Cinque organizzazioni, due anni di esperienza diretta in frutteti del Piemonte, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna, prove di laboratorio e sviluppo di app: Interpoma rappresenta per Adama Italia un momento per valutare lo stato dell'arte delle tecniche di coltivazione e della difesa sostenibile da insetti nei frutteti italiani e per tracciare linee di sviluppo con uno sguardo a nuove tecnologie "a portata di mano".
L'occasione è la fiera internazionale dedicata alla mela: oltre alla realizzazione di uno spazio espositivo interattivo e multimediale, Adama ha coinvolto agricoltori, tecnici, centri di saggio e istituti di ricerca nella seconda giornata di Interpoma in un convegno che ha esaminato l'efficacia di due soluzioni - Brevis e Mavrik 20 EW - grazie alle relazioni di Graziano Vittone (Agrion), Christian Andergrassen (Laimburg), Fabio Galli (Fondazione F.lli Navarra), Michele Mariani (Alimenta), Mario Baldessari (Fondazione Edmund Mach) e Edison Pasqualini (Università di Bologna).

Guarda la video intervista a Massimiliano Ziliani per saperne di più


"Siamo qui in Interpoma, perché per noi il mercato della mela - e delle pomacee - è importante e siamo molto legati a questa manifestazione. La nostra prima presenza risale a due anni fa: un anno, il 2014, importante per Adama, che ha visto il lancio della nuova identità aziendale e - proprio a Fiera Bolzano - del nostro prodotto Brevis. In occasione di Interpoma abbiamo organizzato un convegno dove si è parlato di due anni di esperienza di Brevis (...)" e dello stato dell'arte dell'applicazione "di Mavrik, parlando non solo di efficacia ma anche delle caratteristiche importanti oggi per l’ambiente e per l’agricoltore con riferimento ad un prodotto insetticida; abbiamo poi presentato l'approccio digitale di Adama, punto estremamente importante della nostra strategia".
"La promessa di Adama è creare semplicità in agricoltura e quindi per noi è importante l’utilizzo della tecnologia digitale. Perciò Adama ha iniziato a lavorare sfruttando le potenzialità delle app: la prima già oggi disponibile è un supporto alla configurazione delle attrezzature. Pensiamo che sia estremamente importante per l’agricoltore avere uno strumento che gli permetta di verificare la funzionalità della macchina con semplici passaggi e da qui l’idea di una App: basta impostare i parametri dell'irroratrice e scegliere i volumi di acqua che si desidera distribuire e l'app presenta in automatico la velocità che il trattore deve tenere, dando anche la possibilità di ottenere la portata del singolo ugello per permettere poi all’agricoltore di procedere con il controllo funzionale. Ad esempio, se noi utilizziamo un ugello giallo, l’app ci dirà che in un minuto l’ugello dovrà distribuire 0,65 l/min e con un semplice becher sarà possibile misurare l’acqua: se l’uscita è 0,65 la macchina è perfettamente tarata e calibrata, in pochi semplici passaggi".


 

Spunti di riflessione dal convegno organizzato da Adama Italia

L'attività sperimentale (18 prove big plot nel solo 2016) condotta da Agrion in Piemonte, come ha evidenziato il responsabile tecnico Graziano Vittone ha consentito di individuare le variabili climatiche predominanti (temperature minime notturne e radiazione globale) grazie alle quali sarà possibile prevedere il livello di efficacia di Brevis® e definire di conseguenza, all’interno di un range definito, il dosaggio di applicazione più appropriato. Ulteriori aspetti agronomici sono da tenere in considerazione: varietà, età dell’impianto, forma di allevamento, vigoria, entità della fioritura e dell’allegagione. Un'adeguata preparazione dell’operatore agricolo, una qualificata assistenza tecnica ed una profonda conoscenza di ogni singolo appezzamento sono importanti per eseguire al meglio le applicazioni del diradante.

Anche presso il Laimburg le applicazioni di Brevis sono state valutate in condizioni meteorologiche anormali - si pensi alle gelate primaverili. Un apposito modello di tipo "Clever" è stato implementato per fornire un'indicazione dell’effetto diradante. Successivi anni di sperimentazione consentiranno ulteriori approfondimenti, con particolare riferimento all'influenza sull'efficacia della temperatura (medie notturne) e della radiazione globale (J/cm2).
 




Un approccio basato sulla determinazione del volume di acqua da impiegare nei trattamenti a base di Brevis in funzione del Leaf Area Index (LAI, indice di area fogliare) è stato impostato dalla Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra nell'ambito del proprio frutteto dimostrativo sperimentale in provincia di Ferrara. La superficie fogliare espressa in termini di L.A.I. indica l'area della superficie fogliare (m2) per unità di superficie di terreno (m2) ed è perciò un indice adimensionale. In un solo anno di prova utilizzando come riferimento il LAI (dose 0,260 kg/hl ) si è valutato come il volume di acqua a parità di dose 1,3 Kg/ha incide in maniera importante sull’efficacia diradante. Nel 2017 le prove saranno riproposte. 

Per saperne di più: scheda del Brevis su Fitogest.com



Nella seconda sessione del convegno, l'apertura dei lavori è stata affidata al centro di saggio della Fondazione Edmund Mach con una relazione dal titolo "Mavrik® 20EW: Cacopsylla, trofobiosi e beneficial" in cui si è confermata l’azione dell'agrofarmaco nel contenimento delle psille del melo, con prove di laboratorio e di campo, con valori di efficacia paragonabili agli standard di riferimento (clorpirifos in primis). Moderati sono risultati gli effetti collaterali verso acari fitoseidi.

 

Fra gli effetti collaterali degli insetticidi, l'acaroinsorgenza è stata valutata dall'Università di Bologna, il cui staff ha preso in considerazione l'aumento di popolazioni tramite almeno quattro meccanismi: ormoligosi, trofobiosi, selettività e competizione.
Scopo dell'indagine: valutare gli effetti che alcuni piretroidi possono esercitare sulle popolazioni di Tetranychus urticae (Koch). Il professor Pasqualini ha indicato come tutti i singoli stadi di T. urticae rispondano alla esposizione ai differenti prodotti con modalità e tempi differenti, confermando che gli insetticidi agiscono con caratteristiche di attività proprie. Queste conoscenze consentono un bilanciamento fra efficacia e minori effetti collaterali (come l’acaroinsorgenza) nella scelta dei prodotti quando richiesti (per esempio per Halyomorpha halys, cimice asiatica). L’effetto osservato (acaroinsorgenza) è stato misurato in laboratorio dopo un unico trattamento. Nel campo questo effetto viene sicuramente mitigato, ma potrebbero aggiungersi quello della ormoligosi (dosi subletali) e della selettività per i nemici naturali, oltre a quelli di trattamenti seriali.
Con l'applicazione di alcuni prodotti quali Deltamethrin, Ethofenprox e Beta-cyfluthrin la crescita delle popolazioni è risultata evidente. Per Tau-fluvalinate le popolazioni sono state sempre minori di quelle del testimone e non è stata mai osservata alcuna crescita successiva ai trattamenti (dati bibliografici) ed è fra i piretroidi quello che possiede la DL50 maggiore (anche di oltre 1000x rispetto ad altri comuni piretroidi) per T. urticae (Penman e Chapman, 1988).
 

Per saperne di più: scheda del Mavrik 20 EW su Fitogest.com