Nel 2012 questo impegno può essere celebrato festeggiando il ventesimo anno di puntuali rapporti incentrati su obiettivi legati alla sostenibilità.
DuPont la lanciato il "2012 Sustainability Progress Report", ovvero il Rapporto progressivo sulla sostenibilità per l'anno 2012.
“Restiamo concentrati sulla crescita sostenibile, con un approccio olistico che è completamente integrato nei nostri modelli di attività - sottolinea Linda J. Fisher, vice president e chief sustainability officer di DuPont - In principio, il nostro obiettivo includeva la sicurezza umana e la tutela ambientale. Più di recente, la sostenibilità è diventata nelle nostre catene del valore, una priorità dettata dal mercato”.
Linda Fisher ha inoltre ricordato come DuPont offra da sempre materiali avanzati e processi innovativi che sono fondamentali per un'economia globale in continua evoluzione, come pure sia concentrata su come affrontare le sfide fondamentali nel settore alimentare, energetico e della protezione di una popolazione mondiale in continua crescita.
DuPont ha infatti destinato 10 miliardi di dollari, da erogarsi entro il 2020, per le attività di ricerca e sviluppo nei propri segmenti dell’alimentazione e dell'agricoltura. Impressionante il piano di lancio di ben 4mila nuovi prodotti entro la fine del 2020, necessari per produrre più cibo, migliorare la nutrizione e intensificare la sostenibilità dell'agricoltura a livello globale.
Dopo la Conferenza di "Rio +20", DuPont ha inoltre annunciato il proprio nuovo obiettivo nell'efficienza energetica nell'ambito dell’iniziativa "UN Sustainable Energy for All", ovvero l'energia sostenibile per tutti, promossa dalle Nazioni Unite.
Fatturati su, emissioni giù
Nel 2011, DuPont ha generato un fatturato di 1,9 miliardi di dollari vendendo prodotti che rispetto a quelli del passato permettono di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Gran parte della crescita del fatturato di DuPont è stata registrata nel settore del fotovoltaico e dei tecnopolimeri utilizzati nell’alleggerimento dei veicoli.
Nell'arco temporale compreso fra il 2007 e il 2011, DuPont stima che questi prodotti abbiano ridotto le emissioni di gas serra nelle proprie catene di approvvigionamento di oltre 15,8 milioni di tonnellate, equivalenti alla eliminazione di 3.1 milioni di autovetture dalle strade.
Stimolata dagli ottimi risultati, DuPont continua quindi a concentrarsi sull'individuazione di opportunità di riduzione delle emissioni di gas serra e ad attuarle con efficacia presso le proprie strutture. Per esempio, continuando la transizione della flotta di autovetture del personale viaggiante verso tecnologie all'avanguardia per quanto riguarda l'efficienza energetica.
Ma non solo di gas serra si deve parlare: DuPont ha superato attualmente il suo impegno per contenere l'uso dell'acqua, ritornando a livelli pari a quelli registrati nell'anno di riferimento 2004, come pure per ridurre le emissioni di agenti cancerogeni nell’aria. La società continua peraltro a fare grandi progressi per quanto riguarda il proprio obiettivo di certificazione "ISO14001" in tutti i propri siti entro il 2015.
"Definire e misurare questi obiettivi - conclude Linda Fisher - ci aiuta a integrare la sostenibilità nella nostra strategia di business, a migliorare le nostre prestazioni ambientali e a fornire benefici positivi di sostenibilità per tutta la catena del valore. Siamo entusiasti di vedere che il business della sostenibilità di DuPont è veramente diventato un business a tutti gli effetti".
Un focus sulla Crop Protection
Per i programmi di sostenibilità avviati in Italia, Luigi Coffano, amministratore delegato e country leader di DuPont Italiana aggiunge: "Un esempio concreto di sostenibilità legato al territorio lo troviamo nelle attività del nostro business DuPont Crop Protection. Nel 2010 il business ha sviluppato uno strumento che consente agli agricoltori di utilizzare gli agrofarmaci solo quando necessario. Le aziende agricole possono quindi applicare i prodotti per la difesa solo quando il parassita è effettivamente presente. Gli agricoltori riescono quindi a ridurre in media di 1,5/2 le applicazioni di prodotto per stagione, riducendo così i costi, proteggendo l’ambiente e limitando gli sprechi. Questo progetto ci aiuta anche ad adeguare i nostri prodotti all’evoluzione dei parassiti in modo da gestire meglio la loro resistenza alle sostanze attive”.
Il programma DuPont per la protezione sostenibile delle colture copre 25 mila ettari solo nell’Europa meridionale. Grazie al positivo riscontro ottenuto fino ad ora, il progetto è in corso di espansione in Turchia e Ucraina, con prevedibile introduzione a breve anche in Cina e altri Paesi.