Poco meno di un mese all'apertura dell'edizione 2017 di Agrilevante, la rassegna biennale dedicata alle macchine e alle tecnologie per le filiere agricole in programma dal 12 al 15 ottobre presso il quartiere fieristico di Bari.

Organizzato da FederUnacoma in collaborazione con Fiera del Levante e Regione Puglia, l'appuntamento è nato per essere il punto di riferimento degli operatori agricoli dell'area mediterranea, nonché dell'Africa e del Medio Oriente.
 

Una fiera in espansione

La manifestazione internazionale in costante crescita per numero di espositori e superficie impiegata, ospiterà circa 300 aziende espositrici con forte presenza internazionale da Austria, Belgio, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Olanda, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
L'area espositiva sarà di 53mila metri quadrati - come nell'edizione 2015 - ai quali si aggiungeranno ulteriori 2mila metri quadrati situati all'interno dell'area coperta. 

La scorsa rassegna ha visto complessivamente 58.400 visitatori (il 10% proveniva da 30 paesi esteri), ma quest'anno gli organizzatori si aspettano di superare quota 60mila, puntando ad incrementare le presenze da parte di paesi che mostrano un fabbisogno crescente di meccanizzazione agricola.
 

La festa dell'agricoltura mediterranea

In linea con le tendenze del settore e con l'idea che la sinergia tra macchine agricole e droni sia strategica, Agrilevante ospita per la prima volta nell'edizione 2017, un'area dedicata ai droni per l'agricoltura di precisione.

Immancabile, la presenza di delegazioni estere ufficiali nel programma di internazionalizzazione promosso da FederUnacoma e dell'Agenzia Ice: è prevista un'area dedicata agli incontri business-to-business in cui transiteranno circa 150 operatori provenienti da 40 paesi e aziende costruttrici

Oltre al concorso Novità tecniche che resta il cuore tecnologico della kermesse barese, sono previsti numerosi convegni che affronteranno diversi temi di attualità come la manutenzione del territorio, la prevenzione dei rischi ambientali, il dissesto idrogeologico, gli incendi, la carenza di risorse idriche, i progetti di sviluppo agricolo dell'Africa sub-sahariana e lo sfruttamento energetico delle biomasse composte dai residui forestali e delle lavorazioni agricole.