potere e compattezza nel rapporto con i ministeri.