A trebbiature ormai concluse, Sis - Società italiana sementi traccia un bilancio della campagna riso 2011.

Le produzioni registrano mediamente un -20/25% rispetto allo scorso anno. Questo calo sembra essere dovuto principalmente alla sterilità legata alle temperature anomale di luglio e alle susseguenti temperature molto elevate di fine agosto/primi settembre che hanno portato la pianta a chiudere molto in fretta. Questo fenomeno ha provocato anche una scarsa resa alla lavorazione. Infine non va trascurata l'incidenza del vaiolo (Macchia del riso) che sta caratterizzando in negativo l'annata risicola con percentuali variabili dal 3 al 15%.

In un quadro complessivo problematico le varietà Sis Ercole e Scudo ne sono uscite a testa alta, così come la varietà YumeDucato (novità nel settore dei tondi), seppur toccato dalla sterilità, conferma potenzialità produttiva e tolleranza al vaiolo. Ennesima conferma per la varietà Volano, che ha dimostrato di essere tra le varietà più tolleranti e di gran lunga superiore qualitativamente ed agronomicamente rispetto a quelle di nuova costituzione.

Anche Loto, seppur con qualche problema di vaiolo, ha confermato una particolare attitudine alla semina precoce che consente una buona lotta al riso crodo, mantenendo inalterate le performance produttive. Infine tra le aromatiche buon successo della varietà Giglio, che in Sardegna ha riscontrato il parere favorevole dei produttori con punte produttive molto elevate, e un'ottima qualità. Sis si sta già attivando sull'isola per raccogliere contratti di coltivazione per questa nuova varietà aromatica.

I traguardi di Sis nel settore riso sono stati al centro della giornata tecnica di fine agosto a Pezzana, nel Vercellese, nella cornice dell'azienda di Luigi Piolotto.

Davanti ad oltre 250 ospiti il direttore generale Sis Claudio Mattioli ha ricordato come in poco più di dieci anni Sis abbia quasi triplicato il volume delle vendite del settore riso raggiungendo oggi le 6500 tonnellate di risone

Particolare risalto è stato dedicato nel corso dell'incontro al progetto Yume, primo ed unico esempio di filiera integrata nella risicoltura italiana tra Sis, la grande azienda giapponese Jfc, la riseria SP ed un gruppo di 18 aziende agricole accuratamente selezionate. Carlo Minoia, responsabile settore riso Sis, Yo Sawada, responsabile Sud Europa di Jfc e Fausto Pastore, responsabile qualità di SP, hanno presentato peculiarità, risultati e prospettive legate all'evoluzione del progetto per la produzione della varietà Yume, riso tondo, cristallino di elevatissima qualità, 100% made in Italy ad oggi distribuito in oltre 5000 ristoranti giapponesi in Europa per la preparazione del sushi.