"Memento mori". Nel più buio Medioevo nelle città e nelle campagne alcuni frati andavano ripetendo con nenia infinita "ricordati che devi morire". Vi erano a corredo e ausilio del messaggio anche simpatici gadget: anelli e medaglioni che raffiguravano teschi e trionfi della morte.

Torniamo ai tempi moderni: conoscete Serge Hecberg? Epidemiologo e nutrizionista francese è il novello frate trappista e ispiratore del Nutriscore, il sistema di etichettatura che dovrà contrassegnare tutti i prodotti alimentari che possono essere considerati nocivi. Questo se, nell'Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo del prossimo 15 febbraio, si voterà a favore. Il problema è che buona parte dei prodotti tipici della dieta mediterranea rischiano di essere contrassegnati come dannosi per la salute: parliamo di carni e formaggi (di grande pregio nutrizionale come il Parmigiano Reggiano) e anche addirittura di olio di oliva. Per il vino (e per tutte le bevande sopra l'1,2% di alcol) il nutrizionista francese propone un bollino con una grande F nera. Paradossalmente risulterebbero invece salutari molte bibite, prodotti "free from" e tante altre fantasmagoriche novità sfornate dall'industria "big food".

Le allerte sanitarie potrebbero essere il prodromo di ulteriori divieti: un'ombra di vino accompagnata da due olive e un tocchetto di formaggio potrebbero un giorno essere consumati nella contrizione e nell'emarginazione, come il tabagista che vede sul pacchetto le più terrificanti immagini. Difficile commentare la perdita totale del buon senso in un cortocircuito frutto di sub culture parziali e relativistiche. Il sonno della ragione genera mostri, speriamo che chi la ragione la adopera sappia reagire.

Noi ai "frati trappisti" che ci ricordano "devi morire" rispondiamo come Troisi: "mo' me lo segno" (cit. Non ci resta che piangere).