C’è tempo fino al 3 dicembre per poter accedere al bando promosso dall’Inail per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute sul lavoro. Il bando, aperto dal 3 novembre, fa particolare riferimento all’innovazione tecnologica ed è dedicato alle imprese appartenenti al settore dell’agricoltura, dell’edilizia e a quello dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei. L’obiettivo del bando è quello di fornire un sostegno alle piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica (per gli impianti, le macchine e le attrezzature) mirati al miglioramento delle condizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un bando che sicuramente attesta la grande attenzione verso il tema della sicurezza sul luogo di lavoro, che è di primaria e assoluta importanza”, commenta il presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli, che prosegue ponendo l’attenzione su alcuni punti che, però, “segnano un’importante limite dell’operatività del bando che non tiene conto di alcuni importanti dettagli”.

Questo bando, infatti, per ciò che concerne il contributo dedicato alle imprese agricole (che si attesta in totale ad euro 852.306) prende in considerazione solo i trattori, escludendo altre tipologie di macchinari, come ad esempio carri raccolta o rotoloni irrigatori per citarne alcuni, che sono altrettanto interessati dalla messa a norma.
Il contributo massimo concesso è di euro 1000, e corrisponde al 65% della spesa totale che l’azienda deve affrontare: si parla quindi di una spesa minima di poco superiore ai euro 1500 quando in realtà i punti principali per l’adeguamento base di una trattrice (arco antiribaltamento, seggiolino con cintura di sicurezza, protezione degli organi in movimento e calore) generalmente nei vecchi modelli (quelli che maggiormente potrebbero avvalersi di questo bando) non raggiungono i 1000 euro. “Si consideri poi che il bando pone il limite di una sola macchina per domanda e quello di un’unica domanda per azienda, mentre sono molte le aziende che hanno la reale necessità di mettere a norma più trattrici - spiega il presidente Scaramagli - inoltre molte aziende agricole gestiscono i macchinari a titolo di comodato, mentre il bando Inail prevede la concessione del contributo ai soli trattori di proprietà”.

Sono svariati, dunque, i punti nei quali il bando non si adatta efficacemente alle reali necessità delle aziende agricole e che conseguentemente comporterà la presentazione di un numero di domande estremamente limitato e non corrispondente alle reali necessità. A queste considerazioni si aggiunga anche un ulteriore appunto: laddove viene elencata la documentazione a corredo della domanda, è richiesta (pena l’esclusione) la dichiarazione dell’Ente bilaterale od organismo paritetico del settore di riferimento che attesti l’efficacia del progetto in termini di replicabilità, ai fini del miglioramento dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori. Questa richiesta rappresenta un inutile aggravio burocratico, poiché la stessa Inail avrebbe potuto effettuare questa valutazione in via del tutto autonoma.
Siamo perfettamente d’accordo e a favore dell’attivazione di contributi a sostegno delle aziende agricole per la messa a norma di mezzi meccanici, ed in questo periodo più che mai - conclude il presidente Scaramagli – ma le caratteristiche di questo bando sono tali da precludere, alla maggioranza delle aziende interessate alla messa a norma dei propri mezzi, la possibilità di accedere alle risorse stanziate”.