Il nuovo piano dei controlli per il melo e le altre colture (ciliegio, suino, piccoli frutti, fragola, kiwi, ortaggi), comprende le consuete verifiche sulla corretta tenuta dei quaderni di campagna, ad opera dell’Unità competente della Fondazione Mach ed i controlli sulla corretta esecuzione del diserbo, della corretta applicazione dei diffusori per la conduzione sessuale e dell’utilizzo conforme alla legge ed al disciplinare per quanto riguarda i prodotti fitosanitari ed i fertilizzanti.

Per l’annata in corso, in aggiunta a quanto da tempo in uso, è stato introdotto il controllo sul corretto lavaggio degli atomizzatori, che non può essere fatto nei piazzali di casa, in aree pubbliche o private pavimentate, che porterebbero inevitabilmente le acque contaminate verso quelle di scarico.
Il lavaggio può essere fatto solamente in un appezzamento aziendale, seguendo con diligenza le indicazioni del Centro di trasferimento tecnologico (Ctt) della Fondazione Mach. Tecnici appositamente assunti da Apot avranno l’incarico di monitorare e controllare il rispetto di queste norme.

La Commissione per la gestione del disciplinare ed il Consiglio di amministrazione di Apot, inoltre, hanno già impostato una precisa linea di azione per l’anno 2017 in cui saranno introdotti nuovi obblighi, sia nei componenti meccanici degli atomizzatori per ridurre il fenomeno della deriva con l’utilizzo di ugelli “antideriva” in prossimità di aree sensibili, sia nella distribuzione dei prodotti fitosanitari.
Viene poi rinnovato l’invito a procedere all’eliminazione di tutte le piante sintomatiche per gli scopazzi, ricordando che il mancato rispetto di tale obbligo potrebbe impedire l’accesso ai sostegni economici mutualistici di recente introduzione.

E’ stato inoltre ribadito che i comportamenti difformi evidenziati nel corso dei controlli, già in atto per l’anno 2016, saranno sanzionati in funzione della loro gravità e potranno, nei casi più gravi, comportare il ritiro dei benefici della “Produzione integrata” per avviare, nei casi più gravi, fino all’eliminazione della partita di prodotto non conforme.

Un’ulteriore conferma dell’impegno di Apot nel perseguire l’obiettivo di una coltivazione sostenibile, possibile solo attraverso seri controlli all’effettiva ottemperanza degli obblighi previsti dai disciplinari approvati, offrendo nel contempo supporto tecnico e formativo agli agricoltori, così da favorire un comportamento sempre più responsabile dei consorzi e delle imprese rappresentate.