Da granella o da trinciato, il mais  deve sempre assicurare le massime rese quantitative mantenendo al contempo un soddisfacente livello qualitativo e di sanità del prodotto raccolto. 

 

Ciò perché sul mais poggiano molte delle filiere agroalimentari i cui prodotti finali sono fiori all'occhiello del Made in Italy, come per esempio formaggi e salumi. Dal settore lattiero caseario, fino alla produzione di prosciutti e insaccati, il granturco è infatti l'alimento base per bovini e suini.

 

 

Pianificare in autunno per raccogliere in estate 

Per supportare gli agricoltori nella corretta pianificazione aziendale, Bayer e Dekalb hanno sviluppato due specifici Brand che identificano altrettanti programmi di coltivazione, ovvero Field Shield e Silo Extra. Il primo Brand ha l'obiettivo di selezionare gli ibridi che meglio si prestano a ottimizzare la produttività finale nelle diverse condizioni di campo possibili, coniugando un'elevata resistenza agli stress e un potenziale produttivo elevato.

 

Silo Extra guarda invece ai produttori di mais da trinciato, fornendo le soluzioni ottimali per l'alimentazione degli animali oppure per la produzione di energia tramite biogas. In questo caso gli ibridi sono stati messi a punto per massimizzare la digeribilità della fibra, elevata sostanza secca e contenuto in amido.

 

Field Shield, uno scudo a difesa della produttività

Grazie all'adozione delle più moderne tecniche di miglioramento genetico, Dekalb è riuscita nell'intento di massimizzare l'adattabilità dei propri ibridi ai differenti areali di coltivazione europei, permettendo alla coltura di reagire al meglio nelle diverse condizioni di stress.

 

Per ogni azienda i tecnici di Dekalb possono quindi consigliare agli agricoltori la migliore combinazione di genetica, densità di semina e pratiche agronomiche al fine di ottimizzare il profitto.

 

Quattro sono infatti le differenti condizioni di coltivazione per il mais, ciascuna caratterizzata da un proprio profilo di rischio. In alcuni casi (Condizione A) le problematiche riguardano  per esempio l'allettamento causato da un insufficiente apparato radicale, con presenza di funghi sulla spiga (Gibberella e Fusarium) e sulla foglia (Elmintosporiosi). In tal caso gli ibridi consigliati sono DKC6587, DKC6503, DKC6228, DKC6092, DKC5605 oppure DKC5110.

 

Fattori di rischio differenti sono invece presi in considerazioni nelle Condizioni B, C e D, all'interno delle quali l'operatore può sempre scegliere l'ibrido che più fa al caso proprio.

 

Silo Extra: equilibrio e produttività

Per gli agricoltori che producono insilato Dekalb ha pensato ad un ulteriore programma, denominato Silo Extra che abbraccia ibridi in grado di assicurare alta digeribilità delle fibre da parte delle bovine, nonché  elevate percentualI di sostanza secca e di amido.

 

Tre condizioni, queste, che permettono agli allevatori di avere un alimento di alta qualità, energetico e facile da digerire. Ma anche chi produce biogas ottiene un prodotto dalle ottime performance nel digestore.

 

Gli ibridi in grado di rispondere a tali necessità sono DKC5911, DKC6492 e DKC7107. Tutti e tre questi ibridi producono una biomassa ricca di amido, altamente digeribile e con una percentuale di sostanza secca ottimale.

 

Nello specifico DKC7107 è un ibrido classe Fao 700 che produce una pianta alta e rigogliosa, dotata di un elevato stay green ed una spiga globosa con cariossidi sane e profonde. È un ibrido tardivo, tollerante al Fusarium, ideale per terreni fertili dove riesce ad esprimere tutta la sua potenzialità produttiva.

 

DKC6492 è invece un ibrido classe Fao 600, ideale per gli areali della Pianura Padana, prestandosi ottimamente anche alle seconde semine. La pianta ha un ottimo vigore di partenza e ha una duplice attitudine, sia da trinciato che da granella.

 

Infine, la novità per i maiscoltori è DKC5911, un ibrido pensato per chi ricerca ottime produzioni, massima qualità e adattabilità in ogni ambiente, anche in elevate condizioni di stress. La pianta è dotata di stabilità produttiva e può essere seminata anche in secondo raccolto, anche a fine giugno.

 

Questo ibrido si adatta infatti ad ogni tipo di terreno e nei campi ad alta fertilità può essere seminato anche a 9 piante per metro quadro, densità che permette di avere una produzione di biomassa oltre ogni aspettativa. Il mais si presenta con una statura elevata, ottima fogliosità e un prolungato stay green.