Kubota è ormai un'azienda capace di contribuire allo sviluppo globale e di conquistare un numero sempre maggiore di clienti. Lo conferma il rapporto, rilasciato da Interbrand a Tokyo lo scorso 17 febbraio, in cui la società, per la prima volta, figura tra i quaranta migliori brand giapponesi che esercitano la propria attività a livello internazionale in termini monetari.

La casa di Osaka occupa la 34esima posizione, preceduta da undici brand automobilistici, tra cui Toyota al primo posto, Honda al secondo, Nissan al quarto, Lexus al nono, Subaru e Mazda, al 12esimo e 13esimo, Suzuki al 14esimo e Isuzu al 31esimo, anch'esso alla sua prima apparizione nel rapporto Interbrand.

Oltre alla classifica dei "Best Global Brands giapponesi", la relazione 2016 della società di consulenza presenta un elenco dei quaranta migliori brand giapponesi per il mercato domestico, cioè dei marchi per cui le vendite fuori dal Giappone rappresentano meno del 30% delle vendite totali.
"Rilasciando il nostro rapporto annuale, - ha dichiarato Yuki Wada, amministratore delegato di Interbrand Giappone -  abbiamo individuato i top brand delle aziende che stanno lavorando per convincere i clienti a scegliere e restare fedeli ai loro prodotti e servizi".

Secondo Stuart Green, amministratore delegato di Interbrand Asia Pacific, "non è una coincidenza che i marchi che crescono più rapidamemte a livello mondiale e locale rappresentino le compagnie che crescono più velocementeI brand sono il ponte strategico tra il business e le persone: non puoi creare grandi prodotti, - ha continuato Green - senza un marchio ben definito".

I top global brands svelati
Secondo il rapporto Interbrand, quest'anno i quaranta migliori marchi nipponici, attivi a livello internazionale, hanno realizzato 
un valore monetario totale di 158.968 milioni di dollari americani.

I marchi automobilistici, specialmente Subaru e Mazda, continuano a crescere con grande rapidità e a guidare il mercato globale.
Diversamente, i brand giapponesi di elettronica, dovendo adattarsi ai continui cambiamenti del settore, mostrano valori in discesa con il rischio di retrocedere in classifica.

La società di consulenza fa sapere che alcuni marchi, entrati su nuovi mercati d'oltremare sfruttando l'imprinting giapponese, hanno accelerato la propria crescita su scala globale. E' il caso di Uniqlo, Unicharm e Yakult.
Questi ultimi due infatti sono, insieme a Subaru, Mazda e Nissan, tra i cinque top risers, ovvero compagnie che mostrano aumenti percentuali annuali nel valore del brand.

E i top domestic brands?
Anche Suntory, Calbee, Nec, Muji, marchi per il mercato interno, hanno aumentato il proprio valore attraverso iniziative a favore della sostenibilità.
Japan Airlines è tra i nuovi arrivati nella classifica Interbrand 2016 per il mercato domestico, mentre i cinque top risers interni quest'anno sono Muji, Calbee, Rakuten, Nec e Mitsubishi Estate.

Poichè il Giappone sta assistendo ad una diminuzione delle nascite e ad un invecchiamento della popolazione, le varie aziende, fortemente dipendenti dai consumatori giapponesi, dovrebbero, secondo Interbrand, abbracciare nuove visioni per poter aumentare il valore dei propri brand.