Un claim a tre punte: Simply. Grow. Togheter. Semplicemente, crescere insieme. Oppure, ancor più semplicemente, Adama. Un nome che già di per sé non può che essere apprezzato rispetto al precedente “Makhteshim Agan”, di non facile pronuncia e scrittura per l’Italiano medio.
A Verona, presso il Palazzo della Gran Guardia della centralissima Piazza Bra, si è celebrata quindi la nascita del nuovo nome e della nuova struttura.
Forte la semplificazione dei brand, sia aziendali, sia di prodotti. Oggi, vi è un unico brand a livello globale e anche il portfolio prodotti potrà contare su una progressiva semplificazione quanto a nomi.

Una vera rivoluzione circa i prodotti già è stata annunciata relativamente alle confezioni. Queste verranno differenziate a livello di colori delle in funzione del gruppo di appartenenza: “Advance”, “Essential” e “Soft”. I primi sono prodotti cosiddetti di specialità, i secondi sono prodotti essenziali per la coltura di riferimento, mentre i Soft sono i generici che completano le linee colturali.
Anche i tappi verranno colorati in modo differente: bianco nei soft, grigio negli advance e viola negli essential. Ogni famiglia chimica di prodotti avrà pure il suo colore, ovvero verde, blu, viola o arancione a seconda si tratti di erbicidi, fungicidi, insetticidi o speciali. Quindi una codifica visiva chiara che contiene in un colpo solo l’indicazione della famiglia di agrofarmaci, ma anche il gruppo di appartenenza.
 
Direttamente dalla Crezione biblica: “Adama” in ebraico significa “terra” e richiama il nome di Adamo, nato appunto dalla terra. Il logo è inoltre costruito su tre livelli di “A”: agricoltore, posto al centro, mentre la seconda A sta per agricoltura. Cioè il contesto in cui opera l’azienda stessa. La terza A è infatti quella di Adama, la quale si impegna ad abbracciare le prime due.
 
Visione globale: più di 60 anni fa iniziava la vita di Makhteshim Agan. La sua nascita, nel 1945, avvenne ancor prima della nascita stessa di Israele, avvenuta solo nel 1948. Per il Paese era fondamentale contare su prodotti che difendessero le piante in una situazione socio-economica difficile. Molti prodotti non potevano essere importati per motivi di embargo, quindi alcuni imprenditori capirono che dovevano produrre da sé ciò che serviva loro. Nacque così la Agan Chemical Manufacturers. Negli anni 90 si espanse a livello globale, rafforzandosi nel comparto dei generici fino a divenire la più importante azienda di questo segmento. Nel 1990 fu fondata anche Makhteshim Agan Italia e dal 2000 è iniziata l’acquisizione non solo di aziende, ma anche di prodotti e sostanze attive. Oggi non solo nasce Adama, ma si assiste all’ingresso nel mercato cinese grazie alla acquisizione di Chemchina, società cinese dell’agrochimica.
 
Crescita continua: dal 1993 la società ha quasi decuplicato i volumi di vendita. Gli erbicidi oggi rappresentano il 56%, gli insetticidi il 22% e i fungicidi 19%. Solo il 2% i concianti e lì1% di non agro. 41,4% in Usa e 37,1% del business è quindi occidentale. Israele rappresenta ormai solo il 3,5% del fatturato. Il mercato in Italia ha visto crescere i fatturati da 7,6 milioni di euro agli attuali 61,8, con una crescita media superiore al 20% annuo. Se si pensa che il mercato è cresciuto di solo 1,3%, la progressione della società israeliana risulta davvero eccezionale.
Forte anche la fiducia nel canale informatico/digitale, da sviluppare per intensificare i legami col Mondo tecnico e commerciale. Quest’ultimo, peraltro, potrà anche avvicinarsi maggiormente ad Adama grazie alla creazione di “Adama Club”, un’iniziativa mirata alla fidelizzazione della clientela.

Paride Carraro, direttore vendite Italia, presenta "Adama Club", iniziativa dedicata ai distributori