Prezzi agricoli alle stelle in Unione Europea: la guerra in Ucraina fa salire soprattutto sementi, agrofarmaci e mangimi. Gli agrofarmaci registrano un +96,2%, energia e oli per i motori +55,6% e semi oleosi +51,7%. Lituania, Romania, Lettonia e Slovacchia sono i Paesi che hanno i prezzi più alti, solo la Croazia va sotto lo zero sul prezzo degli output. In Italia prezzi sotto la media europea, sia per questi prodotti (+4%) che per colture e produzione animale.

 

Aumentano i prezzi agricoli nel 2022

L'agricoltura europea fa di nuovo i conti con la guerra in Ucraina: secondo le ultime indagini condotte da Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione Europea, nei primi tre mesi del 2022 il prezzo di beni e servizi agricoli in Ue è salito del 9,5%, rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo solo per quanto riguarda i prezzi di sementi, agrofarmaci e mangimi (input agricoli) non correlati agli investimenti nel settore.

 

Il rialzo maggiore si è registrato nel costo degli agrofarmaci (+21,2%), seguiti da energia e oli per i motori (+17,4%) e da mangimi per animali (+9,2%). Per quanto riguarda i prezzi di colture e produzione animale (output agricoli) i prezzi sono aumentati del 6%.

 

Primi rialzi già nel 2021

Tuttavia, se pensiamo che i prezzi agricoli in Unione Europea si siano alzati solo a causa della guerra in Ucraina ci sbagliamo: già dal primo trimestre del 2021 si è verificato un aumento, tanto che, secondo i dati di Eurostat, i prezzi agricoli totali (input e output) sono aumentati del 47,3% fra i primi tre mesi del 2021 e quelli del 2022. In particolare, nello stesso periodo, i prezzi legati agli input hanno avuto un rialzo del 27,4%, con un aumento esorbitante del 96,2% sul prezzo degli agrofarmaci e del 55,6% su quello di energia e oli per i motori, mentre i prezzi degli output agricoli sono aumentati del 19,9%. L'incremento maggiore si è verificato per semi oleosi (+51,7%), cereali (+41,5%), bovini (+24,2%), pollame (+22,2%) e latte (+21,4%).

 

In Italia prezzi sotto la media europea

Nonostante gli aumenti dei prezzi anche in Italia, la penisola non è messa male come altri Stati membri. I prezzi degli output sono saliti "solo" di circa il 4% fra l'ultimo trimestre del 2021 e i primi tre mesi del 2022, stando al di sotto della media europea (+5,5%). Più alto l'incremento dei prezzi legati agli input, saliti a quota +8,5% circa, ma anche in questo caso restano al di sotto della media Ue (+9,5%).

 

I dati Eurostat dei prezzi agricoli

I dati Eurostat dei prezzi agricoli

(Fonte foto: Eurostat)

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In Lituania, Lettonia e Slovacchia aumenti esorbitanti

I prezzi degli output agricoli in Ue, fra l'ultimo trimestre del 2021 e i primi tre mesi del 2022, sono cresciuti principalmente in Lituania (+18,1%), Romania (+14,4%) e Paesi Bassi (+13,9%), mentre sono calati parecchio in Croazia (-5,8%), a causa della forte discesa del prezzo delle piante foraggere. Altre diminuzioni dei prezzi, molto più lievi, si sono verificate in Slovacchia (-0,8%) e in Grecia (-0,4%).

 

Lituania, Lettonia e Slovacchia sono stati i tre Stati Ue ad aver registrato i maggiori incrementi sui prezzi degli input agricoli. Senza contare i costi legati agli investimenti, i tre Paesi hanno registrato, nello stesso periodo, aumenti rispettivamente del 24,5%, 18,9% e 14,6%.

 

Al contrario dei prezzi legati agli output agricoli, quelli correlati agli input non sono scesi sotto lo zero in nessun Paese membro. Solo alcuni Stati Ue come Malta, Slovenia e Portogallo hanno registrato gli aumenti minori, rispettivamente del +4,7% e del +6,2%.