Via libera al decreto Sostegni bis. Ora è legge il provvedimento che interviene in aiuto di famiglie e imprese per contenere il ciclone Covid-19. All'interno misure concrete che vanno dal fisco al lavoro, dall'imprenditoria femminile ai giovani, dal rilancio degli allevamenti agli agriturismi, dai risarcimenti per il maltempo fino al comparto dello zucchero. In tutto per l'agricoltura le misure pesano per oltre 2 miliardi.

Il decreto, che vale 40 miliardi di euro, è l'ultimo varato dal Governo di Mario Draghi per finanziare in deficit gli aiuti contro l'emergenza economica, sociale e sanitaria da Covid-19. Il decreto sostanzialmente introduce un meccanismo a doppio binario per i ristori a fondo perduto per le imprese in difficoltà, prevedendo da un lato ristori automatici per chi già li aveva ricevuti con il primo decreto Sostegni, e dall'altro un ristoro estivo a consuntivo calcolato in base alla perdita sul 2020-2019.

Nel pacchetto dedicato ai campi c’è per esempio la previsione dell'esonero del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, per il mese di febbraio 2021, a favore delle imprese delle filiere agricole dei settori agrituristico e vitivinicolo, incluse le imprese produttrici di vino e birra, per via dei gravi effetti negativi derivati a queste imprese a causa della pandemia. Tra le novità più importanti introdotte dalla discussione parlamentare, l'aumento a 161 milioni di euro per il 2021 del Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole danneggiate dalle gelate e il sostegno immediato per i produttori di birra artigianale che godranno di un contributo a fondo perduto pari a 23 centesimi di euro al litro.

Una spinta all'innovazione sociale, alle imprese al femminile, al Mezzogiorno e alle aree interne. A favore dell'imprenditoria agricola per le donne vengono estese alle imprese condotte da donne, a prescindere dall'età, le misure agevolative sull'autoimprenditorialità previste solo per i giovani dai diciotto ai quaranta anni, come per esempio i mutui agevolati a tasso zero per gli investimenti o un contributo a fondo perduto sempre per gli investimenti.

Inoltre risposte concrete alle imprese di allevamento di bovini e suini aumentando per il 2021 le percentuali di compensazione Iva per le cessioni degli animali vivi che arrivano al 9,5%, un intervento che dovrebbe avere effetti anche in termini di liquidità disponibile per gli allevatori. Cosa che viene contemplata anche grazie all'integrazione del fondo Ismea per la gestione delle garanzie, a titolo gratuito, che l'istituto eroga a favore delle imprese agricole.

Aumento poi di 5 milioni del fondo filiere per interventi destinati per il 2021 agli allevatori di bovini oltre allo stanziamento di 15 milioni di euro per il sostegno dei distretti di agricoltura biologica. Viene rifinanziato con 5 milioni per il 2021 il fondo agrumicolo, mentre il fondo per l'innovazione in agricoltura disporrà nel 2021 di risorse aggiuntive per 500mila euro.
Per l'agriturismo si va verso un incremento dell'occupazione, con la considerazione dei lavoratori addetti all'agriturismo come lavoratori agricoli anche per stabilire il rapporto di connessione tra attività agricola ed agrituristica.

Il decreto stanzia anche per il 2021 25 milioni per l'erogazione di contributi sulla base delle superfici coltivate a barbabietola, in aiuto dei produttori di zucchero.

Inoltre c'è anche l'anticipazione a favore delle imprese agricole dei pagamenti diretti, nell'ambito degli aiuti Pac, "in considerazione delle situazioni di crisi, anche di natura sanitaria e fitosanitaria o determinate da avverse condizioni metereologiche, in cui versano le imprese agricole".

Infine, con non poche polemiche per l'accostamento al biodinamico, arrivano 15 milioni per il 2021 per potenziare gli interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e promuovere filiere e distretti dedicati all'agricoltura biologica.