La raccolta del grano in Italia si è chiusa con un calo delle rese di frumento tenero e duro, nonché una diminuzione dei prezzi del duro made in Italy. A complicare le cose l'aumento dei costi del carburante agricolo.

 

Un contesto simile mette a rischio la redditività delle aziende cerealicole e impone di minimizzare le perdite, tutelare la qualità del raccolto per facilitarne la vendita e limitare i consumi di gasolio. Grazie a soluzioni innovative, le ultime mietitrebbie proposte sul mercato supportano gli operatori nel raggiungimento di questi obiettivi.

 

Mietitrebbie assiali o a scuotipaglia?

La scelta della giusta mietitrebbia con relativo allestimento è il primo fondamentale passo da fare. Quindi, macchina assiale o a scuotipaglia? Dipende.

In generale, le macchine assiali come la New Holland CR Revelation e la Ideal del Gruppo AGCO, offerta in Italia nel brand Fendt, assicurano maggiore capacità operativa rispetto alle versioni a scuotipaglia grazie al flusso di prodotto più veloce e alla potenza superiore. I risultati migliori si hanno a pieno carico, in campi vocati, regolari e pianeggianti.

 

Le mietitrebbie convenzionali a scuotipaglia come le NH CX5 e 6 e le nuove Massey Ferguson Activa assicurano una qualità della paglia maggiore, oltre che una flessibilità superiore. "Con un peso più contenuto e minori costi di gestione sono indicate per la raccolta di frumento e altre colture a semi minuti anche su terreni irregolari o collinari" specifica Daniele Seganfreddo, Product Marketing manager Gold Harvesting di Massey Ferguson Eme.


Interno della mietitrebbia a cinque scuotipaglia MF Activa

Interno della mietitrebbia a cinque scuotipaglia MF Activa

(Fonte foto: Massey Ferguson)

 

Tutte le macchine da grano - spiega Alessandro Mianzan, Harvesting Sales engineer di Fendt Italia - "presentano apposite griglie nella parte di trebbiatura, griglie di separazione (modelli assiali) e crivelli di pulizia con spaziature diverse rispetto agli allestimenti per mais o soia, in modo da gestire al meglio il passaggio di chicchi piccoli. In genere, sono disponibili più tipi di griglie da frumento per produzioni più o meno elevate". Inoltre, nelle macchine a scuotipaglia l'allestimento cereali prevede un battitore diverso da quello per il riso, più difficile da sgranare.

 

Testate, c'è un modello per ogni esigenza

È importante anche selezionare la giusta testata per cereali. "Le mietitrebbie di fascia alta funzionano al meglio con barre di larghezze adeguate che garantiscono il giusto flusso di prodotto" sottolinea Daniele Veronesi, Product specialist per le Macchine da Raccolta New Holland. "Inoltre, una testata fissa originale permette di operare a una velocità media superiore di 1,5 chilometri orari rispetto a una pieghevole acquistata in aftermarket". Chiaramente, chi raccoglie diversi tipi di prodotti dovrà optare per una barra che si adatta a differenti condizioni.

 

Per la raccolta del frumento vanno bene sia le testate con coclea sia quelle con tappeti (due laterali più uno centrale) per il convogliamento delle spighe al canale elevatore. New Holland commercializza ora versioni a tappeti realizzate da MacDon in aggiunta alle testate prodotte in casa. "Di nostra produzione, le testate VariFeed con coclea e barra di taglio estensibile assicurano un'alimentazione ottimale nella raccolta del grano e di altri cereali" specifica Veronesi.

 

Testata New Holland VariFeed ideale per la raccolta del grano

Testata New Holland VariFeed ideale per la raccolta del grano

(Fonte foto: New Holland)

 

Anche Fendt e Massey Ferguson producono internamente, a Breganze (Vi), la testata con coclea FreeFlow per la raccolta in condizioni standard e quella con coclea e sistema a tappeti PowerFlow, studiata per assicurare un flusso uniforme anche con prodotto allettato, molto secco o umido. "In più, le macchine di alta gamma AGCO possono avere le testate a tappeti della tedesca Geringhoff" aggiunge Seganfreddo.

 

Produttività: garantita grazie alla tecnologia

Nel 2022, a causa della siccità e delle alte temperature, la produzione nazionale di grano è in calo del 15% in media rispetto al 2021 (Fonte: Coldiretti) e quella di frumento duro scende di circa il 16% rispetto al 2021 (Fonte: Ismea).

Con rese per ettaro ridotte in media a 2,8 tonnellate, è cruciale regolare bene la mietitrebbia per ottenere una buona capacità oraria e perdite minime, così da portare a casa la maggior quantità di prodotto possibile. Su molte macchine, soluzioni innovative aiutano anche i conducenti meno esperti nel settaggio.

 

Sistemi di ultima generazione

Di serie sulle NH CR e CX, il sistema Automatic Crop Setting (ACS) fornisce linee guida per impostare correttamente la distanza del controbattitore dalle griglie, i giri del rotore, l'apertura dei crivelli e la velocità del ventilatore. "Sulle CR c'è anche il sistema opzionale IntelliSense per il settaggio automatico degli organi di trebbiatura, separazione e pulizia in funzione dei parametri rilevati da sensori" precisa Veronesi. "Il sistema interviene sulla base della strategia scelta dall'operatore, andando a massimizzare la produttività o ridurre le perdite a seconda dei casi".

 

Sistema di autoregolazione IdealHarvest sulle Fendt Ideal

Sistema di autoregolazione IdealHarvest sulle Fendt Ideal
(Fonte foto: Fendt)

 

Sulle Ideal l'operatore può invece usare il sistema optional IdealHarvest per minimizzare le perdite, ridurre le rotture della granella o massimizzare la pulizia dei chicchi. "Controllabile dal monitor in cabina, IdealHarvest regola in automatico e in continuo i parametri di lavoro in base alle impostazioni inserite e - fa sapere Mianzan - è escludibile qualora il driver volesse passare alla gestione manuale della macchina".

 

Anche le mietitrebbie MF Beta e Activa S vantano un sistema di autoregolazione per il settaggio in condizioni umide, intermedie e secche. "In condizioni siccitose bisogna regolare con attenzione - sostiene Seganfreddo - l'aggressività del battitore per evitare un eccessivo sminuzzamento della paglia fragile, con conseguente sovraccarico del sistema di pulizia, ma anche la velocità del ventilatore per evitare l'espulsione dei chicchi non ben riempiti".

 

Qualità sotto controllo fin dalla raccolta

Un punto a favore dell'annata in corso è la buona qualità che si osserva in tutto il territorio: il grano duro sembra avere un contenuto proteico mediamente compreso tra 11 e 13% sulla sostanza secca (Fonte: Ismea). Sistemi all'avanguardia montati a richiesta sulle mietitrebbie permettono agli operatori di conoscere il contenuto di acqua e i parametri qualitativi della granella (grassi grezzi, amido, proteine grezze, fibre e ceneri) già in campo.


Qualità della granella sotto controllo con il sistema New Holland NutriSense

Qualità della granella sotto controllo con il sistema New Holland NutriSense

(Fonte foto: New Holland)

 

Disponibile sulle CR insieme a sensori di umidità e resa, il sistema NutriSense con sensore NIR - sviluppato insieme a Dinamica Generale - proietta un fascio di luce nel vicino infrarosso sulla granella e misura l'assorbimento della radiazione elettromagnetica stimando i nutrienti. "Ancora poco richiesto, dal 2021 NutriSense può trasferire dati al portale cloud MyPLM Connect in modo da permettere al responsabile aziendale di controllare la qualità del raccolto da remoto e di ottenere mappe di qualità" spiega Veronesi.

 

Troviamo sensori di umidità e di resa anche sull'elevatore delle Fendt Ideal e delle MF Beta e Activa S. Tali mietitrebbie, come pure quelle di New Holland, possono registrare e inviare i dati rilevati dai sensori al computer del centro aziendale mediante specifici sistemi di telemetria e documentazione.

 

La qualità dipende anche dall'integrità e dalla pulizia della granella. Le mietitrebbie assiali assicurano alte percentuali di chicchi integri poiché favoriscono il contatto prodotto contro prodotto in fase di sgranatura. "Sulle Ideal i rotori extra lunghi Helix ruotano più lentamente, trattando così la granella con delicatezza, mentre i piani di ritorno IdealBalance portano il prodotto in caduta dai rotori nella parte anteriore del piano preparatore, sottoponendoli così a un ciclo di pulizia più lungo, sinonimo di qualità" sottolinea Mianzan.

 

Gasolio, un uso efficiente è possibile

Con il prezzo del carburante agricolo a 1,60 euro al litro, qualsiasi sistema o metodo per la riduzione dei consumi è prezioso. "Il montaggio di un battitore con alta inerzia, l'uso di trasmissioni semplici con un ridotto numero di cinghie, il mantenimento di un'alimentazione regolare e dei giri degli organi trebbianti stabili assicurano minori picchi che si traducono in consumi inferiori" specifica Seganfreddo.

Anche la regolazione precisa delle mietitrebbie con i sistemi automatici e l'esclusione del trinciapaglia, responsabile di un notevole assorbimento di potenza, aiutano a risparmiare gasolio.

 

Fendt Ideal 10 con motore Man Stage V

Fendt Ideal 10 con motore Man Stage V

(Fonte foto: Fendt)

 

In più, gli efficienti motori Stage V delle ultime mietitrebbie offrono un buon rapporto potenza erogata/consumi. "Il passaggio dei propulsori FPT Cursor allo Stage V con l'introduzione del sistema ECOBlue HI-eSCR 2 non ha comportato aumenti nei consumi di carburante" sostiene Veronesi. Lo stesso vale per i motori AGCO Power o Man delle Ideal e per gli AGCO Power delle Activa.

"Su tutte le Ideal il powerboost eroga potenza aggiuntiva quando necessario ed inoltre abbiamo un sistema per il mantenimento di bassi giri motore. Sulle versioni 4WD è disponibile ad esempio la modalità Efficienza che ottimizza la trazione in salita con conseguenti risparmi di carburante" conclude Mianzan. "Per evitare sprechi di gasolio, i driver possono anche scegliere la regolazione automatica del regime motore in un range predefinito in base alla potenza richiesta per raggiungere la velocità oppure la riduzione automatica dei giri motore all'arresto della mietitrebbia".

 

Infine la guida automatica, presente di serie sulle Fendt Ideal e in opzione sulle NH CR Revelation, MF Beta e Activa S, evita il passaggio della testata su strisce già raccolte e consente l'ottimizzazione dei percorsi in campo, con conseguente minor consumo di carburante.

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