Tempi duri per gli asini. Non parliamo degli asini matricolati, quelli umani insomma, a cui tutto sommato, mai è tanto arriso il destino come di questi tempi. Parliamo degli asini-asini, dei ciuchini, i ciucci. Quegli animali che hanno seguito fedelmente e umilmente il cammino dell'uomo per millenni.

I ciuchini pare siano in estinzione. Sono ricercatissimi e son macellati al ritmo di cinque milioni ogni anno (la popolazione globale ammonterebbe a 50 milioni). Pare che dalla pelle dell'asino venga estratta una medicina tradizionale cinese: l'ejiao. Una medicina la cui domanda è in fortissimo aumento tanto che, in Africa, il costo di un asino è decuplicato e chi ha un quadrupede lo tiene sottochiave come fosse un purosangue da corsa.
Il commercio illegale di queste pelli, come di altre parti di animali selvatici per la medicina tradizionale cinese, va alla grandissima, alimentando un mercato miliardario con i conseguenti timori di diffusione di zoonosi ed eventi pandemici (covid docet).

Mentre i cinesi fanno incetta di asini, il ricco mercato occidentale cerca il teff. Questo è una specie di sorgo coltivato negli altipiani etiopi, alla base della alimentazione di queste popolazioni. La caratteristica del teff è quella di non contenere glutine ed è quindi è richiestissimo dal mercato occidentale dove la percentuale di intolleranti al glutine e celiaci è in formidabile ascesa. Il risultato è che i poveri mercati etiopi si sono improvvisamente svuotati. Come quello che successe sulle Ande qualche anno fa per la gran voga che ebbe nei mercati ricchi un'altra pianta: la quinoa. Oggi in coltivazione anche alle nostre latitudini.

È il mercato, baby: la famosa mano invisibile va sempre a ravanare dove si compra a poco e si vende a molto. Il gioco è osservarla con attenzione.