Consueto aggiornamento sulle autorizzazioni eccezionali (tecnicamente denominate “in deroga”) rilasciate dal ministero della Salute su richiesta di stakeholders di vario tipo (normalmente associazioni di produttori) che di solito segnalano l'impossibilità di fronteggiare un problema fitosanitario con le attuali soluzioni e propongono l'utilizzo di prodotti non autorizzati o l'estensione d'uso di formulati approvati su altre colture e/o avversità. L'emergenza è di solito causata da fitofagi di recente introduzione (es. Diabrotica virgifera, Drosophila suzukii) ma è già la seconda volta che i fitoregolatori vengono chiamati in causa dalle associazioni di agricoltori in difficoltà per salvaguardare le loro produzioni. Dopo il paclobutrazolo, che nel 2014 ha soccorso meli, peschi, nettarini, susini e viti contenendone l'eccessivo sviluppo dei germogli, influenzando favorevolmente la formazione di gemme a fiore e migliorando la resa complessiva del raccolto, adesso tocca all'acido beta-naftossiacetico risolvere i problemi di allegagione di melanzane e pomodori di Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Liguria, Campania, Calabria e Veneto. Nel Veneto l'autorizzazione eccezionale decorrerà dal 1° giugno 2015 (sino al 28 settembre 2015), mentre nelle altre regioni è entrata in vigore il 1° dicembre 2014 e scadrà il prossimo 30 marzo. L'acido beta-naftossiacetico è stato revocato nel 2009.
Più tradizionale invece l'estensione di impiego del Laminarin, già autorizzato per l'oidio della fragola e la necrosi batterica delle pomacee, chiamata dalla regione Piemonte e alcune associazioni di produttori a dar man forte ai rameici (e pochi altri fungicidi) contro la Psa (cancro batterico) dell'actinidia. L'autorizzazione è stata rilasciata con decorrenza 27 novembre 2014 e scadrà il prossimo 27 marzo. Infine dal comunicato della ditta produttrice apprendiamo del rilascio dell'autorizzazione straordinaria del triciclazolo contro la piricularia del riso, con validità dal 1° maggio al 29 agosto 2015, dopo quelle rilasciate nel 2014, 2013, 2012, 2011 e 2010, a conferma della indispensabilità di questo glorioso principio attivo, revocato in Europa nel 2008 e in Italia nel 2009.

Per saperne di più
  1. Portale del ministero della Salute riguardante le autorizzazioni eccezionali.
  2. Comunicato del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Non inclusione della sostanza attiva «triciclazolo» nell'allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e revoca dei prodotti fitosanitari che contengono tale sostanza attiva in applicazine della decisione della commissione 2008/770/CE.
  3. Decisione della Commissione del 30 Settembre 2008 Concernente la non iscrizione del triciclazolo nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e la revoca delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza.
  4. Comunicato relativo alla non inclusione della sostanza attiva acido 2-naftilossiacetico nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE recepita con decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194. 26 gen 2009 G.U.C.E. L 23 del 27/01/2009.
  5. Decisione della Commissione del 26 Gennaio 2009 Concernente la non iscrizione dell'acido 2-naftilossiacetico nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e la revoca delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza.