È partito dalla Cantina Due Palme. Ha fatto tappa al Castello di Brolio nel Chianti, poi presso l'azienda Bianchi Annalisa nelle Marche, la Tenuta Pule in provincia di Verona, I Magredi a Domanins (Pordenone) e terminerà in Piemonte (Azienda Negro e Figli).
Il Grape Field Tour si svolge nell'ambito della serie di eventi itineranti "Syngenta in campo 2014" e presenta - con approfondimenti dedicati alle specificità delle zone interessante - 

una vera e propria offerta per il vitivinicoltore che coniuga produzioni di alta qualità con i requisiti sempre più stringenti del mercato in termini di sostenibilità ambientale, tutela della salute e responsabilità sociale.

"Sei tappe sul territorio Italiano in altrettante aziende agricole. In ogni azienda agricola saranno presenti 5 stazioni per spiegare agli invitati le singole componenti del Grape Quality Agreement" spiega Mauro Coatti, Head of Specialty Crops "L’obiettivo è quello di mostrare agli agricoltori tutti i componenti del Grape Quality Agreement, rappresentati da un protocollo di produzione (linea di protezione del vigneto) e servizi dedicati volti ad incrementare la sostenibilità delle produzioni e l’efficienza gestionale. Tra i vari servizi disponibili sono da ricordare Operation Pollinator, Heliosec, Application Tecnology e Formazione sull’uso sostenibile degli agrofarmaci".

1. Il contesto delle viticoltura italiana

"Approfondiamo quali sono gli scenari futuri delle viticoltura e le sfide che dovremmo affrontare nei prossimi anni" È Vanes Rubboli, Syngenta Italia, a presentare la prima stazione del Grape Field Tour. La redazione lo ha incontrato durante la tappa svoltasi presso la Tenuta Pule a San Pietro in Cariano, Verona. "Negli ultimi 10 anni è costantemente aumentato il volume dell'export del vino italiano, controbilanciando il calo dei consumi interni e rappresentando il 20% del nostro export alimentare. Fra le destinazioni "storiche" l'Europa (50% del volume dell'export) e gli Stati Uniti (30%). Le sfide sono date dalle macrotendenze: la diversificazione dei mercati di sbocco, la "qualità al giusto prezzo" come requisito fondamentale per competere, l'attenzione crescente al tema della sostenibilità".
Il comparto viticolo è interessato anche dai principali cambiamenti regolatori nell'ambito della difesa delle colture: dalla direttiva che prevede l'uso sostenibile degli agrofarmaci - con implicazioni relative alle abilitazioni all'uso dei prodotti, alla formazione, alle produzioni integrate -, alle norme sui limiti massimi di residuo, fino al regolamento 1272/2008 (CLP) che comporterà modifiche a classificazione, etichettatura e imballaggio dei prodotti fitosanitari. Quest'ultima cambierà completamente la simbologia presente sulle etichette dei prodotti; il 30 maggio 2017 è fissato come data per lo smaltimento delle scorte presenti nei magazzini.

"Nell'ambito della Tenuta Pule e delle cantine del gruppo vengono svolte numerose attività di sperimentazione e prove in campo" Giannantonio Marconi, si occupa del coordinamento viticolo per le cantine del gruppo Giv e dà il benvenuto ai partecipanti all'appuntamento veronese del  Tour. "È importante provare per poter comunicare, mantenendo aperte le tenute ai vari conferenti per condividere i risultati delle attività: dalle esperienze di scuola di potatura, ai cambiamenti necessari per rispettare le nuove norme relative ai prodotti fitosanitari. Formazione continua e coordinamento costante per i tecnici delle 15 cantine del gruppo. Sono contento di aver ospitato il Grape Field Tour, un momento importante di confronto".

2. Le linee di difesa Syngenta

"Syngenta offre soluzioni per una gestione a 360° della protezione del vigneto" Daniele Panato, Field Crop Expert della zona per Syngenta Italia, ha presentato le linee guida e i formulati per la gestione di malattie fungine, insetti e malerbe. "Vengono proposti diversi meccanismi d'azione per una gestione efficace delle resistenze". Fra gli antiperonosporici proposti anche nelle fasi iniziali, Pergado (a base di mandipropamide, ultima generazione dei Caa - ammidi dell'acido carbossilico) garantisce una rapida fissazione alle cere di foglie e grappoli, preservando la vegetazione da eventuale dilavamento. Dall'anno scorso il Pergado SC viene anche proposto in Twin Pack con Zominex (a base di zoxamide), una combinazione versatile  con profilo tossicologico e ambientale favorevole.
Un'apposita linea di protezione nei confronti di oidio e black rot comprende i formulati di recente introduzione Cidely e Dynali. Cidely, a base di Cyflufenamid, è dotato di un meccanismo d'azione nuovo ed originale, non presentando quindi resistenza incrociata con altri antioidici presenti sul mercato. A base di Cyflufenamid (g 2,8, 30 g/l) e Difenoconazolo (g 5,6, 60 g/l), Dynali ha azione preventiva e curativa per la lotta contro oidio e black rot; "viene posizionato" segnala Panato "nelle fasi di fioritura, acino di pepe, allegagione quando il black rot entra nella vegetazione".
In fase di sviluppo, un nuovo biofungicida che amplierà il range di mezzi tecnici biologici per la protezione delle colture comprendente anche un imenottero parassitoide della cocciniglia (Anagyrus pseudococci).

Nella foto riportata sotto, un momento della presentazione delle linea vite (ulteriori approfondimenti sono on line).
Linea difesa Syngenta - vigneto

 

3. Application technology

Terza tappa della giornata in campo. Stefano Venieri, responsabile tecnico per il nord Italia dell'Application Technology di Syngenta Italia, segnala come sia fondamentale "mettere a punto le corrette strategie di distribuzione dei prodotti. Per rispondere a quanto richiesto dalle norme sull'uso sostenibile, le tecniche di distribuzione consentono di massimizzare l'efficacia dei preparati. È appurato che - fatto 100 il reale potenziale di un agrofarmaco -, il 50% dell'efficacia del trattamento è determinato dal momento ottimale di distribuzione e dalla modalità di esecuzione dell'operazione che comprende un corretto assetto della macchina e una scelta accurata degli ugelli".
Sono Cinque sono i punti chiave dell'Application Technology:
- formazione per aziende agricole e tecnici sulla qualità della distribuzione
- ottimizzazione dei dosaggi in funzione della massa vegetativa
- messa a punto di soluzioni operative per la riduzione della deriva
- supporto alla corretta calibrazione e regolazione delle macchine irroratrici
- tecnologia "Tracer" per la determinazione e la visualizzazione del deposito sulla vegetazione e fuori target dei preparati

Tecnologie per la distribuzione agrofarmaci

 

4. Syngenta per la viticoltura sostenibile

Formazione in primo piano: oltre tremila agricoltori e tecnici sono stati formati dagli esperti di Syngenta in merito alle tematiche collegate all'uso sostenibile degli agrofarmaci grazie a corsi certificati da DNV GL - Business Assurance. A disposizione degli operatori professionali sono stati predisposti vari documenti, fra i quali le linee guida per l'agricoltura sostenibile
Presso la tenuta Pule i partecipanti hanno approfondito la conoscenza di diversi accorgimenti per una gestione corretta degli agrofarmaci, fra cui Heliosec, "uno strumento per il trattamento delle acque dei trattamenti fitoiatrici brevettato da Syngenta". Ne spiega il funzionamento Ulisse Magosso, che si occupa di Agricoltura Responsabile® in Syngenta Italia.

Magosso presenta - agricoltura sostenibile

"Uno dei punti di forza è la semplicità d'installazione e di utilizzo. Vengono sfruttati sole e vento per ottenere una disidratazione naturale delle acque di risulta, comprese quelle contenenti rame e zolfo, raccolte da un apposito telo. Può stoccare fino a 4500 litri per anno e a fine ciclo consente uno smaltimento del residuo speciale solido". (Seguiranno approfondimenti su AgroNotizie nei prossimi giorni).

5. Grape Quality Agreement

"È un progetto nuovo partito nel 2014. Ha lo scopo di supportare chi commercializza ed esporta vino, condividendo le informazioni in merito all'impatto dell'utilizzo dei formulati fitosanitari in vigneto sulla distribuzione del prodotto finale nei mercati di sbocco". Vanes Rubboli delinea i dettagli dell'accordo (vedi immagine di apertura dell'articolo): "Viene predisposto con l'azienda agricola, la cantina o il rivenditore un'iniziale programma di difesa della vite. Attraverso l'elaborazione dei modelli di decadimento dei residui dei vari prodotti e la conoscenza specifica della legislazione in materia di agrofarmaci in tutti i paesi del mondo, possiamo prevedere che il vino ottenuto dall'uva trattata con il protocollo adottato possa essere esportato in una lista positiva di Paesi. La garanzia economica consiste in un totale risarcimento dei costi di difesa per chi sigla on line questo accordo". Il progetto è inserito fra gli impegni concreti per il futuro dell'agricoltura fissati da Syngenta nel "The Good Growth Plan".

Segui su AgroNotizie lo speciale dedicato al Grape Field Tour 2014.

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