Ludovico Bussolati, amministratore delegato Same Deutz Fahr, durante la conferenza stampa organizzata per il lancio dei nuovi trattori Explorer e Dorado presso la sede trevigliese del Gruppo,  ha disegnato un quadro chiaro e preciso degli obiettivi e della direzione verso la quale l'azienda sta veleggiando.



Il 2013 chiude con un fatturato di 1 miliardo e 212 milioni di euro in crescita sul 2012 "grazie - ha affermato Bussolati - non tanto alle unità vendute, quanto all'aumento in valore dei prodotti frutto degli investimenti fatti nella gamma delle alte potenze sopra i 200 cavalli, rappresentata in primis dal brand Deutz Fahr.
Un risultato - ha proseguito -, in linea con la strategia aziendale che individua due grandi pilastri nell'internazionalizzazione del gruppo attraverso la nascita di nuove piattaforme produttive e nell'innovazione di prodotto".

Differenziazione del brand 
Il 74 per cento del fatturato del Gruppo - derivante per il 77 per cento dalla vendita di trattori, per il 6 per cento dalle macchine da raccolta e il 17 per cento dalla ricambistica -, si localizza sul mercato europeo; all'interno del contenitore Europa, l'Italia contribuendo per l'11 per cento si conferma stabile con il 2012 come la Germania che apporta il 25 per cento del totale e la Turchia con il 3 per cento. Segnano una leggera crescita i paesi est europei che passano dal 10 al 15 per cento nel 2013 e la Francia che dal 13 per cento arriva al 16.



Deutz Fahr genera il 71 per cento del fatturato globale divenendo pilastro portante del Gruppo e ottiene buoni risultati in Francia e Germania; mantiene, invece, margini di sviluppo sui mercati mediterranei ancora in ripresa e per tradizione più legati ai brand Same - protagonista del 17 per cento del fatturato globale - e Lamborghini che detiene l'8 per cento della torta seguita da Gregoire con il 3 per cento e Hurlimann con l'1 per cento.

Internazionalizzazione e ricerca&sviluppo
In linea con il piano strategico adottato nel 2011 che prevede un costante aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, nel 2013 il Gruppo Sdf ha investito 32.9 milioni di euro in r&s e 34.2 milioni di euro nell'ampliamento e rinnovamento della gamma prodotto.
A supportare e sostenere il piano di investimenti straordinari, l'andamento dell'utile netto che è passato da 30.3 milioni di euro nel 2011, a 50.1 milioni nel 2012 per arrivare, nel 2013, a quota 60.6 milioni di euro.



Frutto della strategia abbracciata nel 2011, sono anche gli investimenti in nuovi siti produttivi con cui il Gruppo è oggi presente in Germania a Lauingen, ambizioso progetto presentato alla scorsa Agritechnica per la produzione di trattori da 120 a 440 cavalli, a Ranipet in India dove vengono prodotti trattori da 30 a 80 cavalli e motori da 30 a 170 cavalli tra cui il nuovo Farmotion, in Cina dove alla joint venture siglata con la società cinese Shandong Changlin Agricultural Equipment Co., ltd, si aggiunge il nuovo stabilimento di Linyi, attivo da gennaio per la produzione di trattori da 25 a 270 cavalli e che verrà ufficialmente inaugurato a metà giugno prossimo.
Sempre localizzato in Cina, uno stabilimento di assemblaggio dal quale usciranno gli L720 Deutz Fahr da 210 cavalli destinati a rispondere alle esigenze tecnologiche delle locali cooperative.



"L'obiettivo per il 2014 nel mercato cinese - ha affermato Bussolati - è la produzione di 9600 unità a dire una quota di mercato del 2.8 per cento e 539 milioni di euro di turnover".
Contribuiranno al suo raggiungimento, i nuovi trattori  da 25 a 70 cavalli pronti per essere lanciati sul mercato cinese con marchio Shu-he dopo un sostanziale rinnovamento e ideati per rispondere alle richieste di upgrade tecnologico avanzate dal mercato.
Sempre sul mercato Cinese, arriverà il prossimo anno una nuova serie pilota, ora in fase di test, a marchio Deutz Fahr e conforme agli standard del brand, in due gamme da 90 a 130 cavalli e da 140 a 170 cavalli.


Rimane il cuore della ricerca e sviluppo, la casa madre di Treviglio in Italia, sito produttivo di trattori da 70 a 170 cavalli.
Localizzata in Croazia a Zupanja la produzione di mietitrebbie da 222 a 395 cavalli; qui nel 2013 sono state prodotte 340 unità ma il target cui punta l'azienda per il 2014 è 400 unità.
A Chateaubernard in Francia, si localizza la produzione delle gamma dedicata a vigneto e frutteto Gregoire.
Grazie alle novità in gamma dal 2014, tra cui la vendemmiatrice trainata Gprima e l'irroratrice ECOprotect medaglia d'argento per l'innovazione al Sitevi 2013, l'azienda punta ad un obiettivo 2014 che prevede una quota di mercato del 30 per cento con 305 unità prodotte e 40 milioni di euro di turnover.

Inauguratometà maggio il nuovo stabilimento a Bandirma in Turchia, nato dal rinnovamento della struttura già esistente.
Piattaforma chiave per l'area mediorientale, in linea con la strategia di internazionalizzazione della casa di Treviglio, il nuovo stabilimento funzionale al consolidamento dell'attività in questo paese, è frutto dell'acquisizione completata lo scorso gennaio del gruppo turco Sahsuvatoglu.
L'obiettivo fissato per il nuovo stabilimento turco, è quello di raggiungere nel 2014 le 3350 unità prodotte, vale a dire il 7,1 per cento della quota di mercato con 63 milioni di euro di turnover a budget.
Nuovo in gamma, il Same Frutteto3 Natural, prodotto specificatamente per il mercato turco ma distribuito anche sul mercato mediorientale e in alcune nicchie di mercato europeo. Si tratta di uno specializzato con potenze da 47 a 72 cavalli



In quanto a produzione totale come risultato del processo di internazionalizzazione e degli investimenti previsti dal piano di sviluppo partito nel 2011, il Gruppo nel 2013 ha prodotto 32.969 trattori in crescita sul 2012 di 2412 unità e sul 2011 di 7.453 macchine, 345 mietitrebbie, 10.459 motori e 27.675 trasmissioni.