Risorse per le imprese, dedicate alle filiere e alla decontribuzione. Questo il perimetro di intervento per l'agricoltura disegnato dal decreto Sostegni, per un valore di 450 milioni.

Il provvedimento - che è stato approvato dal Consiglio dei ministri, firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella, e già pubblicato in Gazzetta ufficiale - è operativo. Per le domande, e le risposte, ci sarà maggiore velocità come chiesta dal premier Mario Draghi, che ha assicurato con semplicità e altrettanta chiarezza che "quest'anno i soldi non si chiedono, si danno". I moduli sono predisposti e si potranno inoltrare a partire dal 30 marzo. Mentre per l'arrivo dei primi aiuti la data del via libera è stata fissata subito dopo le festività pasquali, dall'8 aprile prossimo.

Per la cancellazione delle sanzioni amministrative e penali sulle contraffazioni alimentari - una norma che si pensava sarebbe finita nel decreto Sostegni - il Consiglio dei ministri ha invece approvato un decreto dedicato all'obiettivo; cioè fermare la misura che abrogava queste sanzioni e che sarebbe entrata in vigore il 26 marzo. La decisione è stata quella di mettere a punto un decreto specifico, composto di soli tre articoli, per la produzione e la vendita di sostanze alimentari e bevande.

Il decreto - ha osservato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli - "penso sia un provvedimento equilibrato, dove trovano risposte le fasce più fragili, dall'ulteriore finanziamento al reddito di cittadinanza, ai sostegni alle imprese. Nel mio piccolo ci sono anche i 450 milioni per l'agricoltura, tra fondo filiere e decontribuzione".

Nello specifico si tratta di 300 milioni per garantire a gennaio l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale e appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura. E di 150 milioni per il Fondo filiere del ministero che, istituito dalla legge di Bilancio, sta però ancora aspettando il decreto attuativo. Tra gli altri interventi, sia pure indiretti, che toccano il settore agricolo c'è l'aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l'esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti, nel quale sono inclusi i lavoratori agricoli, e anche una misura per la riduzione dei costi energetici delle bollette.
 
"Abbiamo ottenuto il taglio del costo del lavoro con l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali in agricoltura - ha rilevato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - una misura importante per sostenere le imprese agricole duramente colpite a cascata dalle chiusure della ristorazione. Si tratta di misure necessarie di fronte agli effetti della chiusura delle attività di ristorazione che si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco".

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, si è mostrato soddisfatto della "dotazione aggiuntiva per il settore primario". Inoltre è "positiva l'accelerazione che il premier Draghi intende dare all'erogazione dei sostegni, superando l'impasse burocratico che ha rallentato il meccanismo di elargizione dei ristori, lasciando alcune filiere ancora senza gli aiuti deliberati dai precedenti provvedimenti legislativi".