Il Tar Liguria ha dato ragione con tanto di sentenza ad un agricoltore nella difesa dei propri terreni e aree agricole dai cinghiali e dalla fauna selvatica. Lo rende noto un comunicato di Cia Savona. Il produttore è stato costretto a rivolgersi personalmente al Tribunale Amministrativo dopo che era stato dato parere negativo dall'Atc, Ambito Territoriale di Caccia, la struttura regionale preposta alla pianificazione degli indirizzi gestionali per lo svolgimento dell'attività venatoria. Una sentenza che, come altre in precedenza, conferma la possibilità di tutela dell'interesse legittimo dell'agricoltore a difendere i frutti dell'azienda agricola.


Il giudice ha ritenuto illegittimo il diniego dell'Atc e ha evidenziato il ritardo (60 giorni e non i 30 come previsto dalla legge regionale) da parte della Regione Liguria nella risposta al parere richiesto dall'agricoltore, con la condanna al pagamento delle spese legali. Il Tar ha accolto il ricorso, ritenendo legittima l'azione di "urgenza nel salvaguardare le superfici adibite a coltivazione e tutelare il raccolto finale".

 

La sentenza ha imposto così il rilascio dell'autorizzazione per l'agricoltore prevista in questi casi. Tra l'altro, secondo quanto emerso nell'udienza, l'Atc avrebbe dato parere negativo senza rilasciare alcun verbale. Nel Consiglio dell'Atc solo i rappresentanti degli agricoltori hanno votato a favore, ma sono rimasti in minoranza.

 

"Un episodio sicuramente significativo e modello per altre situazioni che vedono le imprese agricole fronteggiare, spesso in solitudine, l'emergenza cinghiali e le incursioni della fauna selvatica" si sottolinea in una nota di Cia Savona.


"Un monito anche alla stessa Regione Liguria, che prenda atto del comportamento dell'Atc: grave il ritardo e poi il parere negativo all'istanza per autodifendere i propri terreni dai cinghiali. Emerge una gestione Atc tutta incentrata sull'interesse dei cacciatori di cinghiali al proprio divertimento, noncurante dei problemi di sostenibilità che il soprannumero di cinghiali ormai non consente. Con un Atc che rema contro l'applicazione di norme regionali si dovrebbe prevedere il commissariamento" è il duro monito di Cia Savona, che chiede misure per tutelare il settore agricolo.