L’imponente schiera di macchine operatrici Maschio Gaspardo è pronta per scendere nuovamente in campo ad Eima. Per l’edizione numero 42 della fiera bolognese molte sono le novità attese dall’azienda di Campodarsego.

Molte sono anche le new entry nel settore della preparazione del terreno, vediamone alcune.

Nuova fresa fissa G  
Si tratta della seconda generazione della fresa a telaio fisso Maschio. Più leggera, ma adatta a lavorazioni impegnative e utilizzabile con potenze fino a 270 CV per la preparazione del letto di semina a partire dalle più diverse situazioni colturali. La “nuova G” viene prodotta con larghezze di 3, 3,5 e 4 metri per una profondità operativa di circa 30 centimetri.

Sulle nuove frese della casa padovana è installato un circuito di raffreddamento dell’olio del riduttore operante in continuo: questo garantisce la massima affidabilità quando si opera su turni di lavoro prolungati. Un sistema idraulico ad azionamento totalmente indipendente spinge l’olio in un radiatore e attiva la ventola di raffreddamento.

Le speciali tenute “Duo-Cone” con cui la nuova G è equipaggiata rendono inoltre i mozzi a prova di acqua, fango o polvere. Con una protezione del cuscinetto notevolmente aumentata si allungano anche gli intervalli per eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’operatrice.
 


Nuovo Attila Hydro con sistema di sicurezza idropneumatico ad accumulatori di azoto


Dissodatore Attila Hydro
Prodotto in tre versioni da 2,5, 3 e 4 metri, allestite rispettivamente con 5, 7 e 9 ancore per una lavorazione che arriva sino a 45 centimetri di profondità.
La profondità di lavoro è regolabile attraverso il doppio rullo posteriore con sistema idraulico. Il nome Hydro è dovuto alla possibilità di allestire Attila con un sistema di protezione idropneumatico ad accumulatore di azoto, particolarmente indicato per gli usi dell’attrezzatura su terreno sassoso.

La combinazione dei puntali e degli esplosori di Attila fa sì che l’attrezzo esegua un parziale rivoltamento del terreno con contemporanea rottura dello stesso, migliorando l’arieggiamento e il drenaggio del terreno, senza il rischio di formazione di suole di lavorazione.

Attila Hydro presenta ora anche il nuovo rullo "Vanga", che grazie alle numerose vanghette permette di aumentare l’effetto di affinamento a parità di passaggi.
 


Nuovo coltivatore a dischi Veloce per la lavorazione superficiale del terreno e l'interramento dei residui

 
Coltivatore a dischi Veloce
È una nuova dischiera per l’interramento del residuo, con una larghezza di lavoro di 2,5, 3, 3,5 o 4 metri a seconda del modello che lavora ad una profondità dichiarata compresa fra gli 8 e i 12 cm. Può essere sia portato che trainato, con telaio pieghevole idraulicamente nelle versioni superiori ai 3 metri.

Caratterizzato dall’ampia distanza tra i 2 ranghi (800 mm), il telaio è stato ridisegnato per avere una maggiore robustezza. Anche in presenza di abbondante residuo esegue un efficace rimescolamento, per una rapida decomposizione dello strato organico. Sui lati esterni del rango posteriore e anteriore sono posizionate 2 piastre di fissaggio regolabili per il controllo del flusso dei residui e del suolo per evitare qualsiasi fuoriuscita di terreno.

I dischi in acciaio al boro da 510 mm di diametro e la particolare angolazione permettono un taglio netto del terreno e un ottimale rimescolamento già dalle basse velocità. Ogni disco è installato su molle indipendenti “Silent Block” per garantire sempre la massima presa sul terreno e la massima uniformità di lavoro.
Nel caso si volesse seminare una cover crop o concimare, Veloce può essere equipaggiato con il serbatoio APV per seme o concime.
 


Nuovo erpice rotante Jumbo, rivisto con alcuni accorgimenti che ne migliorano affidabilità e resistenza


Erpice rotante Jumbo  
L’erpice rotante pieghevole di casa Maschio è stato rivisto nei contenuti e presenta ora maggiore affidabilità e robustezza, arrivando a gestire potenze fino a 550 CV.
Sia la scatola cambio sia gli alberini di trasmissione sono stati rinforzati e il telaio è stato riadattato per reggere maggiori flessioni.
 
I rotori sono montati su nuovi cuscinetti orientabili a rulli che offrono le massime capacità di resistenza a carichi di lavoro gravosi. Ciascuno dei due corpi monta un cardano con sicurezza a camme. In caso di blocco la risposta della sicurezza interviene solo su metà macchina alla volta, riducendo lo sforzo sugli ingranaggi e impedendo che il carico di tensione si ripercuota su tutti gli organi di movimento.
 
Il nuovo Jumbo viene prodotto in tre modelli, con larghezze di lavoro che vanno dai 6 agli 8 metri.
Le versioni Combi permettono l’applicazione di un eventuale barra di semina, per la semina combinata.

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