In pre-emergenza della coltura, ma non solo, oppure dopo trapianto e/o rincalzatura, la soluzione ai problemi di infestanti porta il nome di Command 36 CS, un erbicida residuale che contiene clomazone in ragione di 360 g/L ed è formulato come microincapsulato, segmento di prodotti, questo, ove Fmc ha uno dei suoi maggiori punti di forza. Ciò assicura il rilascio progressivo e uniforme della sostanza attiva a garanzia della massima efficacia sulle malerbe.

Indicato generalmente per applicazioni in pre emergenza, Command 36 CS può però essere utilizzato anche per diserbi di post emergenza, come per esempio su risaia sgrondata, in miscela con specifici giavonicidi.
La sostanza attiva appartiene alla famiglia degli ossazolidinoni ed esplica la sua azione inibendo la sintesi della clorofilla e dei carotenoidi delle piante. Può cioè risultare attivo anche su malerbe che abbiano mostrato sintomi di resistenza verso altre famiglie chimiche.

Command 36 CS deve la propria efficacia al rapido assorbimento attraverso le radici ed i germogli, ed è traslocato per via sistemica nello xilema e diffuso alle foglie in senso acropeto. Efficace su numerose dicotiledoni e monocotiledoni, Command 36 CS è registrato su riso, mais, soia, tabacco e diverse colture orticole, come patata, carota, peperone, zucchino, finocchio e le più importanti leguminose.

Per massimizzarne l'efficacia è bene applicare il prodotto su terreno ben affinato e possibilmente umido. In caso di assenza di piogge dopo il trattamento si consiglia di effettuare una leggera irrigazione.

Molto alto il suo fit per i diserbi, soprattutto su riso e soia. Nel primo caso si applica a dosi comprese fra 0,7 e 1 L/ha, quando in pre-emergenza, scendendo a 0,6-0,7 L/ha per le applicazioni di post.
Su soia la dose è invece più contenuta, bastando 0,3-0,4 L/ha per preservare la coltura dalle infestanti.