Quest'anno la Nuova Sabatini - misura del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) volta a sostenere gli investimenti produttivi delle piccole medie imprese (Pmi) in beni strumentali - continua a riservare sorprese alle aziende italiane, comprese quelle agricole.

Dopo lo stanziamento iniziale di 370 milioni di euro stabilito dalla Legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020 n.178), l'agevolazione è stata rifinanziata con 425 milioni dall'articolo 5 del decreto legge 30 giugno 2021 n.99, che anticipava misure del Decreto Sostegni bis.
Ora arrivano ulteriori 300 milioni di euro messi in campo dal Disegno di Legge di Assestamento di Bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.246, 14 ottobre 2021).

La cifra che avrebbe dovuto essere aggiunta ai 425 milioni di euro del rifinanziamento era di 175 milioni, divenuti ora 300 come definisce il Disegno di Legge di Assestamento di Bilancio per il 2021. Questa nuova iniezione di risorse assicura la continuità operativa della Nuova Sabatini.

Come funziona la misura?

Il mantenimento dell'agevolazione permette alle imprese italiane di fare passi avanti sul fronte dell'innovazione. Con la Nuova Sabatini, le micro, piccole e medie aziende iscritte nel Registro delle Imprese e regolarmente attive, possono ottenere finanziamenti per l'acquisto o l'acquisizione in leasing di beni materiali (macchinari, impianti, attrezzi nuovi e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.

Rientrano nella misura beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali con autonomia funzionale (no a componenti o parti di macchine) correlati all'attività produttiva.

Banche e intermediari finanziari erogano il finanziamento a copertura anche dell'intero investimento, che deve durare al massimo cinque anni e deve essere compreso tra 20mila e 4 milioni di euro. Il Ministero aggiunge, in un'unica soluzione, un contributo alle aziende che hanno presentato la domanda di accesso alle banche a partire dal primo gennaio 2021.

Nuova Sabatini: utile, ma complessa da gestire

"La Nuova Sabatini e il credito d'imposta incidono moltissimo (quasi il 100%) sulle vendite di trattori" afferma Mario Danieli, country manager Italia di Argo Tractors"L'importanza delle misure risulta evidente se consideriamo che nel 2020 il mercato ha chiuso con poco meno di 18mila unità, mentre nel 2021 si proietta verso le 26mila".

"Attenti ai costi, i nostri clienti apprezzano molto la Sabatini e, stando alla nostra esperienza, tendono ad associarla al leasing" fa sapere Giovanni Donatacci, managing director di KUHN Italia. "La misura, ideale per stimolare gli investimenti a 360 gradi, incide per quasi il 100% sulle vendite di attrezzature finanziate e per circa il 35% sulle nostre vendite. Non è un caso che, nel passaggio dalla precedente Sabatini alla nuova, abbiamo registrato un rallentamento delle attività e la messa in pausa di tanti contratti".

Meno soddisfatti i concessionari. "La Nuova Sabatini non è molto vantaggiosa per le concessionarie che vengono caricate di pratiche burocratiche e devono produrre onerose documentazioni senza alcun compenso" afferma Roberto Rinaldin, presidente di Federacma. "D'altra parte aiuta molto la clientela: tra i clienti dei nostri associati, quasi tutti quelli che hanno fatto investimenti 4.0 hanno sfruttato l'agevolazione, abbinandola al leasing per gli investimenti sopra i 10mila euro".

La storia continua nel 2022

Per quanti desiderosi di investire, il rubinetto degli aiuti non si chiuderà nei mesi futuri. La Legge di Bilancio 2022 - approvata dal Consiglio dei Ministri il 28 ottobre 2021 - mette in campo 30 miliardi di euro per il prossimo anno e di questi 450 milioni sono destinati all'agricoltura. In essa è previsto il rifinanziamento della Nuova Sabatini oltre a una proroga triennale del credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0.

"Gli interventi resi noti il 28 ottobre avranno ricadute positive sul comparto" dichiara Franco Verrascina, presidente di Copagri. "Consideriamo cruciali la proroga del credito d'imposta così come il rifinanziamento della Nuova Sabatini con 900 milioni per il quinquennio 2022-2026". Dello stesso parere anche Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.

"Considerando gli strumenti diretti e indiretti per l'agricoltura, la Legge di Bilancio supporta il settore agricolo in misura sufficiente e mantiene due agevolazioni importanti" commenta Giovanni Donatacci. "Tuttavia, sarebbe stato utile un intervento per lo svecchiamento del parco macchine che fungesse da incentivo per i clienti e da aiuto per i concessionari alle prese con i mezzi usati, poiché la Nuova Sabatini è un'ottima opportunità, ma non risolve il problema del parco obsoleto, specialmente dal lato dei dealer".

Credito d'imposta: disponibile per altri tre anni

Aiuta le aziende attente all'innovazione anche la proroga del credito d'imposta. "I contoterzisti hanno usufruito del credito al 100% sulle macchine da campo aperto, seguiti dai produttori di colture speciali che usano trattrici specializzate" fa sapere Mario Danieli. "Diversamente, è in sofferenza il segmento dei trattorini da 35 a 50 cavalli, utilizzati dagli hobbisti".

"Nonostante la proroga, purtroppo il credito d'imposta è necessariamente destinato a ridursi" prosegue Danieli. "Si tratta di uno strumento chiave per lo svecchiamento del parco macchine, ma non poteva durare in eterno".

"Il credito d'imposta ci ha permesso di lavorare bene nel 2021, in particolare sulle macchine ad alto profilo tecnologico, e interessa circa il 25% delle nostre vendite" specifica Donatacci. "La proroga avrà effetti positivi nel 2022, anche se minori rispetto al 2021: alla luce degli investimenti importanti fatti dai clienti da fine 2020 a oggi, accedere al credito sarà un po' più complicato".

"Quando ne è valsa la pena, i nostri clienti hanno quasi sempre preso in considerazione il credito d'imposta per acquisti 4.0" sottolinea Roberto Rinaldin. "In questo caso, un limite è stato la scarsa preparazione dei consulenti fiscali che spesso hanno liquidato le richieste degli agricoltori in modo sommario. Per risolvere il problema, da tempo Federacma propone ai suoi associati la consulenza dello Studio Esseci, che aiuta a espletare le pratiche necessarie per accedere all'agevolazione".

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