Cosa ne sarà di eventi e fiere? Siamo in molti a chiedercelo e, stando ai dati raccolti da FederUnacoma in report realizzati dai vari enti organizzatori, integrati con i dati prodotti da organismi di rappresentanza come il Comitato fiere industria di Confindustria e da società di ricerca specializzate come Grs, l'emergenza sanitaria non impedisce il normale svolgimento degli eventi fieristici, ma produce un cambio di mentalità nella platea dei visitatori e degli operatori economici.
 

Fiere, siamo sicuri?  

Meno espositori - così dicono i dati - e partecipazione del pubblico variabile da evento a evento ma comunque a connotazione più professionale. Si tratta di operatori economici "decisori" che si spostano per fare affari e scelgono le rassegne essenziali per il proprio business.
Non vengono poi evidenziati aspetti critici per la gestione delle procedure e dei presidi sanitari e le visite agli stand risultano più mirate. "I dati raccolti in questi mesi - si legge in un report della Grs - evidenziano come la presenza in fiera sia considerata dal pubblico l'esperienza più rassicurante e confortevole, con un'alta percezione di affidabilità da parte di oltre il 70% degli intervistati, rispetto ad una percentuale del 55% riscontrata presso i frequentatori dei centri commerciali, una del 48% presso la clientela dei ristoranti, una del 36% presso gli utenti dei mezzi di trasporto pubblici, ed una percentuale di appena il 17% rilevata tra i frequentatori dei parchi giochi per bambini".

Una percezione che spiega il livello di partecipazione delle industrie espositrici ad Eima il prossimo febbraio ad oggi più elevato di quanto l'emergenza pandemica potesse far prevedere - circa 1.600 le aziende che hanno confermato - con buona partecipazione anche degli operatori economici. Una recente indagine condotta dell'associazione dei rivenditori Unacma sull'intera base dei rivenditori rivela, ad esempio, come oltre l'85% degli stessi intenda essere puntualmente presente all'esposizione di Bologna.
 

Corridoi verdi per trasferte "safe"

Per quanto riguarda gli operatori esteri, fortemente condizionati dalla "geografia della crisi", il gap rappresentato dalla difficoltà dei trasferimenti da alcuni paesi verrà ridotto il più possibile mediante l'istituzione dei "corridoi verdi" promossi dal ministro degli Affari esteri. Pensati per consentire l'arrivo in Italia di agenti di commercio, rivenditori e acquirenti dai vari paesi, prevedono la definizione di elenchi di operatori che, previa approvazione dei ministeri degli Affari esteri o della Aalute, avranno autorizzazioni all'arrivo in Italia con procedura semplificata. Tra i requisti necessari è richiesto un risultato negativo comprovato dei test antigenico e molecolare effettuati nelle precedenti 72 ore.
Ciò apre in piena sicurezza le porte di Eima ad operatori provenienti da tutte le nazioni dove sono in vigore restrizioni ai trasferimenti derogabili per eventi fieristici (fanno eccezione per ora Brasile, Colombia, Cile, Bahrein, Kuwait e Oman, Kosovo, Montenegro e Macedonia del Nord).
 

Eima senza rischi: obiettivo comune  

Nei soli mesi di settembre, ottobre e novembre, sono oltre venticinque le importanti esposizioni confermate nei maggiori quartieri fieristici italiani. "La salute è un valore per tutti e non è un tema importante solo per alcuni" fa sapere FederUnacoma. "L'emergenza Covid risulta gestibile e non deve indurre le aziende ad atteggiamenti rinunciatari".
 
"Le aziende che scelgono di non partecipare all'Eima per ragioni legate all'emergenza sanitaria agiscono nella piena legittimità - spiega il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - ma debbono aver cura di non enfatizzare, sul piano della comunicazione, il rischio sanitario, perché la sensibilità verso il tema della salute si dimostra non soltanto disertando un evento, ma anche partecipandovi in sicurezza".

"L'impegno (realizzare una fiera con i migliori sistemi di prevenzione per una partecipazione senza rischi) che tutti stiamo portando avanti con rigore e senso di responsabilità, merita rispetto" aggiunge Malavolti.

"Il sistema fieristico è in piena attività ed opera sulla base delle regole fissate dal Governo e dalle autorità sanitarie" aggiunge il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella. "Le rassegne in calendario a Milano, Firenze e Parma nel mese di settembre si sono svolte in modo regolare e ordinato e tutte le rassegne programmate per ottobre e novembre nei quartieri fieristici di Milano, Genova, Bologna, Parma, Cremona, Verona ed altri sono confermate. Eima International, che si svolgerà fra cinque mesi - febbraio 2021 - sta procedendo in modo pragmatico, avvalendosi dell'esperienza che i quartieri fieristici stanno maturando in questa stagione autunnale, per garantire standard sanitari del più alto livello, a vantaggio delle tante aziende e dei tanti operatori che in essa credono e che ne saranno protagonisti", conclude Rapastella.