Era atteso, ed arrivato. L'ultimo Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Sostegni bis ("Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali").

Il provvedimento - che interviene con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, a valere sullo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento - ha l'obiettivo di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l'impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione.

Le misure si articolano su sette linee principali d'azione: sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi; accesso al credito e liquidità delle imprese; tutela della salute; lavoro e politiche sociali; sostegno agli enti territoriali; giovani, scuola e ricerca; misure di carattere settoriale.

I provvedimenti che sostengono l'agricoltura - spiega il ministero delle Politiche agricole - dimostrano "la centralità della filiera agroalimentare nell'agenda del Governo con circa 2 miliardi di euro destinati a rilanciare il settore agricolo e l'occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa". Inoltre sono presenti "indennizzi a fondo perduto per le aziende agroalimentari", e "le misure più importanti per il settore riguardano il bonus per i lavoratori stagionali, gli stanziamenti per sostenere gli strumenti di gestione del rischio, gli indennizzi per le gelate, i sostegni al settore della pesca".

Nello specifico il pacchetto di interventi che tocca l'agroalimentare riguarda: ulteriori risorse per indennizzi a fondo perduto destinati alle imprese del settore agroalimentare; 448 milioni di euro per l'indennità una tantum da 800 euro agli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano svolto almeno cinquanta giornate di lavoro nel 2020 e che siano in possesso di determinati requisiti; 105 milioni di euro per l'incremento del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto legislativo 102 del 2004 per ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell'aprile 2021; 80 milioni di euro per l'Ismea per rafforzare lo strumento delle garanzie a favore degli imprenditori agricoli e della pesca.

E ancora, 72,5 milioni di euro per l'esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra; 25 milioni di euro per l'istituzione di un "Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero" mediante un contributo commisurato alle superfici coltivate a barbabietola da zucchero; 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l'incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione Iva applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi; 4 milioni di euro circa per l'indennità una tantum di 950 euro a favore dei pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative.

A questo bisogna aggiungere, l'estensione alle donne indipendentemente dall'età delle misure agevolate già previste per l'avviamento di nuove imprese agricole per i giovani under quaranta, la semplificazione per l'accesso al Fondo per la qualità e la competitività del settore agrumicolo e l'intervento sul costo della garanzia Ismea. Ci sono anche semplificazioni in materia di accesso all'anticipazione Pac fino al 70%, permettendo di compensare i relativi interessi con una sovvenzione diretta concessa ai sensi del "Temporary framework".