Un momento di confronto con i tecnici e gli operatori della filiera ortofrutticola per fornire indicazioni sulla lotta contro maculatura bruna, ticchiolatura, monilia e oidio, grazie al nuovo fungicida Luna Experience. Questo l'obiettivo dell’incontro tecnico organizzato da Bayer CropScience Italia il 4 marzo scorso a Ferrara.

L'evento ha fornito anche un'occasione per sottolineare come l’innovazione in agricoltura sia in grande sviluppo sui temi della qualità e della sostenibilità, in risposta alla pressante domanda del consumatore in fatto di sicurezza alimentaretutela dell’ambiente.

“Il mercato è sempre più esigente e noi, addetti ai lavori, dobbiamo rendere la frutta sempre migliore - spiega Duccio Caccioni, direttore marketing del Caab Centro agroalimentare di Bologna - Per fare questo, è necessario alzare il livello di guardia, aumentare la qualità ed avere attenzione alla sostenibilità economica e ambientale. Un aiuto in questa direzione può essere dato dall'innovazione tecnologica e agronomica. Non dobbiamo dimenticarci che dall'anno 2000 a oggi il consumo di ortofrutta è calato del 25%. Per cercare di invertire questo trend negativo è altresì necessario comunicare correttamente e in modo semplice come vengono prodotte le nostre eccellenze e i traguardi raggiunti".


Luna, una nuova esperienza per la difesa


"Luna Experience è un fungicida a base di Fluopyram e Tebuconazolo - ha spiegato Eleonora Spiazzoni, product manager insetticidi di Bayer CropScience Italia - per il controllo di numerose malattie delle colture frutticole (maculatura bruna, ticchiolatura, monilia), dell’oidio della vite da vino e della ruggine dell’asparago. La perfetta complementarietà e la sinergia dei due principi attivi consente a Luna Experience di offrire massima efficacia, ampio spettro d’azione, grande resistenza al dilavamento, protezione rapida e duratura di tutta la pianta.
Inoltre l’associazione di due diversi meccanismi d’azione limita fortemente il rischio di sviluppo di resistenze da parte dei funghi. Non arreca problemi agli insetti impollinatori ed è selettivo nei confronti dei 'beneficials'".


Fluopyram è l'innovativa sostanza attiva frutto della ricerca di Bayer CropScience Italia e appartiene alla nuova classe chimica dei piridinil-etil-benzammidili, la quale agisce a livello della respirazione mitocondriale privando la cellula della sua fonte di energia.

"Questo meccanismo d'azione consente di agire su tutti gli stadi di sviluppo del fungo, dalla germinazione alla sporulazione - ha detto Spiazzoni - In un'ottica di sostenibilità, fluopyram controlla efficacemente ed a bassi dosaggi numerosi funghi ascomiceti. E' inoltre in grado di limitare fortemente le perdite che possono verificarsi nella fase di post-raccolta che si traducono in una significativa riduzione dello scarto e un allungamento della shelf-life, un benefit economico non solo per il frutticoltore ma per tutta la filiera".

 
Luna Experience, dosi e modalità d'impiego
nelle più importanti malattie della vite e dei fruttiferi