Come un déjà-vu. Solo poche settimane or sono Sipcam Italia aveva organizzato un convegno sulla cercospora della barbabietola da zucchero. Problemi dominanti: le resistenze a gran parte delle famiglie chimiche utilizzate per controllarla e il calo di efficacia di quelle che ancora funzionano. E poi clorotalonil, soluzione tecnica che alla fine mette tutti d'accordo, controllando la patologia e contrastando il fenomeno delle resistenze.
Basta riaprire gli occhi qualche settimana dopo e i temi son gli stessi, ovvero una coltura strategica su cui una patologia grave sta sviluppando o ha già sviluppato resistenze contro una gran parte di prodotti. E ancora clorotalonil che può consentire di invertire la rotta. Solo che questa volta si parla di frumento e la patologia è la septoriosi.

Sipcam Oxon ha concorso alla realizzazione del dossier per il clorotalonil ed è quindi molto attiva nella divulgazione delle potenzialità che questo fungicida possiede ancora, a dispetto di tutti coloro che manderebbero in pensione i prodotti che funzionano senza chiedersi prima come faranno gli agricoltori senza di essi. Del resto, la Direttiva 128, nel suo allegato III sull'integrated pest management, parla chiaramente di necessità di prevenire le resistenze, non di inseguirle.
Ma forse questo passaggio deve essere risultato poco chiaro a chi continua a falcidiare le faretre fitosanitarie a disposizione dei produttori, amplificando i problemi anziché ridurli.

Per condividere lo stato dell'arte sul binomio Septoria/frumento, Sipcam Italia ha quindi organizzato a Dozza, in provincia di Bologna, un convengo dove esperti del settore e vari stakeholder potessero confrontarsi e porre sul tavolo le rispettive esperienze in materia.
Ospite d'eccezione Robert Noon, inglese, consulente tecnico agronomico. Questi ha fornito il quadro della problematica per come appare negli altri Paesi Europei, condividendo strategie e indicazioni di intervento.
La Septoria, secondo Noon, è la più grave fra le malattie nel Nord Europa, ove può causare danni fino al 50% della produzione, con una media che si attesta intorno al 20%. Considerando la produzione media inglese di 8,5 t/ha, significa perderne circa 1,7 per la septoria.

Robert Noon al convegno di Sipcam Italia sulla septoriosi del frumento

Diversi i vantaggi di clorotalonil per Noon: si mostra selettivo per la coltura, efficace sulla patologia e, avendo un'azione multisito, non crea problemi di resistenze. Un tema molto sentito per Noon, visto che in Europa è dai primi Anni 60 che si registrano resistenze, come quelle occorse ai benzimidazoli. Di recente protioconazolo ha da subito mostrato un’efficacia superiore su Septoria, un po’ meno sulle ruggini, rispetto a tebuconazolo ed epossiconazolo. Ora però, sempre secondo il relatore inglese, in pochi anni ha mostrato un calo dell’efficacia scendendo in alcuni casi fino al 20% di controllo.
La strategia più sicura, almeno in Uk, parrebbe essere quella che prevede l'abbinamento di clorotalonil con tebuconazolo in un programma che permetta quindi di controllare con almeno tre applicazioni sia Septoria, sia Ruggini.

L'annoso problema delle resistenze di Zymoseptoria tritici è stato poi trattato anche da Marina Collina, dell’Alma Mater Studiorum Bologna. La resistenza varia ovviamente se il fungicida ha azione monosito o multisito, oppure se viene utilizzato ripetutamente, o ancora viene applicato con approccio curativo anziché preventivo. Le scuole di pensiero possono essere diverse, dato che vi è chi predilige l’alternanza di sostanze attive differenti e chi preferisce l’applicazione di miscele. Purtroppo, diverse sostanze attive al momento utili nel controllo delle resistenze sono nella lista di sostituzione o rischiano di cadere sotto la mannaia dei cosiddetti cut-off.
Sebbene in Italia il problema non appaia ancora pesante come nel Nord Europa, i presupposti perché cresca pare vi siano tutti.
 
Alessandro Capella, direttore R&D di Sipcam Italia
 

L'Italia non s'è desta

Sebbene in Italia la pressione della malattia non sia forte come nel Nord Europa, anche nello Stivale Septoria è in grado di apportare seri danni alla coltura, specialmente nelle Regioni del Nord e in caso le varietà siano poco tolleranti alla patologia. E questo è un altro tema caldo: sovente i molino chiedono varietà ben precise e non è affatto detto che siano quelle più tolleranti. Ciò obbliga a coltivare le varietà che poi vengono richieste dal mercato anche a costo di dover applicare più fungicidi di quanto si sarebbe potuto fare. Evidenza che alla fine, e al di là dei molti bei propositi, è sempre il mercato a condizionare le strategie di difesa fitosanitaria.

Numerose le testimonianze dei tecnici italiani, i quali hanno operato sperimentazioni di campo in cui clorotalonil è stato provato in differenti approcci fitosanitari dando sempre ottimi risultati. A partire da Pierluigi Meriggi, di Horta s.r.l., il quale ha fornito una panoramica delle attuali strategie di difesa integrata della Septoriosi. Il periodo di infezione va da inizio levata a spigatura, ovvero nella fase in cui avviene il massimo accumulo di sostanza secca. La superficie fogliare deve essere quindi la più ampia ed efficiente possibile, specialmente la foglia bandiera. Spiga e prime due foglie concorrono infatti per il 95% dell’accumulo, quindi si devono preservare con cura. Le varietà resistenti sono molto più comuni nei frumenti teneri. I duri, invece, patiscono della scarsità di varietà resistenti. Il 90% delle varietà sono dal mediamente al molto sensibili.

Altri contributi sperimentali triennali sul controllo di Zymoseptoria tritici sono stati condivisi da Claudio Cristiani, del Consorzio Agrario dell’Emilia, e Antonio Allegri del Consorzio Agrario di Ravenna.
Nelle prove effettuate nell’area emiliano-romagnola i risultati sono stati condizionati dagli andamenti climatici, asciutti nel 2012, piovosi e molto nel 2014.
In diversi campi le strobilurine pare abbiano mostrato per lo meno una certa stanchezza. Clorotalonil può quindi servire per impedire che si sviluppino problemi più gravi cui correr dietro, visto soprattutto l'eccellente comportamento su Septoria, specialmente quando utilizzato in miscela con tebuconazolo.

Non a caso, le proposte di Sipcam Italia sono state incentrate su Clortosip 500 SC e, soprattutto, su Netor. Il primo contiene il solo clorotalonil in ragione del 50% e richiede quindi la miscela estemporanea con Tebusip 46, contenente appunto 46 g/L di tebuconazolo.
Netor è invece la vera novità, dal momento che è una miscela pronta di clorotalonil e tebuconazolo in ragione rispettivamente di 166 e 60 g/L.
Va applicato contro Septoria da inizio levata a spigatura, offrendo grazie a tebuconazolo anche un ottimo controllo di Fusarium quando applicato all'inizio dell'emissione delle antere.
Le dosi di impiego variano da 3,5 a 4 L/ha, assicurando il massimo controllo delle differenti patologie e contribuendo in modo sostanziale alla lotta alle resistenze.

Scarica la presentazione tecnica di Netor e Clortosip