Monteu Roero, azienda agricola Negro, una realtà di cui vi è traccia certa nell’area del Roero fin dal 1670. Una qualità di uve e vini che si tramanda di generazione in generazione e che oggi ospita l’evento conclusivo del Grape Field Tour 2014, evento itinerante attraverso il quale Syngenta ha potuto condividere con la viticoltura che conta le molteplici informazioni e novità che la società ha in serbo al presente e in chiave futura.
Prodotti si, quindi, ma non solo. Sul “piatto” sono stati posti anche i servizi di assistenza e di consulenza che Syngenta è in grado di fornire anche in campo della normativa e dei mercati. Il tutto per aiutare gli agricoltori non solo a combattere le avversità che affliggono le loro vigne, ma anche e soprattutto a farlo all’insegna della biodiversità, della sostenibilità ambientale, del rispetto delle normative, con magari una marcia in più sui mercati quanto a profili residuali del prodotto finale, il vino. Questo tema è infatti sempre più sentito e ne va tenuto debitamente conto per vincere le crescenti sfide globali a cui i vini italiani sono chiamati.
 

Linee di difesa senza falle

 
Già forte di numerose soluzioni efficaci e affidabili contro le avversità della vite, il catalogo Syngenta si arricchirà di due nuovi formulati a base di mandipropamid, ovvero Pergado Z e Pergado D. Il primo prevede la miscela con zoxamide, soluzione sino a ora commercializzata in twin-pack. Il secondo vede invece l'abbinamento con ditianon, sostanza attiva di copertura dalla comprovata efficacia. Messe alla prova del campo proprio nell’azienda Negro, le due nuove formulazioni hanno assicurato percentuali di efficacia del 99 e del 98 per cento rispettivamente, mostrandosi capaci di controllare in modo eccellente la peronospora quando applicati fra fine fioritura e fine allegagione. Si candidano quindi a coprire le fasi più delicate della stagione, in alternanza con altri prodotti della Linea Syngenta aventi differenti meccanismi di azione, come per esempio quelli della Linea Ridomil.
Contro oidio e botrite giunge invece Sakalia, un biofungicida di derivazione naturale, mentre contro le cocciniglie verrà schierato Anagyrus pseudopocci, un insetto utile. Ciò in accordo con i piani di sviluppo di Syngenta, sempre più vocata all’integrazione armoniosa di soluzioni tecniche sia di sintesi, sia naturali.
Infine, saranno pronte per la stagione a venire due nuove formulazioni che risultano migliorative rispetto a quelle passate. Queste sono previste per Topas Combi per  Score, due punti di riferimento tradizionali contro l’oidio.
 
Nelle prove sperimentali Pergado Z e Pergado D hanno mostrato livelli di efficacia rispettivamente del 99 e del 98%

Tecnologia e difesa, in un solo catalogo

 
Poter contare su prodotti efficaci significa già molto, ma saperli applicare al meglio mette al riparo da brutte sorprese che con la qualità dei prodotti stessi hanno poco a che fare.
Irrorazioni mirate e omogenee, a colpo d’occhio: proprio per massimizzare i benefici dei trattamenti fitosanitari e al contempo minimizzarne gli impatti ambientali, Syngenta mette a disposizione le soluzioni dell’innovativa Application Technology. Grazie ad apposite cartine di captazione, brevettate, è infatti possibile valutare il livello di copertura della vegetazione al fine di correggere eventuali difetti quanto a ugelli, pressioni o velocità di avanzamento. Inoltre, la tecnologia "Tracer" mette a disposizione due marcatori applicabili insieme alla miscela fitosanitaria. Il primo, di colore bianco, permette la verifica visiva direttamente su foglie e grappoli. Il secondo, luminescente se esposto ai raggi UV, fornisce le medesime informazioni ma risulta incolore quando esposto alla luce solare.

Grazie ai traccianti della Tecnologia Tracer di Syngenta è possibile verificare in tempo reale la corretta esecuzione dei trattamenti fitosanitari

Un mercato in crescita, ma complesso

 
Economia e normative al centro delle attenzioni di Syngenta. Circa i mercati va osservato come gli Italiani consumino meno vino rispetto al passato, ma bevano oggi prodotti migliori per qualità e sicurezza. L'export mostra peraltro valori che sono aumentati di oltre due miliardi di euro in soli dieci anni, lasciando sperare nella tenuta di questo trend anche nel lungo periodo, a patto ovviamente di lavorare in modo puntuale sui molteplici parametri che permettono al vino italiano di essere percepito come prodotti di altissimo profilo e qualità.
Grazie poi alle competenze maturate in materia di residui, Syngenta ha deciso di impegnarsi con i viticoltori siglando con loro i “Grape Quality Agreement”, ovvero contratti di fornitura di prodotti e servizi attraverso i quali si possono produrre vini di maggiore attrattività agli occhi dei mercati nazionali e internazionali. Questi appaiono infatti sempre più attenti al tema dei residui di agrofarmaci. Seguendo i programmi Syngenta i viticoltori, specialmente se di piccole dimensioni, potranno quindi far parte di un progetto che mira ad amplificarne visibilità e reddito. La società si impegna peraltro a rimborsare gli agricoltori i quali, pur applicando diligentemente le indicazioni di Syngenta, abbiano problemi legati a residui non conformi alle richieste di Legge.
Complesso appare invece il quadro normativo all’interno del quale i viticoltori si devono muovere nel presente e che diverranno ancora più delicati nel futuro. Crescerà infatti il numero di impegni e vincoli per gli agricoltori, fissati dalla Comunità Europea, ed è anche per tale ragione che Syngenta si pone ancora più al fianco dei viticoltori, offrendo loro le competenze maturate anche su questi temi di non facile interpretazione.
 
L'evento si è snodato conducendo i diversi gruppi di visitatori attraverso postazioni fisse di condivisione delle informazioni
 


Anche l’ambiente vuole la sua parte

 
Sostenibilità e biodiversità possono declinarsi in progetti puntuali da cui originino soluzioni concrete al servizio dell’agricoltore e dell’ambiente.
Prosegue infatti il successo di Operation Pollinator, iniziativa di Syngenta finalizzata alla creazione di aree verdi particolarmente ospitali per insetti utili, pronubi e uccelli. Grazie alla bilanciata miscela di essenze vegetali, soprattutto leguminose, l'agricoltore può infatti creare nelle zone più marginali della propria azienda delle aree rifugio ad alto valore ecologico. In Italia, ove insistono campi dimostrativi in ben 14 Regioni, si sono potuti apprezzare aumenti degli impollinatori e degli uccelli rispettivamente di 15 e di 12 volte rispetto alle aree non seminate con la soluzione proposta da Syngenta. Per queste ragioni Operation Pollinator è di fatto il contributo più naturale di Syngenta sul fronte della biodiversità e della sostenibilità delle pratiche agricole.
Heliosec è invece lo strumento messo a punto da Syngenta per lo smaltimento dei reflui rimasti negli atomizzatori al termine delle applicazioni. Facili da installare e da gestire e forti di una capacità di stoccaggio fino a 4.500 litri, gli Heliosec si basano sui processi di disidratazione naturale delle poltiglie fitosanitarie, permettendo di ottenere a fine stagione un residuo secco dal peso compreso fra 5 e 10 chilogrammi. Questo può essere facilmente rimosso insieme al film plastico di raccolta e smaltito secondo le normative vigenti. Heliosec semplifica quindi il lavoro degli agricoltori ed elimina ogni problema di inquinamenti puntiformi da agrofarmaci.

Grazie ai sistemni di raccolta Heliosec di Syngenta si possono smaltire agevolmente ciò che avanza al termine dei trattamenti fitosanitari
 

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