Bianca, rossa o nera, ad acini grandi o piccoli, più o meno dolce, con o senza semi. L'uva da tavola nelle sue molteplici varietà è ricca di sali minerali, vitamine, polifenoli e fibre, preziosi per la salute dei consumatori.

"In Italia la coltivazione della vite per uva da tavola - afferma Salvatore Scicchitano, responsabile della progettazione agronomica di Irritec - si concentra perlopiù in Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna e rappresenta un'eccellenza agroalimentare che può raggiungere risultati migliori dal punto di vista qualitativo e quantitativo con metodi irrigui innovativi".
 

Tempo di cambiamenti

Oggi è un buon momento per rinnovare gli impianti d'irrigazione dei vigneti italiani di uva da tavola - caratterizzati da sesti d'impianto a tendone con larghezze di 2.50 x 2.50 o 2.20 x 2.20 metri - con sistemi irrigui più moderni ed efficienti.

A detta di Scicchitano, "negli ultimi anni gli impianti italiani stanno subendo una forte trasformazione. Se fino a poco tempo fa, le varietà storiche con semi Vittoria ed Uva Italia incontravano i gusti dei consumatori, ora si assiste a un'inversione di tendenza della domanda che apprezza di più le cultivar apireniche dette seedless. Per questo, molti vecchi vigneti giunti al termine del loro ciclo produttivo vengono espiantati per essere sostituiti con nuove varietà". Varietà che potrebbero essere irrigate con inediti impianti, concepiti secondo i principi di precision farming.
 
Impianti di uva da tavola in evoluzione in Italia
Impianti di uva da tavola in evoluzione in Italia
 

Irrigazione di precisione, perché sceglierla?

L'irrigazione di precisione - pur non essendo la soluzione più economica per quanto riguarda l'investimento iniziale - offre notevoli vantaggi quali-quantitativi nella fase produttiva, consentendo consumi di acqua e fertilizzanti ridotti, nonché un uso di manodopera inferiore.

"Con un impianto progettato correttamente, in cui la soluzione nutritiva viene distribuita uniformemente lungo tutto il filare, otteniamo grappoli ben formati e acini omogenei per dimensioni e colore" spiega Scicchitano. "Inoltre, i frutti sono meno soggetti a spaccature e quindi meno esposti alla penetrazione di agenti fungini". Un'irrigazione corretta, con una gestione ottimale dell'acqua, ha effetti positivi anche sul quadro aromatico dell'uva da tavola e sulla capacità delle piante di utilizzare le sostanze di riserva nella primavera successiva.
 

Uso efficiente dell'acqua: il mantra di Irritec

Lo sviluppo di nuove soluzioni per la distribuzione mirata della risorsa idrica e il raggiungimento di migliori risultati è al centro dell'attenzione di Irritec, che fornisce diversi prodotti per l'irrigazione a goccia. "L'azienda consiglia - sottolinea Scicchitano - l'uso di ali gocciolanti autocompensanti al posto del sistema tradizionale con gocciolatori a sigaro o, ancora meglio, l'adozione di un impianto di subirrigazione, che normalmente costa un 20-25% in più, ma apporta molti benefici".
"Si ottengono risultati ancora più soddisfacenti aggiungendo un fertirrigatore e - prosegue l'esperto - impiegando sistemi per il controllo automatico a distanza che permettono di gestire in modo ottimale gli impianti".

Secondo Salvatore Scicchitano, spesso gli agricoltori - restii al cambiamento - non considerano i vantaggi colturali ed economici derivanti da un moderno metodo irriguo. Notevoli benefici, ad esempio, possono derivare dalla sostituzione dei gocciolatori nei vecchi impianti (in genere erogatori a sigaro con portata da 16 litri all'ora privi di sistema di compensazione per la distribuzione omogenea dell'acqua) con gli erogatori autocompensanti nelle versioni in linea (iDrop), dotati di uscita multifunzione con microtubo per indirizzare l'acqua dove necessario.
 
Tante soluzioni Irritec per l'irrigazione di uva da tavola
Tante soluzioni Irritec per l'irrigazione di uva da tavola
 

Ogni goccia al posto giusto

I gocciolatori Irritec - con portate orarie di 1,6-2,1-2,9-3,8 litri - sono inseriti nelle ali gocciolanti in fase di produzione alla distanza prescelta e sono provvisti di labirinto a flusso turbolento per evitare occlusioni con sedimenti. Gocciolatori distanti tra loro 50-60-75 centimetri creano una striscia umida continua sul terreno, a tutto vantaggio dell'apparato radicale e dell'assorbimento dei nutrienti da parte delle viti. Il numero dei gocciolatori varia in funzione delle condizioni pedologiche: ad esempio erogatori distanti 50-60 centimetri sono consigliabili in un suolo sabbioso.
In generale, un gocciolatore dovrebbe fornire una portata costante al variare della pressione, evitare occlusioni, avere caratteristiche omogenee e conservarle inalterate nel tempo, presentare un costo accessibile.

Le ali autocompensanti e integrali con gocciolatori incorporati sono ideali per i filari lunghi anche centinaia di metri. L'ala Multibar C di Irritec con diametro di 16 o 20 millimetri garantisce un'elevata uniformità di erogazione, assicurando una crescita ottimale e una produzione omogenea delle viti.
Negli impianti di uva da tavola le ali gocciolanti possono essere appoggiate a terra, legate al tendone con fili metallici o interrate in subirrigazione. La prima opzione può ostacolare le lavorazioni meccaniche, specialmente in caso di sesti d'impianto a tendone di piccole dimensioni. Anche la legatura delle ali sopra i grappoli presenta diverse criticità e richiede grande attenzione in fase di progettazione per evitare la bagnatura dei frutti che favorisce lo sviluppo di malattie fungine.