Il ministero per le Politiche agricole scalda i motori per i contributi al settore vitivinicolo sulla campagna 2020-2021, predispone il decreto di ripartizione delle risorse per la Organizzazione comune del mercato - quasi 334 milioni di euro – e lo fa, almeno in parte, salvo buon fine. Cosa significa: il decreto dipartimentale del 5 marzo 2020, firmato da Giuseppe Blasi, direttore del Dipartimento delle Politiche internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf, dà corso alla richiesta della Conferenza Stato-Regioni, commissione Politiche agricole, di stabilire il riparto delle risorse Ocm Vino secondo i criteri già stabiliti per lo scorso anno.

Ma questa prossima campagna è a scavalco tra la presente programmazione dei fondi comunitari e la successiva, che inizia a gennaio 2021.

E la Commissione europea ha avvisato gli Stati membri sin dallo scorso 19 dicembre che il finanziamento dell’Unione al programma nazionale di sostegno al settore vino 2019-2023 è garantito fino al 31 dicembre 2020 e che per gli anni successivi il finanziamento dipenderà dalla decisione futura sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

Pertanto, il pagamento degli aiuti previsti dalle misure sarà commisurato alla reale consistenza del programma, che dipenderà dal quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Il decreto, all’articolo 1, comma 3 espressamente prevede: “Qualora gli importi richiesti per il pagamento degli aiuti delle singole misure superino la predetta dotazione, gli aiuti medesimi vengono proporzionalmente ridotti”.

Fatta questa sostanziale e necessaria premessa ecco la suddivisione delle risorse per misura a livello nazionale:
  • Promozione sui mercati dei paesi esteri: 101 milioni e 997mila euro;
  • Ristrutturazione e riconversione vigneti: 150 milioni di euro;
  • Vendemmia verde: 5 milioni;
  • Investimenti nelle cantine: 60 milioni;
  • Distillazione dei prodotti: 20 milioni.


Regione per regione

In compenso di tutto l’ammontare previsto per la campagna – 334 milioni di euro, suddivisi nelle misure sopra riportate – una quota consistente può già essere assegnata alle regioni ed è pari a quasi 286,4 milioni di euro. Ecco come viene suddivisa la torta regione per regione.

Il Piemonte potrà disporre di 6,2 milioni per la Promozione sui mercati dei paesi terzi, 9,5 milioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 348mila euro per la vendemmia verde, e quasi 4 milioni per gli investimenti, in totale oltre 20,1 milioni di euro.

Alla Valle d’Aosta vanno invece, 142mila euro la promozione, nessun aiuto per la ristrutturazione, quasi 3400 euro per la vendemmia verde e poco più di 20mila euro per gli investimenti. L’appostamento finanziario è pari a oltre 166mila euro.

In Lombardia saranno disponibili invece quasi 3,2 milioni di euro per la promozione sui mercati, quasi 6 milioni per le ristrutturazioni e riconversione dei vigneti, 183mila euro per la vendemmia verde e quasi 2,3 milioni per gli investimenti in cantina. In tutto si tratta di 11,6 milioni di euro.

Alla Provincia autonoma di Bolzano vanno 916mila euro per la promozione, 898mila per ristrutturazioni e riconversioni, 41mila euro per la vendemmia verde e 428mila euro per gli investimenti in cantina. Complessivamente la partita finanziaria è paria a quasi 2,3 milioni di euro.

Provincia autonoma di Trento, sono appostato 1,8 milioni sulla promozione, 1,4 milioni sulla ristrutturazione dei vigneti, 76mila euro sulla vendemmia verde, e 740 mila sugli investimenti. La somma delle quattro misure d’intervento a regia regionale è in questo caso di oltre 4 milioni di euro.

Al Veneto vanno complessivamente oltre 40,3 milioni di euro, così suddivisi: 13,7 milioni per la promozione sui mercati esteri, 17,9milioni per la ristrutturazione dei vigneti, 730mila euro per la vendemmia verde ed infine quasi 8 milioni per gli investimenti in cantina.

Al Friuli Venezia Giulia, la ripartizione prevede 3,3 milioni di euro per la promozione, 4,8 milioni per la ristrutturazione vigneti, 210mila euro per la vendemmia verde e oltre2,2 milioni per gli investimenti in cantina per un appostamento finanziario totale di 10, 6 milioni di euro.

Alla Liguria vanno complessivamente poco più di 433mila euro, dei quali quasi 244mila assorbiti dalla promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi. Quindi vanno 96mila euro alla misura della ristrutturazione, 12mila alla vendemmia verde e 91mial euro per gli investimenti.

In Emilia Romagna si potranno utilizzare per la promozione oltre 6 milioni di euro, 15,6 milioni invece saranno destinati alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 385mila euro vanno alla vendemmia verde e 5,4 milioni agli investimenti in cantina. Nel complesso questa regione è destinataria di aiuti al settore vino per 27,5 milioni di euro.

La Toscana è destinataria di risorse pari ad oltre 29,4 milioni di euro e potrà utilizzarne 7,3 per la promozione nei paesi terzi, 15,8 milioni vanno per la ristrutturazione e riconversione delle vigne, mentre 456mila euro sono assegnati alla vendemmia verde e quasi 6 milioni saranno il contributo agli investimenti.

In Umbria saranno possibili interventi sulla misura per la promozione pari a 1,2 milioni di euro, oltre 3,2 milioni sono invece impiegabili per la ristrutturazione dei vigneti, 94mila euro sono assegnati alla vendemmia verde e 1,2 milioni agli investimenti. In totale nella disponibilità della regione andranno oltre 7,4 milioni

Il budget delle Marche è di 7,4 milioni di euro: 1,6 sono spendibili sulla promozione nei mercati dei paesi terzi, oltre 4 milioni sono riservati alla misura della ristrutturazione dei vigneti, 130mila euro sono destinabili alla vendemmia verde, infine 1,5 milioni è l’appostamento sulla misura per gli investimenti.

In Lazio quasi 1,7 milioni di euro sono destinati alla promozione, 2,4milioni vanno alla misura della ristrutturazione dei vigneti, 137 mila euro sono riservati alla vendemmia verde, infine 1,3 milioni sono disponibili per finanziare investimenti. In totale l’appostamento finanziario è di oltre 5,5 milioni di euro.

In Abruzzo il budget dell’Ocm vino è di oltre 12,7 milioni di euro, con 3 milioni riservati alla promozione, 6,6 milioni dedicati alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, quasi 250mila euro riservati alla vendemmi verde e 2,8 milioni spendibili sulla misura degli investimenti.

Il budget del Molise è così suddiviso: 386mila euro sulla promozione, un milione per le riconversioni e ristrutturazioni, 40mila euro vanno alla vendemmia verde e 442mila euro appostati sugli investimenti, in totale fanno quasi 1,9 milioni di euro.

Il riparto prevede per la Campania poco più di 8 milioni di euro, con 1,9 milioni appostati sulla misura della promozione sui mercati dei paesi terzi, 4 milioni per le riconversioni e ristrutturazioni dei vigneti, 181mila euro per la vendemmia verde e 1,9 milioni per gli investimenti in cantina.

In Puglia si potranno impiegare 7,2 milioni di euro per la promozione, 14,4 milioni per le ristrutturazioni, 670mila euro per la vendemmia verde e 6,9 milioni per gli investimenti in cantina. Complessivamente sono stanziati oltre 29,1 milioni.

La Basilicata, oltre 1,8 milioni di euro di budget, impiegherà 413mila euro per la promozione sui mercati dei paesi terzi, 970mila euro per le ristrutturazioni dei vigneti, quasi 38mila euro di contributi per la vendemmia verde, e 421mila euro per gli investimenti in cantina.

In Calabria saranno impiegabili 830mila euro per la promozione, oltre 2,2 milioni per le ristrutturazioni dei vigneti, oltre 80mila euro per la vendemmia verde, 933mila euro per gli investimenti: in totale fanno 4,1 milioni di budget.

La Sicilia, con  54,2 milioni di euro di riparto totale disporrà di 8 milioni per la promozione, 34,3 milioni per le ristrutturazioni e riconversioni delle vigne, 730mila euro per la vendemmi verde e 11,2 milioni per gli investimenti in cantina.

In Sardegna saranno invece disponibili per la promozione quasi 2 milioni di euro, 4,5 milioni per le ristrutturazioni e riconversioni, 198mila euro per la vendemmi verde e oltre 2 milioni per gli investimenti. E complessivamente l'appostamento finaziario ammonta ad oltre 8,7 milioni di euro.

Fin qui quanto tocca alle regioni. In questo riparto non sono ancora calcolati i 30,6 milioni di euro della quota nazionale destinata alla promozione. E figura a parte la misura per la distillazione dei prodotti, a sola regia nazionale.