I biocarburanti derivati da colture agricole sono fondamentali per la produzione di mangimi, per l'ambiente, per l'occupazione e per i combustibili. Limitare il loro utilizzo e voltare le spalle alla scienza e all'innovazione è inaccettabile ha avvertito il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, durante la conferenza internazionale "Fuels of the Future 2015" a Berlino.

"Abbiamo realizzato enormi investimenti nel settore, sulla base degli impegni assunti nel 2009 dall'Ue per incoraggiare l'utilizzo di biocarburanti derivati da colture agricole nei trasporti e affinché, entro il 2020, almeno il 10% dei combustibili utilizzati nei trasporti provenga da fonti energetiche rinnovabili. Ciò è estremamente vantaggioso per la crescita e l'occupazione nelle zone rurali. Ora la Commissione europea ci ha voltato le spalle ed ha proposto di dimezzare questo limite senza nessun parere scientifico chiaro per sostenere questa scelta. Respingiamo le relazioni sulle quali ci si è basati per l'introduzione di fattori Iluc ai fini delle comunicazioni che i fornitori di combustibili debbono fare agli Stati membri. Il modello impiegato per la relazione non è trasparente e non è adeguato per valutare in maniera precisa l'entità del cambiamento di destinazione d'uso dei terreni nei paesi extracomunitari e delle conseguenti emissioni di gas a effetto serra, a causa di errori rilevanti nei dati e di problemi significativi di metodologia".

Pesonen ha poi aggiunto: "Ora ci troviamo senza nessun impegno per il settore dopo il 2020 con una minaccia per l'occupazione, l'approvvigionamento di mangimi e i combustibili. Gli investimenti esistenti sono insicuri nel mercato comune e i produttori sono stati abbandonati".

"Non possiamo accettare che la Commissione blocchi tutto il lavoro degli Stati membri limitando l'utilizzo dei biocarburanti derivati da colture agricole. Come ha dichiarato venerdì il segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), José Graziano da Silva: "Se sviluppata in modo responsabile, la produzione di biocarburanti può essere un elemento chiave per un "cambiamento di paradigma" necessario nella produzione alimentare in generale".

"Di conseguenza esorto i membri del Parlamento europeo e i ministri dell'Ue a scegliere un limite più elevato di almeno l'8% e il 2% per i biocarburanti avanzati entro il 2020 nella decisione per la legislazione sulla futura politica europea per i biocarburanti. Inoltre, l'integrazione del settore dei trasporti nel sistema comunitario di scambio delle quote (Ets) minerebbe completamente i criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi e il mercato unico dei combustibili", ha concluso Pesonen.