Il passaggio di testimone alla presidenza di FederUnacoma, Federazione nazionale dei costruttori di macchine per l'agricoltura, avvenuto lo scorso 22 giugno nel corso dell'assemblea annuale che si è svolta presso il Palazzo di Varignana, in provincia di Bologna, vede al timone per i prossimi due anni Alessandro Malavolti.
Eletto con il 67% di voti favorevoli, subentra a Massimo Goldoni che lascia la carica dopo tredici anni. 
 
Assemblea generale FederUnacoma, avvenuta lo scorso 22 giugno a Varignana (Bo)
 

La parola al nuovo capitano

Il neo presidente, dopo aver ringraziato il suo predecessore Massimo Goldoni, ha immediatamente indicato alcuni dei punti salienti del proprio programma.
"Dobbiamo rendere le associazioni di settore più vive, fare più assemblee e più riunioni tecniche, dare servizi migliori e coinvolgere di più i nostri associati che devono apprezzarci e sfruttarci come associazione molto più di quanto facciano ora".
 
Alessandro Malavolti, nuovo presidente di FederUnacoma

L'internazionalizzazione delle imprese è il punto successivo toccato da Malavolti, che ha evidenziato come sia necessario, attraverso l'impegno di FederUnacoma ad agevolare le vendite all'estero dei propri associati con missioni e fiere, stringere legami più forti in diversi paesi soprattutto con le associazioni dei distributori così da creare un network di relazioni. "Siamo tutti uomini con la valigia e nessuna azienda funziona bene se non ha al suo vertice un uomo con la valigia, vale a dire una persona capace di esplorare i mercati esteri e farne diretta esperienza" ha sottolineato il presidente.

Parlando di fiere, il presidente ha chiarito come Eima debba diventare più attrattiva soprattutto per gli operatori di business esteri. Per fare questo si dovrà passare attraverso una politica business to business che permetta di vendere e imporre le tecnologie italiane anche al di fuori del nostro paese. 

Ulteriori punti del programma presentato da Malavolti sono il servizio tecnico, che deve continuare a migliorarsi, e la lobby (parola controversa come sottolineato dal presidente) con due priorità su cui lavorare: la riforma del Cema e la nuova Pac 2020-2026, che costituisce una grossa incognita su cui FederUnacoma dovrà impegnarsi per darle una direzione più giusta per le aziende.

Investire in formazione per decifrare "un mondo che sta cambiando" è, secondo Malavolti, una priorità utile a fornire agli imprenditori gli strumenti per comprendere in particolare due aspetti del cambiamento: la finanza radicalmente mutata in seguito alla crisi e l'agribusiness, ossia un mondo di interlocutori con cui interfacciarsi per capire come cambierà l'agricoltura in futuro.

"Rendete le nostre aziende le migliori sul mercato, fate le migliori macchine agricole, i migliori componenti e le migliori macchine da giardinaggio. Rendiamo le nostre aziende eccellenti così da rendere la nostra associazione eccellente" ha chiosato il neo presidente rivolgendosi agli associati.
 

Nuovi organi di rappresentanza

Affiancheranno Alessandro Malavolti Lorenzo Selvatici, presidente Assomao (eletto con l'83% di voti favorevoli), Roberto Pini, presidente Assomase (nominato con l'85%), Manlio Martilli, presidente Assotrattori (eletto con l'89%), Pier Giorgio Salvarani, presidente Comacomp (nominato con il 95%) e Franco Novello, presidente Comagarden (eletto con il 100%).
 
Nuova squadra direttiva di FederUnacoma

Designati lo scorso 22 giugno anche Stefano Cesari, vicepresidente Assomase, Riccardo Bonciani, vicepresidente Assotrattori, Antonella Varini, vicepresidente Comacomp e Roberto Peruzzo, vicepresidente Comagarden.
 

Carta d'identità

Nato in provincia di Reggio Emilia nel 1971, Malavolti si è laureato in Economia aziendale. Amministratore delegato di Ama, gruppo leader nella produzione e distribuzione di componenti e accessori per macchine agricole e per la cura del verde, ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità.

Consigliere di FederUnacoma dal 2006 al 2010, ha fatto parte della Giunta dell'associazione territoriale di Confindustria di Reggio Emilia dal 2007 al 2011 e del Consiglio direttivo dal 2011 al 2013.
Presidente di Comacomp dal 2010 ad oggi, è stato un invitato permanente nell'organo allargato di Unindustria Reggio Emilia dal 2015 al 2017 e, infine, è stato vicepresidente di FederUnacoma dal 2013 ad oggi.