Parlare di mercati agricoli è una attività da sempre difficile e oggi resa infinitamente più complicata per l'effetto di epidemie, guerre e ora più che mai da (losche) speculazioni.

 

L'indice dei prezzi Fao (Ffpi, Fao Food Price Index) che tiene conto dell'andamento sui mercato mondiali di tutte le principali commodity agricole è tornato in agosto ai livelli che aveva all'inizio dell'anno - quando iniziò a gonfiarsi la bolla causata dalla guerra. A marzo si toccò il massimo storico, poi è iniziata una discesa, dapprima lenta e poi sempre più veloce. Una discesa delle quotazioni che continua oggi e forse prenderà un ulteriore abbrivio al ribasso per effetto degli accordi fra Russia e Ucraina siglati lo scorso luglio sotto l'egida dell'Onu. Accordi che potrebbero avere ulteriori sviluppi e interessare a breve anche i fertilizzanti russi: la conseguenza sarebbe anche in questo caso un calmieramento di un mercato che ha visto negli scorsi mesi i prezzi triplicarsi.

 

In particolare: per gli oli vegetali i prezzi mondiali hanno iniziato a calare a marzo con un andamento da pista nera. I cereali hanno avuto un calo più moderato ma sempre molto deciso a partire da maggio. Flessioni da giugno per carne, latte e zucchero. L'auspicio dei governi mondiali è che le quotazioni continuino a calare: se ne parlerà al prossimo G20 in programma in Indonesia e ancor prima in una serie di conferenze preparatorie a Parigi. Molti pensano che si possa tornare alla situazione pre maggio 2020 quando dopo un rapido calo iniziò una serie ininterrotta che ha portato in due anni al quasi raddoppio delle quotazioni.

 

Piatto ricco mi ci ficco: oggi tanti paesi si sono buttati a capofitto sul mercato agricolo - in Brasile tanto per fare un esempio si vogliono usare le infinite savane del Cerrado per coltivare nuove varietà di grano adatte ai climi tropicali e si prevede un raddoppio della produzione nel giro di 10 anni. Noi vogliamo tentare il difficile vaticinio e pensiamo che difficilmente i prezzi torneranno ai popolarissimi livelli di qualche tempo fa. Come ha detto qualcuno negli scorsi giorni forse "il tempo dell'abbondanza e della spensieratezza è finito".

Tocchiamo ferro.