A parlar bene non si fa peccato, e allora l’occasione è grata per parlar – e non sarà la prima volta – dell’amico Alessandro Annibali, imprenditore agricolo di razza e gentiluomo romagnolo. Alessandro conosce il valore della collaborazione ovvero sa lavorare per se stesso ma anche per gli altri. Lo fece quando come presidente della Commissione frutta secca di FruitImprese diede vita a Nucis Italia, che iniziò una pionieristica campagna promozionale sulla frutta secca in Italia.

La promozione indirizzata ai consumatori tramite medici e dietisti sdoganò la frutta secca che da allora è percepita come elemento per una corretta e benefica nutrizione e non come diabolico portatore di grassi nocivi. La campagna ha permesso di moltiplicare le vendite, con grande vantaggio anche del settore produttivo italiano - in netta crescita da diversi anni.

Da notare però come l’Italia sia - paradossalmente diciamo noi - ancora un forte importatore di frutta secca (noci, nocciole, pistacchi …) e vi sia una enorme "finestra di mercato" da riempire con prodotto nazionale.
Ora ci dicono che Alessandro - pioniere anche nella coltivazione di noci italiane (suo il progetto della Noce di Romagna) - negli ultimi tempi si sia occupato nel supportare il progetto dell'Organizzazione interporfessionale della frutta in guscio, in cui siedono i rappresentanti di tutte le categorie coinvolte nella filiera della frutta secca italiana, dalla produzione (Confagricoltura, Cia, Coldiretti) alla distribuzione e commercio, agli enti istituzionali.

La campagna, ai blocchi di partenza in tutta la Gdo italiana, si occuperà di promuovere la frutta secca – ma solo quella italiana. Non abbiamo dubbi che anche questa volta sarà un trionfo: a lavorar assieme ci si azzecca sempre.