Sostenibilità è la parola chiave nel futuro dell'agricoltura. Di sostenibilità parla l'Europa nella strategia From farm to fork e nella nuova Pac. Di sostenibilità parlano i consumatori e la grande distribuzione. E di sostenibilità se ne è parlato anche al Mantova Food&Science Festival, l'evento che ogni anno porta nella città lombarda ricercatori, aziende e agricoltori per parlare di scienza, agricoltura e cibo.

La kermesse mantovana è stata dunque l'occasione perfetta per il lancio della seconda edizione del The good growth plan, il piano che Syngenta ha messo in campo per promuovere una agricoltura sostenibile sia per l'ambiente ma anche per l'agricoltore. "Perché senza sostenibilità economica delle nostre imprese agricole non ci può essere sostenibilità ambientale", ha ricordato Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia, che prima dell'estate avevamo incontrato per parlare di innovazione digitale, genetica e di agrofamraci.
   


Innovare per essere sostenibili

I tanti relatori che si sono alternati sul palco di Mantova hanno concordato su un punto: per avere un'agricoltura sostenibile bisogna investire in innovazione. Lo ha ricordato il sottosegretario Giuseppe L'Abbate, che ha sottolineato come sostenere l'innovazione delle nostre imprese significhi aumentare il valore aggiunto delle produzioni, la produttività e anche la sostenibilità.

Per L'Abbate occorre cogliere le opportunità che si aprono grazie al digitale e alle Nbt e soprattutto puntare sul trasferimento tecnologico dai laboratori di ricerca alle aziende fino agli agricoltori. Una rivoluzione che potrebbe essere sostenuta dai fondi messi a disposizione dall'Unione europea, come sottolineato da Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale presso il Parlamento europeo.

Per l'eurodeputato se da un lato Bruxelles si pone degli obiettivi ambiziosi (anche se non condivisi da tutti), come la riduzione del 50% dell'impiego di agrofarmaci, dall'altro ha stanziato somme ingenti per raggiungerli. Un terzo del bilancio Ue (1.074 miliardi) è infatti destinato alla Pac e una fetta consistente di Next generation Eu (750 miliardi) è allocata proprio all'agricoltura.

La proposta Ue di riduzione dell'uso di agrofarmaci ha acceso una vivace discussione, visto che, come ha ben ricordato Gabriele Canali dell'Università Cattolica di Piacenza, l'Italia è ai vertici della classifica europea in termini di sicurezza degli alimenti. E se per ipotesi eliminassimo tutti gli agrofarmaci dall'agricoltura le produzioni avrebbero un crollo drastico, ad esempio del 71% nell'uva da vino.
 
Una delle slide proiettate durante l'evento
Una delle slide proiettate durante l'evento


The good growth plan, l'impegno di Syngenta per la sostenibilità

Investire in innovazione e sostenere il lavoro degli agricoltori sono gli impegni al centro del The good growth plan, illustrato da Vanelli dal palco del Mantova Food&Science Festival. Una strategia che si basa su quattro pilastri: accelerare l'innovazione per gli agricoltori e l'ambiente, impegnarsi per una agricoltura a zero emissioni di Co2, contribuire alla salute e alla sicurezza delle persone e stringere collaborazioni per generare un impatto migliore.
 

Quattro impegni che si declinano in svariate azioni, a livello globale e locale, come ad esempio la decisione di investire 2 miliardi di dollari in innovazione, di introdurre due scoperte tecnologiche all'anno e di ridurre le emissioni di carbonio delle operazioni di Syngenta del 50% entro il 2030. Ma anche la promessa di formare 8 milioni di agricoltori nel mondo sull'uso sostenibile degli agrofarmaci e di promuovere la biodiversità.

 

Stefano Carducci, responsabile vegetable business unit di Syngenta, ha illustrato il ruolo che l'innovazione genetica può giocare sul campo della sostenibilità. Le nuove varietà che vengono lanciate sul mercato sono infatti maggiormente resistenti ai patogeni, sfruttano al meglio gli input produttivi e hanno una shelf life più lunga. In altre parole rendono più sostenibili le produzioni, incontrano al contempo i gusti dei consumatori.

Mauro Coatti, head of technical support di Syngenta, ha invece illustrato il progetto Grape quality agreement che permette ai viticoltori di definire una strategia di difesa delle viti sapendo in anticipo in quali paesi sarà possibile esportare il vino, in ottemperanza alle locali normative sui limiti ai residui di agrofarmaci.

Non si tratta tuttavia di impegni nuovi in casa Syngenta visto che il The good growth plan lanciato a Mantova è alla sua seconda edizione, visto che la prima si è conclusa con risultati che, come ha ricordato Vanelli, hanno talvolta superato le aspettative.