Un'altra edizione molto partecipata, nonostante le difficoltà causate dalla situazione pandemica, per il Forum Cdo Agroalimentare 2022, tenutosi il 28 e 29 gennaio scorsi a Milano Marittima (Ra) con oltre 450 presenze fra i partecipanti fisici e i collegati online. Una due giorni come sempre ricca di contenuti, partendo dai consumi pre e post pandemia, passando per il grande tema ecologico con approfondimenti sul Green Deal, l'economia circolare, la riduzione degli agrofarmaci e la filiera integrata, oltre al grande tema dei finanziamenti per la meccanizzazione e le energie rinnovabili presenti nel Pnrr, fino alla questione dell'imprenditorialità e alla valorizzazione dei prodotti.

Durante il saluto tradizionale dell'avvio lavori da parte della Regione Emilia Romagna, venerdì pomeriggio, l'assessore all'Agricoltura Alessio Mammi ha ricordato come "le istituzioni debbano accompagnare la crescita delle imprese, anche attraverso un uso consapevole delle risorse in arrivo dall'Europa e con i bandi Psr, sapendo investire bene nelle filiere più competitive".

 

stefano-galli-nielsen-fonte-foto-giorgio-salvatori-490.jpg

Stefano Galli, global partner di Nielsen

(Fonte foto: © Giorgio Salvatori Photographer)


L'uomo dei numeri, Stefano Galli, global partner di Nielsen, ha portato alcuni dei nuovi dati sui consumi pre e post pandemia. "I due terzi degli italiani hanno cambiato i loro stili di consumo. Alcune tendenze attuali, accresciute con la pandemia, diventeranno strutturali, come la polarizzazione dei consumi sulle fasce premium e low cost, la richiesta sempre più grande di prodotti sostenibili e la trasformazione digitale. L'avvento del digitale sta riportando il consumatore al centro, che sta riacquistando il suo potere di scelta maggiore di fronte alla grande distribuzione".

Il digitale ha aiutato anche Massimo Mancini, titolare del pastificio agricolo Mancini, in provincia di Fermo. "Con la pandemia la mia azienda, focalizzata nel servizio ai ristoranti, ha dovuto cambiare strategia e abbiamo puntato su ecommerce e retail. Tutto questo grazie all'aiuto del digitale. Il 2020 siamo riusciti a chiuderlo comunque in crescita, un grande successo".

Nella sessione relativa alla sostenibilità e all'economia circolare si è parlato di Green Deal e Farm to Fork, i prossimi passi europei verso questa ottica. "Sostenibilità ed economia circolare non devono perseguire solo l'obiettivo della salute, ma devono diventare un modello di business per far sì che le aziende crescano e creino profitto - ha sottolineato il professor Augusto Bianchini (Università di Bologna) - questo perché il 70% delle famiglie già adesso sceglie i prodotti sulla base della sostenibilità".

"Veniamo dall'esperienza fallimentare del vecchio greening
- ha ricordato poi l'eurodeputato Herbert Dorfmann - con questo nuovo percorso richiesto da Bruxelles tutti gli Stati membri sono chiamati ad agire". Anche dal punto di vista finanziario le banche perseguono la linea verde, come confermato dal vicepresidente di Emil Banca Gian Luca Galletti, già ex ministro dell'Ambiente. "La sostenibilità entrerà sempre di più nei bilanci delle aziende. Le imprese più green hanno già adesso una capacità di attrarre maggiori investimenti finanziari".

Fra i temi principali collegati al green l'uso di agrofarmaci e fertilizzanti green e le nuove tecniche di breeding. In merito a questo Pierluigi Sassi, Ad di Timac Agro Italia, ha presentato il progetto portato avanti con Coprob per la realizzazione di concimi granulari dagli scarti dello zucchero, mentre Mario Pezzotti, direttore del Centro di Ricerca della Fondazione Edmund Mach, ha ricordato come "le Nbt siano davvero la chiave per perseguire una sempre più crescente richiesta di sostenibilità ambientale, portando a un'ottimizzazione dell'uso di risorse".

Nell'ultima sessione del venerdì Cesare Trippella di Philipp Morris e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini hanno presentato la loro partnership in un modello di filiera integrata, basato sulla fidelizzazione degli agricoltori tramite contratti di filiera e garanzia occupazionale. Bellissima poi l'immagine di chiusura, in serata, con i ragazzi di Bottega di Prodotto, giovani imprenditori che hanno partecipato a questa importante iniziativa che anche nel 2021 la Cdo Agroalimentare ha organizzato come occasione di formazione per giovani titolari di imprese agricole.

Nella prima sessione del sabato grande attenzione è stata poi posta al tema dei finanziamenti frutto del Pnrr, dislocati fra agrisolare, agrovoltaico e meccanizzazione 4.0. Sulle fonti rinnovabili Marino Berton, del coordinamento Free, ha focalizzato l'attenzione sui quasi 2 miliardi di euro di risorse per il fotovoltaico sui tetti dei capannoni e delle aziende, ma anche sui campi già in produzione agricola, in integrazione con le colture, senza consumare suolo. Per Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, "il settore agromeccanico vanta importanti risultati soprattutto grazie alle tante agevolazioni fiscali a disposizione degli agricoltori, a partire da Industria 4.0".

Si torna sul digitale, con Matteo Fiocco, in arte Matt The Farmer, "la Ferragni dell'agricoltura" come si è scherzosamente soprannominato, che tutte le mattine esce di casa e si reca nel suo terreno di 2 ettari e monta materiale foto e video per raccontare le lavorazioni in campo.

Si sono poi susseguiti imprenditori del settore anche nella sessione del super ospite professor Stefano Zamagni, economista e professore emerito dell'Università di Bologna, dove si è parlato di imprenditorialità e di crescita del valore dei prodotti. "La figura dell'imprenditore per come la conosciamo noi è nata in Italia, ma negli ultimi decenni è stata bistrattata - ha spiegato Zamagni - in agricoltura l'imprenditore non ha visione nel futuro, deve saper anticipare gli eventi e deve amare il rischio, perché ha solo una bussola per potersi orientare".

E poi ancora Massimo Ebelli, di Agorà Network, ha ricordato "come il fattore umano sia la carta vincente per le aziende". Nel dialogo fra il presidente di Cdo Agroalimentare e l'Ad di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni è emerso come "il know how italiano nel settore agricolo sia sempre più appetibile sui mercati, con tanti fondi di investimenti sempre più interessati all'agricoltura".

Infine, a chiudere il Forum, le parole di Mariella Carlotti, preside del Conservatorio San Niccolò di Prato. "Per l'uomo antico il lavoro era la maledizione per portare a casa la pagnotta, mentre per l'uomo dopo Cristo il lavoro è la strada con cui un uomo si realizza, perché grazie ad esso dà il proprio contributo al mondo. Il lavoro è il modo con cui un uomo ama se stesso, i propri cari e il mondo intero".

 

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione: sono stati aggiunti luogo e data in cui si è tenuto il Forum