L'ora della verità si sta avvicinando a grandi passi. Sebbene la stagione corrente non appaia disastrosa come quella trascorsa, il meteo lascia comunque intuire piogge e rovesci diffusi, causa le continue perturbazioni, anche violente, che sorvolano l'Italia in queste settimane di metà primavera.
La vite sta quindi crescendo e i programmi di difesa sono già partiti. Si sta però avvicinando uno dei momenti topici per la protezione soprattutto dei grappoli. E ciò è valido sia quando si parli di uva da vino, sia quando da proteggere vi sia l'uva da tavola.

Proteggere la coltura richiede ovviamente il massimo dell’efficacia, più una serie di benefici funzionali alla commerciabilità dei raccolti, quando si parli di uva da tavola, sia alla qualità dei vini, in caso l'uva serva a tal scopo. Se a quanto sopra aggiungiamo anche il rispetto ambientale e l'eccellente profilo residuale, si è appena descritto il profilo tecnico di Mildicut, l’antiperonosporico a due vie di Belchim Crop Protection.

A base di cyazofamide e di difosfonato sodico, Mildicut è infatti un prodotto a due vie e si evidenzia per l’elevata efficacia, sia su foglia, sia su grappolo, mostrando al contempo una perfetta selettività verso la coltura e verso gli organismi non bersaglio. Posizionato a parire dall'inizio della fioritura, Mildicut apporta la massima protezione ai grappoli grazie alle azioni altamente complementari delle sue due sostanze attive, di cui una sistemica, ovvero il difosfonato sodico, e una, la cyazofamide, che spicca per aderenza alle cere vegetali e per la tenace resistenza al dilavamento. La forte azione antigerminativa a carico delle spore ne consiglia comunque un uso di tipo preventivo.
 
Anche il profilo tossicologico e quello ecotossicologico sono in linea con le più stringenti richieste delle filiere agroalimentari e dei consumatori. Categoria, quest’ultima, che per di più risulta sempre più sensibile al tema dei residui di prodotti fitosanitari. In tal senso, Mildicut si propone quale soluzione di elezione: da un lato i suoi LMR sono stati innalzati da 0,5 a 0,9 ppm. Segno che il prodotto è andato incontro a un’evoluzione migliorativa anche in sede normativa. Un innalzamento che però sposta di un nulla gli scenari attuali, dato che di Mildicut alla raccolta è alquanto difficile trovarne comunque al di sopra dei limiti analitici di laboratorio.  
 
Su vite può essere utilizzato per un massimo di quattro applicazioni all’anno, a intervalli di circa 10 giorni, alla dose di 3,5-4,5 l/ha (350-450 ml/hl), rispettando un tempo di carenza di 21 giorni. Normalmente, se ne consigliano però due applicazioni, da posizionarsi proprio a cavallo della fioritura.

Il posizionamento ideale di Mildicut è a cavallo della fioritura della vite